L’INCHIESTA SUI “FURBETTI DEL CONCERTINO” È L’ASSICURAZIONE SULLA VITA DI PHILIPPE DONNET – LA BUFERA GIUDIZIARIA NON POTRÀ CHE RALLENTARE IL PRESSING DEI SOCI SUL MANAGER FRANCESE, CONFERMATO AD APRILE CON IL VOTO CONTRARIO DI CALTAGIRONE E L’ASTENSIONE DI DELFIN – VISTO CHE PER LA PROCURA ANCHE IL VOTO CONTRARIO ALL'OPS SU BANCA GENERALI DA PARTE DI MEDIOBANCA SAREBBE UNA PROVA DEL CONCERTO, MEGLIO ESSERE CAUTI E NON RIMPIAZZARE ORA DONNET. TANTO PIÙ CHE L’AD È PRONTO AD ARCHIVIARE L’ACCORDO CON I FRANCESI DI NATIXIS, A CUI IL GOVERNO SI OPPONE…
Estratto dell’articolo di Andrea Siravo e Giuliano Balestreri per "la Stampa"
L'inchiesta della procura di Milano sulla scalata di Mps a Mediobanca si allarga e arriva a lambire il Mef.
Nell'ambito delle indagini, infatti, gli investigatori hanno sequestrato "presso terzi" lo scorso 27 novembre i telefoni di Stefano Di Stefano, direttore generale delle partecipazioni societarie e consigliere d'amministrazione, in quota Tesoro, del Monte dei Paschi di Siena, e quello di Marcello Sala, presidente di Nexi ed ex direttore generale del Tesoro (carica che ha lasciato il 30 aprile per incompatibilità con il ruolo nella società dei pagamenti).
GIANCARLO GIORGETTI FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE
I due dirigenti non sono indagati, ma i loro telefoni saranno passati al setaccio dalla procura […]. Per il momento sono indagati per ostacolo alla vigilanza e aggiotaggio l'imprenditore romano Francesco Gaetano Caltagirone, azionista di Mps e Generali, Francesco Milleri, presidente di Delfin azionista di Mps e Generali e Luigi Lovaglio, amministratore delegato del Monte.
La procura accusa i tre di aver agito "in concerto" alle spalle del mercato: la Consob, però, in un documento del 15 settembre scorso - rivelato dal Sole 24 Ore - smentisce l'esistenza di un concerto, ma le indagini in corso potrebbero cambiare lo scenario.
[…] difficilmente le indagini potrebbero chiudersi prima della primavera. E in questo scenario, a Trieste, l'amministratore delegato di Generali Philippe Donnet si trova improvvisamente più saldo al vertice della compagnia assicurativa.
La bufera giudiziaria è destinata a rallentare il pressing dei soci sul manager francese confermato dalla lista sostenuta da Mediobanca nell'assemblea di aprile. Caltagirone votò contro, mentre Delfin si astenne: un cambio al vertice non dispiacerebbe a nessuno, ma dal momento che per la procura anche il voto contrario all'Ops su Banca Generali da parte di Mediobanca sarebbe una prova del concerto, gli azionisti preferiscono muoversi con cautela.
Da parte sua, Donnet sarebbe pronto ad archiviare l'accordo con i francesi di Natixis per la creazione di una joint venture nell'asset management. Da Parigi sono più freddi sull'idea di andare avanti, anche alla luce dell'ostilità del governo italiano, e Donnet, nel prossimo cda del 19 dicembre, potrebbe lasciar cadere la proposta dopo un aggiornamento sullo stato delle trattative.
L'esclusiva scade a fine anno e le parti hanno deciso di rinunciare alla penale da 50 milioni di euro in caso di rottura dell'accordo.
francesco gaetano caltagirone - giorgia meloni
Una decisione del genere contribuirebbe ad abbassare la tensione sia con alcuni azionisti sia con il governo che ha fatto del risparmio una ragione di «sicurezza nazionale». Il manager ne ha preso coscienza e nelle ultime settimane avrebbe iniziato a studiare operazioni alternative a Natixis […].
Difficile immaginare un'operazione trasformativa come quella con i francesi, ma il percorso è segnato. Sulla falsariga di quanto fatto con l'acquisizione dell'americana Conning. […]
natixis
FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE PHILIPPE DONNET
FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE - FOTO LAPRESSE
sede di natixis a parigi
philippe donnet - andrea sironi
GIANCARLO GIORGETTI E FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE (FOTOMONTAGGIO)
FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE MEDIOBANCA
LUIGI LOVAGLIO FRANCESCO MILLERI GAETANO CALTAGIRONE GENERALI
philippe donnet



