IL DRAGONE SI PAPPA TUTTO, ANCHE LA POLVERE – IROBOT, L’AZIENDA AMERICANA CHE PRODUCE GLI ASPIRAPOLVERE ROOMBA, HA PRESENTATO ISTANZA DI FALLIMENTO. PASSERA’ SOTTO IL CONTROLLO DEL SUO PRINCIPALE FORNITORE CINESE, SHENZHEN PICEA ROBOTICS – FONDATA NEL 1990 DA INGEGNERI DEL MIT, HA VENDUTO OLTRE QUARANTA MILIONI DI ROBOT NEL MONDO, MA NEGLI ULTIMI ANNI ERA ENTRATA IN CRISI: NON HA RETTO ALLA CONCORRENZA DEI COMPETITOR CINESI, COME NARWAL, DREAME E ROBOROCK...
Estratto dell’articolo di Biagio Simonetta per www.ilsole24ore.com
aspirapolvere roomba di iRobot
iRobot ha presentato istanza di fallimento. E non è solo una notizia di mercato. Piuttosto è la fine simbolica di un’epoca. Perché per chi ha vissuto i primi anni Duemila, Roomba non era semplicemente un robot aspirapolvere. Era il robot aspirapolvere.
Il primo vero robot domestico di massa, quello che entrava in casa, girava da solo, sbatteva contro i muri e ti faceva pensare che il futuro fosse già lì, sotto al divano.
iRobot, fondata nel 1990 da ingegneri del MIT, aveva fatto qualcosa che pochissimi riescono a fare: trasformare una tecnologia complessa in un oggetto popolare. Oltre 40 milioni di robot venduti nel mondo. […]
robot aspirapolvere Narwal Robotics
La società americana ha presentato istanza di Chapter 11 negli Stati Uniti e ha accettato un piano che prevede il trasferimento del controllo al suo principale fornitore cinese, Shenzhen PICEA Robotics. Le azioni - che intanto, chiaramente, sono precipitate - verranno azzerate. Il titolo, per chi lo possedeva, non varrà più nulla. Formalmente l’azienda continuerà a operare, pagherà dipendenti e fornitori, resterà “going concern”. Sostanzialmente, però, è un’uscita di scena.
Un’uscita di scena che è un po’ la parabola classica delle grandi icone tech americane che non reggono il secondo tempo della globalizzazione. Dopo il boom iniziale, i conti di iRobot hanno iniziato a peggiorare nel post-Covid: catene di fornitura fragili, costi in aumento, domanda più debole. Ma soprattutto un fattore decisivo: la concorrenza cinese.
aspirapolvere roomba di iRobot
Negli ultimi anni il mercato dei robot aspirapolvere è stato conquistato da marchi come Roborock, Narwal e Dreame. Non startup improvvisate, ma aziende con capacità industriale enorme, integrazione verticale, cicli di innovazione rapidissimi e prezzi aggressivi.
Mentre Roomba restava legata a un’idea di premium “storico”, i competitor cinesi hanno spinto su mappature sempre più sofisticate, lavaggio dei pavimenti, docking station automatiche, intelligenza artificiale applicata davvero all’uso quotidiano. Performance eccellenti, costi più bassi.
irobot - asprirapolvere roomba
Il risultato è sotto gli occhi di chiunque entri oggi in un grande store o scorra Amazon: il mercato, di fatto, se lo sono presi loro. I cinesi come Narwal Robotics, produttore relativamente giovane (fondata a Dongguan nel 2016) che ha rapidamente costruito una reputazione grazie a robot aspirapolvere e lavapavimenti con tecnologia avanzata e funzioni di mappatura e pulizia autonome.
[…] O come Dreame Technology, altro grande nome emergente: fondata nel 2015 a Suzhou, diventata rapidamente una delle principali aziende di smart home cleaning al mondo, con prodotti presenti in oltre 120 paesi e milioni di clienti. Il suo ultimo modello è il Dreame Aqua10, un condensato di alta tecnologia e design.
O ancora come Roborock, altro grande leader del settore, fondata a Pechino nel 2014, ha unito scala industriale, forte ricerca e sviluppo e una strategia internazionale aggressiva, fino a diventare – secondo IDC – il marchio di robot aspirapolvere più venduto al mondo nel 2024. […]
aspirapolvere roomba di iRobot
Nel filing in tribunale, iRobot dichiara asset e passività comprese tra 100 e 500 milioni di dollari. Numeri che raccontano una società ancora viva, ma senza più margini strategici. Senza più un futuro autonomo.
È una storia che va oltre i robot aspirapolvere. È la fotografia di come, in alcuni segmenti dell’hardware di consumo, l’innovazione americana abbia aperto la strada e quella cinese abbia costruito l’autostrada. Più veloce, più larga, più economica.
