ISRAELE CONFERMA LA “SCAMPAGNATA” – IL QUOTIDIANO “HAARETZ”: “L’AGENTE ANNEGATO NEL NORD ITALIA SI TROVAVA NELLA REGIONE NELL’AMBITO DI UN’OPERAZIONE CHE AVEVA COME OBIETTIVO LE ARMI IRANIANE” – MA CHE C’ENTRA IL LAGO MAGGIORE CON TEHERAN? E SOPRATTUTTO, IN CHE SENSO "ARMI IRANIANE" ? – TUTTI GLI INTERROGATIVI SULL’INCIDENTE: DAL NUMERO DI PERSONE A BORDO AL RUOLO DELLO SKIPPER E DELLA MOGLIE RUSSA…
DAGONEWS
Israele conferma la “scampagnata” in Italia. In un articolo sul quotidiano “Haaretz”, dedicato all’incidente alla barca sul Lago Maggiore - in cui sono morti due agenti segreti italiani (Claudio Alonzi e Tiziana Barnobi), la russa Anya Bozhkova, compagna dello skipper, e un agente del Mossad, Erez Shimoni – si legge nero su bianco: “L'agente annegato nel nord Italia insieme si trovava nella regione nell'ambito di un'operazione contro le attività iraniane.
La barca piena di agenti era in realtà una cena per celebrare il successo della missione, conclusasi con un tragico incidente in motoscafo che ha visto Erez Shimoni - il nome di copertura dato al deceduto - morire mentre cercava di salvare altri passeggeri che stavano annegando”.
Si conferma l'ipotesi fatta da Gianluca di Feo, su "Repubblica", che aveva parlato di un'azione segreta di armi strategiche per conto di qualche "Stato canaglia".
Ma restano molti interrogativi, a partire dal numero di persone a bordo (23), e poi ovviamente dal tipo di operazione che era stata condotta e dal ruolo di Claudio Carminati, proprietario della barca “Good…uria”, e della moglie russa. Che fosse una cosa seria, però, lo si è capito dalla velocità con cui Israele ha “esfiltrato” gli agenti sopravvissuti e rimpatriato la salma di quello morto.