
ALLA VIGILIA DELL’INCONTRO DI ISTANBUL TENSIONE ALLE STELLE TRA UCRAINA E MOSCA - KIEV RIVENDICA LA DISTRUZIONE IN RUSSIA DI 40 BOMBARDIERI STRATEGICI (SECONDO GLI ANALISTI SI TRATTA DELLA "PEARL HARBOUR DI MOSCA") E UN ATTENTATO CONTRO UN TRENO MERCI MILITARE RUSSO CARICO DI CARBURANTE DESTINATO ALLE TRUPPE NELLA REGIONE DI ZAPORIZHZHIA E NELLA CRIMEA OCCUPATA - ANCORA IN SOSPESO LA PARTECIPAZIONE DELL’UCRAINA AI NEGOZIATI, ZELENSKY: “I RUSSI NON MOSTRANO LA VOLONTÀ DI UNA TREGUA” - VIDEO
RUSSIA'S PEARL HARBOUR: Ukraine just took out up to 40 NUCLEAR CAPABLE Russian strategic bombers at a base near Mongolia - 4000 KM from Ukraine.
That is almost the distance between San Francisco and Washington DC. pic.twitter.com/rtevWizjdh
— Drew Pavlou ?????? (@DrewPavlou) June 1, 2025
Kiev: «Distrutti in Russia 40 bombardieri strategici»
Fino a 40 bombardieri strategici russi sono in fiamme, distrutti o danneggiati, in Russia in attacchi di droni ucraini: un'operazione «su larga scala» ancora in corso, condotta dall'Sbu: lo affermano fonti dello stesso servizio di spionaggio militare ucraino citate dall'agenzia Ukrinform. Attualmente, si sa che più di 40 velivoli sono stati colpiti, inclusi modelli come un A-50, un Tu-95 e un Tu-22 M3.
BOMBARDIERI RUSSI DISTRUTTI DAGLI 007 UCRAINI
Sarebbero state esplosioni a provocare i crolli dei ponti nelle regioni russe di Bryansk e Kursk, al confine con l'Ucraina. Lo hanno confermato gli inquirenti russi. Un viadotto autostradale di Bryansk è collassato al passaggio di un treno passeggeri; almeno 7 i morti. A Zheleznogorsk, nel Kursk, è stato invece preso di mira un ponte ferroviario e una locomotiva di un treno merci è precipitata sulla strada sottostante. Intanto Mosca continua ad avanzare nella regione ucraina di Sumy, dove ha conquistato altri due villaggi e costretto all’evacuazione undici insediamenti.
Deraglia treno militare russo, Kiev rivendica l’attacco
VOLODYMYR ZELENSKY VLADIMIR PUTIN
Il servizio d'intelligence militare ucraino (Gur) ha rivendicato oggi un attentato contro un treno merci militare russo carico di carburante destinato alle truppe nella regione di Zaporizhzhia e nella Crimea occupata: lo riporta Rbc-Ucraina, che cita funzionari del Gur. Il treno è deragliato in seguito a un'esplosione quando si trovava vicino a Melitopol, nella regione di Zaporizhzhia. "La notte del 31 maggio si è verificata un'esplosione su un tratto ferroviario nei pressi dell'insediamento temporaneamente occupato di Yakymivka, nel distretto di Melitopol, nella regione di Zaporizhzhia: un treno militare di invasori russi è saltato in aria", hanno affermato i funzionari, aggiungendo che il treno si stava dirigendo verso la Crimea occupata. "L'arteria logistica chiave dei moscoviti nei territori occupati della regione di Zaporizhzhia e della Crimea è stata interrotta", hanno sottolineato.
UCRAINA, UN NEGOZIATO AL BUIO: IL FRONTE NORD PREOCCUPA KIEV
Gabriella Colarusso per repubblica.it - Estratti
Più che un negoziato, un appuntamento al buio. Gli ucraini si preparano a incontrare la delegazione russa, domani a Istanbul, avendo presentato le loro condizioni per un cessate il fuoco, ma senza avere idea di quali siano le richieste di Mosca. Putin non svela le sue intenzioni, spedisce in Turchia Vladimir Medinsky: un ex ministro della cultura non particolarmente influente, protagonista già dei falliti negoziati del 2022.
Né sembra allarmato dall’irritazione di Washington per i suoi ripetuti no al cessate il fuoco, nonostante Trump gli abbia offerto un «ponte d’oro», come l’ha definito l’inviato Usa Kellogg, aprendo alla possibilità di riprendere lauti affari con Mosca e di riconoscergli la sovranità sulla Crimea.
Ma se Putin tace, e dissimula, gli sviluppi sul terreno in Ucraina offrono alcuni indizi sugli obiettivi del presidente russo. Nella regione di Sumy le truppe del Cremlino continuano ad avanzare, anche se lentamente: ieri hanno conquistato il villaggio di Vodolagy — che si aggiunge ad altri piccoli centri abitati caduti nelle ultime settimane a nord come a est — costringendo gli ucraini a emettere ordini di evacuazione per altri 11 villaggi della regione, che portano a 213 le cittadine del Sumy ormai disabitate. Gli ordini di evacuazione in genere arrivano quando i combattimenti si intensificano e c’è un rischio alto per la popolazione civile, non vuol dire necessariamente che ci sia in corso una offensiva su larga scala, né che i russi siano pronti a sostenerla.
Ma all’inizio della settimana è stato lo stesso presidente ucraino, Zelensky, a dire che Mosca ha ammassato sul quadrante nord “più di 50mila uomini”. Con l’estate, e le condizioni del terreno favorevoli, potrebbe tentare un attacco su più larga scala, avverte il portavoce della guardia di frontiera, Andrii Demchenko.
L’obiettivo dichiarato dal Cremlino è creare una zona cuscinetto a ridosso di Sumy per impedire altre incursioni come quella realizzata dagli ucraini l’estate scorsa nel Kursk, che ha costretto i russi a distogliere forze dal Donbass e a chiedere persino rinforzi alla Corea del Nord. Il Kursk è stato quasi completamente riconquistato da Mosca, ma gli ucraini continuano a fare operazioni nell’area per impedire «a un numero significativo di truppe russe di operare sul territorio ucraino», come ha rivelato ieri lo stesso presidente Zelensky. «La guerra deve spostarsi in territorio russo, tornare da dove è venuta».
VOLODYMYR ZELENSKY E VLADIMIR PUTIN COME PUGILI SUL RING - FOTO CREATA CON GROK
BOMBARDIERI RUSSI DISTRUTTI DAGLI 007 UCRAINI
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putin zelensky
MEME ZELENSKY PUTIN