LOVAGLIO, COL BENE CHE TI VOGLIO – IL CDA DI MPS, VENERDÌ, DOVREBBE CONFERMARE LA SUA FIDUCIA ALL’AD, INDAGATO INSIEME A CALTAGIRONE E MILLERI PER IL “CONCERTO” NELLA SCALATA A MEDIOBANCA. SERVE UN SEGNALE AGLI INVESTITORI, CHE CONTINUANO A VENDERE I TITOLI DEL “MONTE” (SIENA HA BRUCIATO 3,3 MILIARDI DI CAPITALIZZAZIONE): LOVAGLIO SPIEGHERÀ AL CONSIGLIO CHE IL PIANO DI INTEGRAZIONE CON MEDIOBANCA – MPS ATTENDE ANCHE IL VIA LIBERA DELLA BCE SULLA MODIFICA DELLO STATUTO. SEMPRE CHE NON ARRIVINO ALTRE NOVITÀ DALLA PROCURA DI MILANO
LUIGI LOVAGLIO - FOTO LAPRESSE
MPS CONVOCA IL CDA VENERDÌ 5 DICEMBRE, AL CENTRO LE INDAGINI E IL RUOLO DELL’AD LUIGI LOVAGLIO
Estratto da www.repubblica.it
Mps convoca il cda per venerdì 5 dicembre. Al centro della riunione, secondo quanto riportato dall’Ansa, un aggiornamento su quanto emerso dalle indagini della Procura di Milano che vedono indagato l'amministratore delegato della banca senese, Luigi Lovaglio.
[…] L’inchiesta della procura di Milano si concentra sulla scalata che ha portato il Monte dei Paschi di Siena a conquistare Mediobanca.
FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE MILLERI
Secondo gli inquirenti, l'imprenditore Francesco Caltagirone e il numero uno di Delfin e Luxottica, Francesco Milleri sono i registi del presunto patto occulto che ha portato all'Ops (operazione pubblica di scambio) su Piazzetta Cuccia.
Luigi Lovaglio, amministratore delegato del Monte, è ritenuto invece un “concorrente esterno”: avrebbe dato un contributo alla “strategia coordinata” per la conquista del "salotto buono" della finanza, con l'obiettivo di arrivare a Generali. […]
MPS, LA VERSIONE LOVAGLIO ALL’ESAME DEL CDA. TITOLO ANCORA IN CALO
Estratto dell’articolo di Giovanni Pons per “la Repubblica”
GIANCARLO GIORGETTI FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE
Si terrà venerdì il cda del Monte dei Paschi di Siena che dovrà fare il punto sugli eventuali effetti dell’inchiesta della procura di Milano.
L’ad Luigi Lovaglio è infatti indagato insieme a due suoi azionisti, Francesco Milleri, presidente di Delfin, e Francesco Gaetano Caltagirone per non aver dichiarato un “concerto” per prendere attraverso Mps Mediobanca e a cascata Generali.
Con ogni probabilità Lovaglio presenterà ai consiglieri una relazione sui contorni della scossa giudiziaria che finora ha provocato un calo del 12,6% del titolo Mps in Borsa (3,3 miliardi di capitalizzazione bruciata).
Le regole del Mef sui requisiti di idoneità degli esponenti bancari richiede, nel caso di indagine penale, una valutazione da parte del consiglio sul fatto che l’inchiesta non li pregiudichi.
[…] Alla fine Lovaglio dovrebbe ricevere un voto di fiducia del cda Mps per continuare a operare senza conseguenze. Inoltre c’è il fronte regolamentare in capo alla Bce […].
La normativa sul “fit and proper” prevede che gli esponenti aziendali debbano «sempre» mantenersi «idonei» per cui «l’emergere di fatti nuovi» può portare a una «rivalutazione» della sussistenza dei requisiti da parte della vigilanza. […]
LUIGI LOVAGLIO FRANCESCO MILLERI GAETANO CALTAGIRONE GENERALI
MPS, LOVAGLIO RIUNISCE IL BOARD IN BORSA BRUCIATI GIÀ 3,3 MILIARDI
Estratto dell’articolo di Daniela Polizzi per il “Corriere della Sera”
[…] Per Lovaglio il board di venerdì sarà l’occasione anche […] per lanciare un segnale agli investitori.
Da quando è emersa l’inchiesta Siena ha bruciato 3,3 miliardi di capitalizzazione. Ieri il titolo ha continuato a perdere chiudendo in calo del 3,7% a 7,6 euro.
E questo, malgrado la Bce abbia comunicato che a livello consolidato Mps rispetta ampiamente i nuovi requisiti patrimoniali, con un rapporto Cet1 al 16,9%. C’è attesa che il manager spieghi al consiglio che il piano di integrazione con Mediobanca va avanti comunque rispettando le scadenze.
philippe donnet agorai innovation hub
Tra queste, la presentazione anche alla Bce del nuovo piano entro inizio marzo. Mps è peraltro in attesa del via libera da Francoforte sulla modifica dello statuto, finalizzata a inserire tra le opzioni quella di una lista del consiglio in vista del rinnovo dei vertici in primavera.
[…] Dai documenti, dai cellulari e dalle mail sequestrati a Siena giovedì scorso, i magistrati puntano a capire «con quali obiettivi e con quali interlocutori sia stata concepita e realizzata l’Ops» su Mediobanca.
La Procura ha puntato un faro anche sull’assemblea del 21 agosto, in cui è stata fermata la manovra difensiva di Mediobanca con l’ops su Banca Generali, che Piazzetta Cuccia avrebbe pagato in parte con azioni Generali allentando la presa sulla compagnia e rendendo così la stessa Mediobanca meno strategica per la conquista del Leone.
christine lagarde al mercato sant ambrogio a firenze 8
In quell’assemblea spuntarono Enasarco, Enpam e Cassa Forense con il 5,5% — posizione la cui costruzione sarebbe avvenuta attraverso «numerose anomalie formali» secondo i pm — le quali astenendosi contribuirono a bocciare l’operazione. […]
MONTEBASCHI - VIGNETTA BY ROLI PER IL GIORNALONE - LA STAMPA
FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE MEDIOBANCA
FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE - FRANCESCO MILLERI
