BUONO 'STO BAROLO, SA DI CAPORALATO - QUATTRO MACEDONI, QUATTRO ALBANESI E UN TUNISINO, SONO INDAGATI CON L'ACCUSA DI SFRUTTAMENTO DI ALMENO 40 MIGRANTI IRREGOLARI, CHE VENIVANO TRASPORTATI NELLE VIGNE DELLE LANGHE PER LAVORARE FINO A 14 ORE AL GIORNO PER 6 EURO L'ORA (IN NERO) - I CARABINIERI HANNO IDENTIFICATO DEI LAVORATORI IRREGOLARI NELLE VIGNE DI ALCUNE DELLE CANTINE PIU' PRESTIGIOSE DELLA ZONA - IL RACCONTO DI ALCUNI BRACCIANTI: "SE IL 'CAPO' SI ACCORGE CHE NON HO LAVORATO BENE MI INSULTA, MI MINACCIA, E DICE CHE..." - LA PRECISAZIONE DELL'AZIENDA AGRICOLA MONTARIBALDI

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Riceviamo e pubblichiamo:

 

Per conto dell’azienda agricola Montaribaldi, si precisa che l’azienda non ha mai ricevuto la notifica di alcun verbale da parte della ITL, né di atti di qualsivoglia genere da parte della Procura della Repubblica e che i suoi dipendenti e titolari non sono mai stati chiamati / sentiti da organi di vigilanza.

 

Avv. Roberto Ponchione

 

 

Estratto dell'articolo di Massimiliano Peggio per "la Stampa"

 

caporalato tra le vigne delle langhe 5 caporalato tra le vigne delle langhe 5

Dodici o quattordici ore di lavoro al giorno. A volte sette giorni su sette. «Salvo pioggia». La paga era di 6 euro l'ora. Pattuiti 8, ma i caporali trattenevano alla fonte 2 euro per il trasporto. «La benzina costa» dicevano. Così i migranti, quasi tutti irregolari, raggiungevano le vigne nobili di Langhe e Monferrato a raccogliere uve e a strappare erba gramigna. […] «Se il "capo" si accorge che non ho lavorato bene mi insulta, mi minaccia, e dice che mi lascia a casa. Spesso passa anche il proprietario del fondo e ci controlla. Se vede qualcosa che non va si arrabbia».

 

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E non solo: farsi male non era contemplato. «Ho visto uno inciamparsi nel terreno fangoso tra le vigne. Si è fatto male, non aveva le scarpe idonee nessuno è venuto a prenderlo per portarlo al pronto soccorso. Lui è rimasto a terra per tutto il tempo fino a quando sono venuti a prenderci per portarci a casa». Sfruttamento e paure. Ecco che cosa racconta l'indagine meticolosa sviluppata dai carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Cuneo e delle compagnie di Alba e Bra, coordinati dal pm Stefano Cotti della procura di Asti.

 

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[…] «Sfruttamento di manodopera». I braccianti erano migranti arrivati dall'Africa del Nord e dai Paesi subsahariani. Venivano raccolti nelle piazze di Alba, nei pressi della Caritas o nelle vicinanze di un centro di accoglienza, e traghettati sulle colline. A Barbaresco, Barolo, Neive, Mango, nel Cuneese. A Mombercelli nell'Astigiano. O nell'Alessandrino.

 

caporalato tra le vigne 5 caporalato tra le vigne 5

Nove piccoli imprenditori, quei «capi-caporali» delle vigne, sono ora indagati. Sono di origine macedone, albanese, tunisina. Ieri per tutti è scattata una misura interdittiva, disposta dal tribunale di Asti: sospensione dell'attività imprenditoriale, alcuni per 12 mesi altri per 8. […]

 

«Il mio capo - ha raccontato un bracciante di origine nigeriana ai carabinieri - mi viene a prendere al mattino alle 6 e mi riporta indietro alle 19. Dormo su una panchina di fronte alla stazione ferroviaria di Alba». Sono una quarantina i lavoratori identificati dagli investigatori. […]«Accetto queste condizioni perché sono responsabile della mia famiglia in Gambia».[…]

 

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A volte, anche se la paga e misera, inferiore ai 10 euro e rotti previsti dai contratti agricoli, qualche caporale pensa bene di non pagare. «Mi arrabbio con lui, ma non so dove andare a dormire. Così resto col mio capo, a dormire nella sua casa». […] E i committenti? Sapevano dell'irregolarità dei rapporti di lavoro? «Gli accertamenti sono in corso» dicono sommariamente gli investigatori. Nessuna contestazione al momento. I produttori di vino si sono affidati alle imprese di intermediazione stipulando regolari contratti d'appalto. Si sono fidati della correttezza degli interlocutori. Certo è che i carabinieri hanno identificato dei lavoratori irregolari, ad esempio, nelle vigne di Barolo della società Batasiolo, e tra i filari di Neviglie, dell'azienda Montaribaldi di Barbaresco. Nell'olimpo dei vini, insomma.

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