ACHTUNG: IL PROSSIMO PRESIDENTE DELLA BCE POTREBBE ESSERE UN TEDESCO – LA STAMPA IN GERMANIA SPINGE PER LA “PROMOZIONE” DEL BANCHIERE CENTRALE JOACHIM NAGEL AL POSTO DELLA FRANCESE CHRISTINE LAGARDE, IL CUI MANDATO SCADE ALLA FINE DEL 2027 – FINORA SI È SEMPRE EVITATO DI NOMINARE UN CRUCCO, VISTA LA NOTA CONTRARIETÀ TEDESCA PER LE POLITICHE MONETARIE “MORBIDE”. CI SI ANDÒ MOLTO VICINO NEL 2011, QUANDO BERLINO VOLEVA PIAZZARE IL SUPER-FALCO JENS WEIDMANN. FORTUNATAMENTE PER L’EUROPA, FU SCELTO MARIO DRAGHI…
Nel 2027 un tedesco al vertice della Bce? A Berlino se ne discute
Il presidente della Bundesbank Joachim Nagel
(ANSA) - Da tempo la stampa tedesca specula sulla possibilità che, quando Christine Lagarde lascerà l'istituto, nel 2027, un tedesco potrebbe sostituirla: si tratterebbe di una prima volta.
Il nome più gettonato è quello dell'attuale presidente della Bundesbank Joachim Nagel che, intervistato dallo Spiegel a metà novembre, si era mostrato possibilista.
"In linea di principio, ogni membro della banca centrale nel Consiglio direttivo della BCE dovrebbe avere la competenza per succedere alla carica più alta nell'Eurosistema. Anche i candidati esterni con altri profili hanno delle possibilità" aveva affermato Nagel al settimanale tedesco Spiegel.
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Il problema più grande potrebbe essere costituito dal generale scetticismo in Europa verso la nota contrarietà tedesca per politiche troppo morbide. Il conflitto era divenuto celebre proprio durante la crisi economica.
Nelle sue memorie Wolfgang Schaeuble racconta di aver regalato a Mario Draghi quando lasciò la Bce una traduzione italiana de "L'apprendista stregone" di Goethe: un modo per indicare fino in fondo il suo scetticismo e la sua preoccupazione per la politica perseguita dall'allora presidente della Bce. Negli anni è divenuta proverbiale la diffidenza tedesca verso la banca centrale, arrivata persino a uno scontro istituzionale con la Corte costituzionale tedesca, che in una memorabile sentenza del 2020 ne sanzionò la politica.
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Ecco perché Nagel aveva aggiunto allo Spiegel quasi a voler sostenere la propria candidatura: "Fin dall'inizio, uno dei miei obiettivi era quello di ancorare saldamente la Bundesbank all'Eurosistema. Credo di esserci riuscito". Oltre a Nagel si fa anche il nome di Isabel Schnabel, attualmente nel Comitato esecutivo della Bce, la quale non ha nascosto la sua ambizione: "Se dovessero chiedermelo, sarei pronta".
Si tratta di capire se Friedrich Merz e con lui il governo tedesco accetteranno di inviare al vertice della Bce una persona molto distante dalle sue idee di politiche monetarie in Europa pur di occupare una casella prestigiosa con una nomina "nazionale". Un altro argomento contro la nomina di un tedesco alla presidenza della Bce è il fatto che il posto di capo della vigilanza bancaria in Europa è già ricoperto dall'economista tedesca Claudia Buch. (
Il presidente della Bundesbank Joachim Nagel
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