
OLTRE AI DAZI, PER TRUMP CI SONO ALTRI CAZZI – I VERI GUAI PER IL TYCOON ARRIVANO DAI DATI SUL MERCATO DEL LAVORO: A LUGLIO SONO STATI AGGIUNTI SOLTANTO 73MILA NUOVI OCCUPATI (MENO DEI 100MILA PREVISTI). ANCOR PIÙ GRAVE, SONO STATI RIVISTI AL RIBASSO I DATI DI MAGGIO E GIUGNO, CON UNA RIDUZIONE COMPLESSIVA DI 258MILA POSTI – IL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO HA REAGITO COME UN XI JINPING QUALUNQUE: LICENZIANDO LA RESPONSABILE DELL’UFFICIO CHE HA CALCOLATO QUEI DATI (MA NON BASTERÀ A NASCONDERE I DANNI ECONOMICI CHE STA FACENDO LA SUA POLITICA…)
Traduzione di un estratto dell'articolo di Danielle Kaye per il “New York Times”
Dopo mesi di rialzi e periodi di relativa calma, venerdì le borse sono crollate a causa di nuovi dati economici che hanno mostrato segnali inaspettati di debolezza nel mercato del lavoro, e dell’annuncio da parte del presidente Trump di nuovi pesanti dazi contro alcuni dei principali partner commerciali degli Stati Uniti.
L’indice S&P 500 ha chiuso la giornata con un calo dell’1,6%, concludendo una delle sue peggiori settimane da quando Trump ha scatenato il caos nel sistema commerciale globale con l’introduzione del primo pacchetto di dazi ad aprile. Nell’intera settimana, l’indice ha perso il 2,4%.
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Venerdì, gli investitori hanno analizzato i nuovi piani tariffari del presidente e il loro possibile impatto sull’aumento dei costi per aziende e consumatori. Ma è stato un rapporto del Dipartimento del Lavoro a destare maggiore allarme.
A luglio, i datori di lavoro statunitensi hanno aggiunto 73.000 nuovi posti di lavoro, meno dei circa 100.000 previsti dagli economisti, e il tasso di disoccupazione è aumentato leggermente. Il rapporto ha inoltre rivisto al ribasso i dati di maggio e giugno, con una riduzione complessiva di 258.000 posti, suggerendo che il mercato del lavoro fosse più sotto pressione di quanto si pensasse.
DONALD TRUMP E IL CROLLO DELL ECONOMIA - VIGNETTA ITALIA OGGI
I dati sulle assunzioni, peggiori del previsto, e in particolare le pesanti revisioni al ribasso per maggio e giugno, hanno sollevato dubbi sulla solidità dell’economia sotto la presidenza Trump e creato nuove incertezze sul momento in cui la Federal Reserve potrebbe tagliare nuovamente i tassi d’interesse.
Con i mercati in calo e i critici che mettono in discussione l’efficacia delle sue politiche economiche, Trump ha compiuto un passo straordinario mettendo pubblicamente in dubbio la veridicità dei dati sull’occupazione. In un post sui social media nel pomeriggio di venerdì, ha accusato — senza fornire prove — un funzionario nominato dall’amministrazione Biden all’Ufficio di Statistica del Lavoro di aver prodotto dati errati.
L’accusa di Trump ha fatto poco per calmare le preoccupazioni degli investitori, e i mercati sono rimasti in ribasso per tutto il pomeriggio.
«Questo è il primo dato negativo che davvero apre gli occhi», ha dichiarato Mark Hackett, chief market strategist di Nationwide. «È un promemoria del fatto che la volatilità esiste ancora».
Negli ultimi mesi, ha aggiunto Hackett, gli investitori si erano «assopiti in un senso di compiacenza» man mano che le borse salivano. Il rally era destinato a una pausa, ha detto, ma «il dato sull’occupazione cambia davvero la conversazione».
Fino a mercoledì scorso, Jerome H. Powell, presidente della Fed, aveva definito il mercato del lavoro “solido” spiegando la decisione della banca centrale di mantenere invariati i tassi d’interesse.
Ma i dati di venerdì hanno gettato nuova ombra su quella valutazione.
Il rendimento dei titoli di Stato decennali è sceso di oltre un decimo di punto percentuale, un movimento ampio per quel mercato che riflette aspettative di tagli ai tassi (i rendimenti si muovono in modo inverso ai prezzi). Anche il dollaro ha subito un forte calo rispetto alle principali valute mondiali.
Secondo il CME FedWatch, venerdì le scommesse dei trader su un taglio dei tassi a settembre sono salite a oltre il 90%, rispetto a circa il 40% del giorno prima.
L’amministrazione Trump ha anche colto l’occasione dei deboli dati sull’occupazione per insistere ancora una volta affinché Powell tagli i tassi al più presto per stimolare la crescita economica. In un post sui social, Trump ha detto che Powell dovrebbe abbassare i tassi in modo «sostanziale». Se non lo farà, ha aggiunto, il consiglio della Fed dovrebbe «assumere il controllo». […]
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