
UN TAPIRONE PER SIMONE – INZAGHI RICEVE IL TAPIRO D’ORO DI “STRISCIA LA NOTIZIA” DOPO LA VITTORIA DELLO SCUDETTO DA PARTE DEL NAPOLI: “C’È DEL RAMMARICO, MA I MIEI RAGAZZI HANNO DATO TUTTO” – SULLE VOCI DI UN ADDIO ALL’INTER, L’ALLENATORE FA IL VAGO: “RIMANGO PERCHÉ VOGLIO PRENDERE IL SESTO TAPIRO D’ORO” – IL TECNICO NERAZZURRO IN CONFERENZA STAMPA: “CI SONO RICHIESTE, DALL'ITALIA, DALL'ESTERO E DALL'ARABIA. MA HO UN CONTRATTO CON L'INTER E STO BENE QUA. SE CI SARANNO TUTTI I PRESUPPOSTI ANDREMO ANCORA AVANTI INSIEME…” - VIDEO
1- TAPIRO D'ORO A SIMONE INZAGHI
Dopo la conquista del campionato da parte del Napoli, Valerio Staffelli ha consegnato un nuovo Tapiro d’oro all’allenatore dell’Inter, Simone Inzaghi. Il tecnico nerazzurro, che in questa stagione ha mancato l’appuntamento con la Coppa Italia, la Supercoppa Italiana e ora anche con lo scudetto, può concentrarsi soltanto sulla finale di Champions League: "Bisogna saper vincere e bisogna saper perdere - ha detto ai microfoni di Striscia la Notizia - Ci dispiace, ma penso sia stato un campionato avvincente giocato da due grandi squadre che si sono battute fino all’ultimo".
INZAGHI: "BISOGNA FARE I COMPLIMENTI AL NAPOLI"
"Chiaramente c’è del rammarico da parte nostra, ma i miei ragazzi hanno dato veramente tutto. Bisogna fare i complimenti al Napoli, una squadra che ha fatto un ottimo percorso come il nostro".
"CE LA METTEREMO TUTTA. RIMANGO ALL'INTER PERCHÉ..."
Guardando avanti, l’allenatore dell’Inter si è concentrato sulla sfida più importante della stagione contro il PSG: "Abbiamo la partita più importante che un allenatore e un giocatore possa fare e andiamo a farla con tanta fiducia. Ce la metteremo tutta". Con questo sono cinque i Tapiri d’oro collezionati da Simone Inzaghi. E alla domanda di Staffelli sul suo futuro, il tecnico ha risposto con ironia: "Rimango perché voglio prendere il sesto Tapiro d’oro".
2 - INTER, INZAGHI: "RICHIESTE DALL'ITALIA, DALL'ESTERO E DALL'ARABIA. PARLERÒ CON LA SOCIETÀ, MA È FOLLE PENSARCI ADESSO"
Pasquale Guarro per www.calciomercato.com
L’Inter inaugura in Pinetina la settimana che accompagnerà la squadra in finale. Un countdown che è partito con il Media Open Day UEFA e la consueta conferenza stampa di Simone Inzaghi, che ha risposto alle domande dei giornalisti presenti.
[…] Le voci che ti riguardano rischiano di far perdere un po’ di concentrazione?
“La mia società mi conosce bene, voi magari un po’ meno. È la stessa cosa di tutti gli anni, alla Lazio come all'Inter: per fortuna ci sono richieste, dall'Italia, dall'estero e dall'Arabia. Ma in questo momento sarebbe folle pensare a quello. Io ho un grandissimo rapporto con la società e il giorno successivo alla partita ci metteremo seduti a parlare con un unico obiettivo: il bene dell’Inter. Se ci saranno tutti i presupposti andremo ancora avanti insieme. Ma ripeto, oggi non voglio parlare di una cosa che non esiste, visto cosa ci aspetta sabato”.
Come fai a sopportare e controllare tutta questa pressione?
“Tra venerdì e sabato non sarà una notte uguale alle altre. Ci siamo già passati, la finale di Champions è la partita che tutti, allenatori e calciatori, vorrebbero giocarsi. Io da calciatore sono arrivato ai quarti. Poi critiche ed elogi fanno parte del gioco, siamo abituati e bisogna continuare a lavorare senza ascoltare troppo. Anche se a volte ascoltare fa bene, ci sono critiche di persone che parlano perché sono competenti e non perché devono per forza parlare”.
In caso di vittoria, crede che i suoi genitori provino più soddisfazione per la Champions vinta da lei come allenatore o per quella che ha vinto suo fratello da calciatore?
“Chiederemo poi a loro nel caso dovesse accadere”
[…] Ha ereditato questa squadra tra tante difficoltà. Prima parlava di presupposti giusti per proseguire, questa dovrebbe essere la prima estate in cui si potrà spendere un po’ di più. Rientrerà anche questo tra le riflessioni?
“Parto dalla cosa che ho detto prima, l’unione che c’è tra me e la società. Ho un contratto con l’Inter e sto benissimo qua. Il focus principale è l’Inter e tutti sappiamo quanto è importante questa squadra e questa società. Ci metteremo seduti e parleremo, ma in questo momento, lo ribadisco, c’è la partita di sabato e penso sia qualcosa che vada al di là di Marotta, Inzaghi, Ausilio e tutto il resto”.
Cosa pensa di quello che ha detto Conte prima dell’ultima di campionato in merito alla distinzione tra campionato e Champions.
“Ognuno ha le proprie idee, l’importante è che ci sia onestà intellettuale. Il campionato è più lungo ma anche la Champions si sta allungando. Io non sono d’accordo con lui. Gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo anche in Europa e tutto può essere sempre condizionato. Le partite di Champions, rispetto al campionato, sono nettamente più difficili”.
[…] L’Inter adesso arriva con ambizioni differenti e con uno status diverso in Europa: cosa cambia? Può influire il campionato?
“Per il campionato c’è delusione, potevamo fare qualcosina di più nonostante tutto quello che è successo, anche se non ne parlo per evitare di sminuire il Napoli, cui faccio i complimenti. Anche il percorso di Istanbul non era stato semplice, quest’anno abbiamo tutti in mente le ultime due sfide contro Bayern e Barcellona. Ci piace ricordarlo ma è il passato, il futuro si chiama Bayern e dovremo arrivarci con la giusta concentrazione e le giuste sedute di allenamento”.