
QUALCUNO FACCIA FARE UN BAGNO D’UMILTÀ AGLI AZZURRI: SE ALL’ESTERO NESSUNO SI FILA I GIOCATORI ITALIANI, UN MOTIVO CI SARÀ – QUANTI TOP PLAYER HA L’ITALIA? AD ESSERE GENEROSI, QUATTRO: DONNARUMMA, TONALI, BASTONI E BARELLA. PER IL RESTO, SOLO “FLOP PLAYER”, GIOCATORI CHE FUNZIONANO SOLAMENTE IN UN SISTEMA CONSOLIDATO O ETERNI INCOMPIUTI – IL VUOTO PIÙ EVIDENTE È IN ATTACCO: SONO ANNI CHE CI MANCA UN CALCIATORE DI QUALITÀ CHE POSSA CAMBIARE LE PARTITE CON LE SUE GIOCATE...
Estratto dell’articolo di G B Olivero per www.gazzetta.it
Peggio della mediocrità, c’è il non accorgersi di esserlo. Commentando il disastro di Oslo, il presidente della Figc Gabriele Gravina, pur sottolineando la figuraccia epica, ha detto che la Norvegia è una corazzata. Opinioni, rispettabili anche se non condivisibili. Ma nel suo giudizio Gravina ha scattato la fotografia di quella partita in controluce: il problema non è stata la Norvegia, corazzata o buona squadra che sia, ma l’Italia, travolta dalla sua stessa mediocrità prima ancora che da avversari molto forti in attacco e normali negli altri reparti. […]
NORVEGIA ITALIA - FOTO LAPRESSE
Oggi ci manca un c.t., perché non è ancora stato annunciato l’erede di Spalletti. Presto ci sarà, ma continueranno a mancare i giocatori di alto livello. Ed è questa la presa di coscienza dalla quale partire per un’analisi ad ampio raggio. Spalletti, lasciando gli azzurri, ha ribadito di considerarli forti. Non possiamo né vogliamo entrare nella sua testa, però sembrano frasi di circostanza più che giudizi tecnici credibili.
Anche perché le sberle prese da avversari competitivi ma non trascendentali (dalla Svizzera alla Norvegia) trasmettono altre sensazioni. E per inquadrare meglio il problema basta azzardare una risposta alla domanda più semplice: quali sono i giocatori italiani da considerare tra i migliori al mondo nei rispettivi ruoli? Sicuramente Gigio Donnarumma. E poi ce ne sono tre che meritano la citazione e un approfondimento: Nicolò Barella, Sandro Tonali, Alessandro Bastoni.
GIGIO E I (POCHI) ALTRI TOP
Il portiere è un fuoriclasse. Dopo l’Europeo ha conquistato anche la Champions League. […] Il trionfo del Psg dipende in larga parte dalle sue eccezionali e decisive parate nei turni precedenti. Donnarumma è un’eccellenza di livello mondiale. Allargando il discorso agli altri ruoli, però, sono davvero pochi gli azzurri che meritano l’inserimento nell’élite internazionale.
Barella è cresciuto tantissimo sotto la guida di Simone Inzaghi, ha imparato a stare sempre dentro alla partita, a gestire le corse in avanti, a leggere bene tatticamente lo sviluppo della gara. Non ci sono tante mezzali più forti di lui, anche perché sa alzare i giri del motore e anche organizzare la manovra molto meglio di quanto facesse tempo fa. La brutta finale non deve far dimenticare le tante prove positive, anche se nell’ultima stagione è stato meno continuo rispetto a quella precedente.
Tonali sta aggiungendo ulteriore intensità perché la Premier non concede rallentamenti. Dopo il lungo stop e la ripresa, Sandro ha mostrato un potenziale importante. Gli manca ancora qualcosa per poter fare l’ultimo salto di qualità, ma è sicuramente un altro grande giocatore. Quest’anno ha fatto sempre il centrale di centrocampo, a volte a due, a volte da solo davanti alla difesa.
Discorso diverso, invece, per Bastoni. Il difensore ha spesso un ottimo rendimento come braccetto di un reparto a tre, mentre a quattro si trova più in difficoltà. E anche nel suo ruolo preferito soffre di amnesie pericolose. Ormai ha 26 anni, l’età in cui i difensori cominciano a raggiungere la piena maturità e a limitare gli errori. La prossima stagione, in un contesto differente da quello in cui si trovava a suo agio, ci darà l’esatta dimensione del suo valore. Il potenziale è notevole.
federico dimarco - francia italia 1-3
Nel ristretto elenco potremmo inserire anche Federico Dimarco, almeno per quanto riguarda la qualità del piede sinistro e la tecnica individuale. Pure lui quest’anno si è espresso al di sotto delle proprie possibilità e ha offerto un rendimento altalenante. Però non sono tanti gli esterni in grado di fare su e giù tante volte ad alta velocità e di mettere sempre palloni invitanti in mezzo. […]
ALTRO CHE ECCELLENZE
[…] Di Lorenzo non è certo la sciagura di Euro2024, ma nemmeno un terzino di livello mondiale. Cambiaso è un giocatore moderno ed evoluto, ma ancora in cerca di identità e troppo spesso protagonista di errori gravi. Calafiori sta seguendo un percorso virtuoso, ma è legato a un impianto di gioco particolare. In attacco aspettiamo da anni un grande campione, Chiesa si è perso dopo il grave infortunio e per combattere la nostalgia dei cannonieri del passato si punta sull’esplosione di Camarda a cui è stato fatto buttare un anno tra panchine e Serie C. Sono spariti i 10.
E a certificare la mancanza di fuoriclasse o almeno di ottimi giocatori c’è l’inesorabile legge del mercato: chi vuole i calciatori italiani? Nessuno. I grandi club europei e tutta la Premier hanno un potenziale economico che consentirebbe l’acquisto di un giocatore qualunque della Serie A. Se gli italiani restano fuori dalle trattative, un motivo ci sarà. E purtroppo riguarda il livello tecnico. […]
Dei calciatori italiani non si fida più quasi nessuno. Ed è una brutta sensazione, che però ci deve far aprire gli occhi: il problema siamo noi, non gli avversari, non il c.t., non la tattica sulla quale siamo preparati. Possiamo anche essere forti, ogni tanto: se corriamo, ci aiutiamo, difendiamo, ottimizziamo le caratteristiche. Ma non possiamo essere sufficientemente bravi perché ci mancano le basi. […]
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luciano spalletti - norvegia italia
NORVEGIA ITALIA - FOTO LAPRESSE
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