DOPO GEDI, ELKANN VUOLE CEDERE ANCHE LA JUVENTUS (O UN ALTRO SUO PEZZETTO) E PUNTA SULL’ARABIA SAUDITA DI BIN SALMAN - TRA LE PARTECIPATE DI EXOR QUOTATE IN BORSA, LA JUVE È QUELLA CHE VA PEGGIO DAL PUNTO DI VISTA FINANZIARIO. LO SPAZIO PER UN NUOVO INVESTITORE C’È, E TUTTE LE STRADE PORTANO A RIAD – ELKANN HA UN BUON RAPPORTO CON BIN SALMAN (E' STATO OSPITE DA LUI AL SEGUITO DI TRUMP) E HA SIGLATO UN RAPPORTO TRA IL "JMEDICAL" (IL POLO DI MEDICINA SPORTIVA DEL CLUB BIANCONERO) E IL GOVERNO SAUDITA - INOLTRE, IL POSSIBILE ACQUIRENTE DEL GRUPPO EDITORIALE ITALIANO, LA “ANTENNA KYRIAKOU”, HA TRA I SUOI SOCI DI MINORANZA PROPRIO IL FONDO SOVRANO SAUDITA PIF - EXOR SMENTISCE: "NON SONO IN CORSO NEGOZIAZIONI"
Exor, non c'è nessuna trattativa per vendere una quota della Juventus
(ANSA) - TORINO, 12 DIC - "Non sono in corso negoziazioni riguardanti la vendita di una quota della Juventus". Così un portavoce di Exor, la holding della famiglia Agnelli, "smentisce categoricamente recenti rumors di stampa".
Estratto dell’articolo di Stefano Vergine per www.editorialedomani.it
Comau, Magneti Marelli, la diluizione di Fca in Stellantis, Iveco e ora anche Gedi. Dal 2018 la Exor guidata da John Elkann ha venduto partecipazioni storiche di famiglia, anno dopo anno, e ha investito altrove. Soprattutto in società digitali, settore sanitario, lusso. Quasi sempre fuori dall’Italia.
Dopo le anticipazioni di Domani e mesi di no comment, nei giorni scorsi la famiglia Elkann-Agnelli ha confermato la trattativa per la cessione al gruppo Antenna dell’imprenditore greco Theo Kyriakou, scatenando la reazione dei giornalisti del gruppo. Secondo quanto ha appreso Domani da fonti a conoscenza del dossier, ci sarebbe però anche un’altra partecipazione di cui Elkann sta cercando di alleggerirsi. E tra i possibili compratori ci sarebbe pure il principe ereditario Mohammed bin Salman.
john elkann a riad con donald trump e mohammed bin salman
[…Un mese fa, prima dell’ultima assemblea dei soci chiusa con l’ennesimo anno in rosso – 58 milioni, dopo i 198 milioni persi l’anno prima – Elkann ha fatto sapere che la Juventus non è in vendita, che la sua famiglia resterà impegnata, ma ha anche detto che «il club è aperto a collaborazioni con altri investitori».[…] Tra le partecipate di Exor quotate in Borsa, la Juve non è solo quella che va peggio dal punto di vista finanziario.
È anche quella di cui Exor detiene la quota di controllo maggiore: il 65 per cento delle azioni. Molto più di quanto necessario per comandare. Secondo azionista è infatti Giancarlo Devasini e la sua Tether, società che emette stablecoin, con il 5 per cento delle azioni. Insomma lo spazio per un nuovo investitore nella Juve c’è, e – a unire i puntini – tutte le strade portano a Riad.
[…] Elkann ha costruito un buon rapporto con il principe. È stato ospite da lui nel maggio scorso al seguito di Donald Trump e del ristretto gruppo d’imprenditori scelto dal presidente americano. Non è mai stato chiarito di che cosa abbiano parlato il principe e il numero uno di Exor, ma nei mesi seguenti qualche piccolo accordo è stato pubblicizzato.
Uno ha riguardato proprio la Juventus ed è stato annunciato a inizio novembre. Una partnership tra il club e il ministero della Sanità saudita: Jmedical, polo di medicina sportiva di proprietà della Juventus, aiuterà il regno di bin Salman a istruire professionisti locali e costruire un’infrastruttura simile a quella torinese.
Poi c’è Gedi. Come scoperto da Domani a settembre, il possibile acquirente del gruppo editoriale italiano, la Antenna Kyriakou, ha tra i suoi soci di minoranza il fondo sovrano saudita Pif, che nel 2022 vi ha investito 225 milioni di euro attraverso la società Mbc. Lo dimostrano documenti societari pubblici del gruppo Antenna.
Dopo la conferma della trattativa in corso da parte di Gedi, fonti vicine al dossier hanno fatto sapere che l’acquisto del gruppo italiano non verrà effettuato dal veicolo in cui Kyriakou e Bin Salman sono partner, ma la rassicurazione non ha placato le proteste in Italia.



