DOPO 27 ANNI ARRIVA UN TESORETTO PER TIM – ALLA FINE LA CASSAZIONE HA DATO RAGIONE A TELECOM E ORDINATO AL GOVERNO DI RIMBORSARE OLTRE UN MILIARDO DI EURO, COME RESTITUZIONE DEL CANONE CONCESSORIO PRETESO DALLO STATO PER IL 1998, IN SEGUITO ALLA LIBERALIZZAZIONE DEL MERCATO DELLE TELECOMUNICAZIONI – LA SOMMA DOVUTA È PARI AL CANONE ORIGINARIO, DI POCO SUPERIORE A 500 MILIONI, PIÙ LA RIVALUTAZIONE E GLI INTERESSI MATURATI…
Estratto dell’articolo di Francesco Bertolino per wwwcorriere.it
pietro labriola a Italian Tech Week
Il governo dovrà rimborsare oltre un miliardo di euro a Tim. Lo ha deciso la Corte di Cassazione, ponendo fine a una vicenda giudiziaria lunga 27 anni. Tutto trae origine dal versamento da parte dell’ex monopolista delle telecomunicazioni di oltre 500 milioni di euro al governo di contributo obbligatorio. Tim ha sostenuto che tale pagamento allo Stato fosse indebito perché ormai il mercato e ha perciò agito per ottenerne la restituzione.
L’origine del contenzioso risale al 1998, l’anno successivo alla liberalizzazione del settore quando la Finanziaria per l'anno successivo stabilì il pagamento del contributo obbligatorio agli operatori di tlc calcolato in base al fatturato, in sostituzione del canone di concessione ormai inapplicabile. Al gruppo furono chiesti 528,7 milioni di euro [...]
Dopo un lungo iter giudiziario, la Corte di Cassazione ha dato ragione a Tim, ordinando al governo di rimborsare, fra rivalutazione e interessi, oltre un miliardo di euro. La sentenza era ampiamente attesa, anche nel merito. La Cassazione aveva infatti già deciso nello stesso senso sull’identica pretesa di Vodafone.
[...] Il governo ha appostato in manovra un «fondo» per le partite legali dello Stato, compresa quella con Tim.

