“CALTA”, FACCE RIDE! – FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE RESPINGE LE ACCUSE DELLA PROCURA DI MILANO SUL "CONCERTO" CON DELFIN, E RICOSTRUISCE PUNTO PER PUNTO LA CRONOLOGIA DEGLI ACQUISTI, CHE SMENTIREBBERO L’IPOTESI DELLA PROCURA – E ALLORA PERCHÉ IL 18 APRILE SCORSO CHIAMÒ L’AD DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, PER CONGRATULARSI DEL VOTO FAVOREVOLE DEL “MONTE” SULLA SCALATA A MEDIOBANCA: “MA LEI È IL GRANDE COMANDANTE LOVAGLIO? COME STA?”; “MOLTO BENE! ABBIAMO FATTO UNA BELLA OPERAZIONE. IL VERO INGEGNERE È STATO LEI, IO HO ESEGUITO SOLO L’INCARICO...”. L’INCARICO DATO DA CHI?
FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE - FOTO LAPRESSE
Estratto dell’articolo di Giuliano Balestreri per “La Stampa”
Francesco Gaetano Caltagirone respinge punto per punto le accuse della procura di Milano sul presunto concerto con Delfin, la holding della famiglia Del Vecchio, per prendere il controllo di Generali attraverso la scalata a Mediobanca con il Monte dei Paschi di Siena.
L'imprenditore romano ha affidato la propria linea difensiva a una relazione formale presentata al consiglio di amministrazione e poi […] ha provato ad abbassare la tensione sul risiko spersonalizzando la battaglia.
GIANCARLO GIORGETTI E FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE (FOTOMONTAGGIO)
I Pm sono convinti che tra Delfin e il gruppo Caltagirone esista da tempo un accordo segreto per l'acquisto coordinato di azioni Mediobanca per poi condizionarne il voto assembleare.
Secondo i magistrati, questo patto occulto avrebbe comportato obblighi informativi e, di conseguenza, l'obbligo di promuovere un'Opa una volta superato congiuntamente il 25% del capitale. Su questa ipotesi si poggia fonda il decreto di perquisizione e sequestro notificato a fine novembre.
La replica di Caltagirone parte dalla ricostruzione cronologica degli acquisti. Delfin entra e cresce in Mediobanca prima del costruttore: supera il 3% nel 2019, il 10% nel 2020 e prosegue solo dopo le autorizzazioni della Bce.
FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE MEDIOBANCA
Il gruppo Caltagirone arriva con un primo 3% nel 2021 e un successivo rafforzamento nel 2022 fino al 9,5% circa. Tempi, volumi e modalità differenti che – sostiene la relazione – rendono difficile sostenere l'esistenza di una strategia condivisa.
Sul piano assembleare la difesa si affida ai numeri. Tra il 2021 e il 2024, su 35 delibere votate in Mediobanca, 20 sono state approvate sostanzialmente all'unanimità. Delle restanti 15, in 13 casi Delfin e Caltagirone hanno votato in modo divergente e solo in due hanno espresso lo stesso voto. Dati che, per il gruppo romano, smontano l'idea di un coordinamento stabile nelle decisioni.
francesco gaetano caltagirone - giorgia meloni
L'assemblea di Piazzetta Cuccia del 28 ottobre 2022, però, rappresenta uno dei passaggi chiave dell'indagine: secondo la procura si tratta del momento in cui si sarebbe manifestato il concerto idoneo a far scattare la soglia del 25 per cento. Sul punto, la difesa è netta: «Il gruppo non ha preso parte all'assemblea».
L'assemblea successiva, quella del 2023, si è tenuta oltre 16 mesi dopo il presunto superamento della soglia (27 aprile 2022), fuori quindi dal perimetro temporale rilevante ai fini dell'Opa.
FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE MILLERI
Inoltre «la lista presentata da Delfin, e votata anche da Caltagirone, era una lista di minoranza», che non poteva, quindi, prendere il controllo del consiglio d'amministrazione. Inoltre, viene sottolineato che all'epoca l'Opa sarebbe stata lanciata «al valore di 11 euro rispetto ai 22 euro percepiti dagli azionisti lo scorso settembre».
Nel fascicolo finiscono anche Mps e Generali. Per Siena, la Procura contesta un accordo con comprare le quote vendute dal Tesoro attraverso un collocamento accelerato a fine 2024 allo stesso prezzo, ma la relazione evidenzia «differenze sia nei volumi sia nei prezzi», con Caltagirone disposto a pagare un premio rispetto al mercato.
Quando poi il cda di Mps ha deliberato l'Ops che ha riacceso il risiko, i consiglieri riconducibili al gruppo romano hanno lasciato la riunione, rinunciando al voto e a qualsiasi informativa successiva.
LUIGI LOVAGLIO MONTE DEI PASCHI DI SIENA
Da qui la scelta più politica che giuridica: fare un passo indietro. Per evitare strumentalizzazioni e abbassare la tensione, Caltagirone «ribadendo la piena fiducia nella magistratura» ha rinunciato alle deleghe sul voto nelle assemblee di Mps e Generali.
Le decisioni passeranno dal consiglio, con il filtro del comitato degli amministratori indipendenti e le procedure rafforzate sulle parti correlate e l'eventuale supporto di advisor esterni.
MONTEBASCHI - VIGNETTA BY ROLI PER IL GIORNALONE - LA STAMPA
LUIGI LOVAGLIO FRANCESCO MILLERI GAETANO CALTAGIRONE GENERALI
FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE TRA I FIGLI AZZURRA E FRANCESCO JR - FOTO LAPRESSE
francesco gaetano caltagirone l urlo di munch - fotomontaggio lettera43
FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE PHILIPPE DONNET
GIANCARLO GIORGETTI FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE
francesco gaetano caltagirone