
“L’ESONERO DI SPALLETTI INTERROMPE UN CORTOCIRCUITO EMOTIVO MA NON CANCELLA MEZZO PROBLEMA TECNICO” – PAOLO CONDÒ SUL PESSIMO STATO DI SALUTE DELLA NAZIONALE: “PROBLEMI NE ABBIAMO TANTI, NON SONO RISOLVIBILI A BREVE (I DRIBBLATORI NON LI TROVERÀ NEANCHE RANIERI) E LA LUNGA ARRINGA AUTOASSOLUTORIA DI GRAVINA DIMENTICA CHE IL PLEBISCITO A SUO FAVORE NON HA MIGLIORATO NULLA DEL RAPPORTO FRA LA NAZIONALE E I CLUB: LA COMMISSIONE DEI SAGGI, DA MAROTTA A SARTORI, NON È MAI STATA CONVOCATA, E SENZA IL LORO INTERVENTO UNA MORAL SUASION SULL’IMPIEGO DEI GIOVANI NON ARRIVERÀ…”
Estratto dell’articolo di Paolo Condò per il “Corriere della Sera”
Luciano Spalletti se ne va con stile, che è tutto ciò che si può chiedere a uno sportivo ferito nell’orgoglio da un pesante rovescio professionale. Non cerca scuse, non accampa alibi, non se la prende con nessuno se non con se stesso […]
Precisa soltanto che è stato Gravina a sollevarlo dall’incarico e non lui a lasciare, lui che si sentiva ancora certo di ottenere il Mondiale richiesto; ed è proprio questa convinzione, simile a un accanimento terapeutico, ad avvalorare la decisione di esonerarlo. Gli anni con i club hanno dimostrato che Spalletti è un eccellente allenatore, ma i mesi con l’Italia hanno detto che come selezionatore non funziona, e le cose non sarebbero cambiate: staccare la spina è stata una decisione corretta, si poteva completare l’opera annunciandolo e non lasciando che fosse il c.t. a comunicare la propria deposizione.
Spalletti ha accettato anche di portare la croce di quest’ultima gara con la Moldova: una scelta da uomo […] che chiama i giocatori a un senso di responsabilità almeno analogo. Se vogliamo riaprire uno spiraglio per la qualificazione diretta occorre una goleada che riavvicini la nostra differenza reti a quella della Norvegia. Un 8-0 per intenderci […]
Finisse davvero così, Spalletti riceverebbe un saluto adeguato da quelli che continua generosamente a definire «giocatori forti», e il suo successore si ritroverebbe una dote con la quale tentare una miracolosa rimonta. Il suo successore, già. La federazione sta cercando di convincere Claudio Ranieri […] Un’Italia che non ha fretta, perché dopo la corvé spallettiana di stasera non giocherà per tre mesi, e quindi c’è tutto il tempo […]
gabriele gravina luciano spalletti
[…] Naturalmente l’esonero di Spalletti interrompe un cortocircuito emotivo ma non cancella mezzo problema tecnico. Ne abbiamo tanti, non sono risolvibili a breve (i dribblatori non li troverà neanche Ranieri) e la lunga arringa autoassolutoria di Gravina dimentica che il plebiscito a suo favore non ha migliorato nulla del rapporto fra la Nazionale e i club: la commissione dei saggi, da Marotta a Sartori, non è mai stata convocata, e senza il loro intervento una moral suasion sull’impiego dei giovani non arriverà. […]