UN “REGIME CHANGE” NELL’INTRATTENIMENTO – L’ACQUISIZIONE DI WARNER BROS-DISCOVERY DA PARTE DI NETFLIX, PER UNA CIFRA VICINA A 83 MILIARDI DI DOLLARI, RIDISEGNA LE DINAMICHE GLOBALI DELLO SPETTACOLO – IL “SOFT POWER” CULTURALE DEGLI STATI UNITI, GRAZIE A FILM E SERIE TV, NON SARÀ PIÙ NELLE MANI DEGLI STUDIOS E PRODUTTORI, MA DI UN ALGORITMO E DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE: A PAGARNE LE SPESE POTREBBERO ESSERE I PICCOLI PRODUTTORI AMERICANI ED EUROPEI, CHE RISCHIANO DI RIMANERE SCHIACCIATI DAL NUOVO COLOSSO...
1 - LA RIVOLUZIONE NETFLIX COMPRA WARNER BROS E RIDISEGNA HOLLYWOOD
Estratto dell’articolo di Sara Bennewitz per “la Repubblica”
Lo streaming conquista anche Hollywood. Il gigante della tv via internet, Netflix, compra uno dei colossi storici del cinema americano, Warner Bros, e lo fa sbaragliando la concorrenza di rivali come Comcast o la Paramount controllata da David Ellison, erede di un altro titano della tecnologia Usa (nonché amico del presidente americano Donald Trump) come Larry Ellison di Oracle.
Netflix […] ha lanciato la seconda più grande offerta mai vista, mettendo sul piatto tra azioni, contanti e debiti, ben 82,7 miliardi di dollari per gli studios e le attività di streaming. La più grande operazione fu quella da 107 miliardi di dollari di At&t su Time Warner, perfezionata nel 2019 e finita male tre anni dopo, quando il colosso delle tlc Usa ha deciso di separare le attività dei contenuti nella Warner Media, che poi fondendosi con Discovery, hanno dato vita proprio alla Warner Bros. […]
Ma Netflix – che ha al suo attivo 302 milioni di clienti nel mondo e che grazie anche agli abbonati di Hbo Max e Discovery+ (altri 125 milioni) diventerà un leader globale - non è l'unica piattaforma dello streaming ad aver investito nei contenuti di Hollywood. Nel 2022 Amazon Prime di Jeff Bezos si era comprata per 8,5 miliardi di dollari Metro-Goldwyn-Mayer, la casa di produzione di James Bond. […]
Detto questo, le nozze Netflix-Warner non saranno celebrate prima dell'estate 2026 perché deve arrivare il via libera dell'Antitrust di tutti i Paesi dove operano, e gli occhi sono tutti puntati su Trump. Ci aveva già provato nel 2019, opponendosi alle nozze tra At&T e Time Warner, ma allora il Dipartimento di giustizia Usa aveva ignorato le pressioni politiche dando il suo ok a un matrimonio, che poi era comunque fallito, e da cui era nata la Warner Bros di oggi.
netflix - warner bros discovery
[…] La futura azienda che nascerà dall'integrazione avrà talmente tanti contenuti di prestigio che sarà difficile farne a meno. Intanto però gli analisti di Wall Street hanno dubbi sulla fattibilità dell'operazione per le regole antitrust e per il debito elevato: già si chiedono se i clienti saranno disposti a pagarne il costo con abbonamenti combinati o più cari di quelli pagati finora.
2 - NASCE IL NUOVO SOFT POWER UN ALGORITMO UNICO PER LA CULTURA POP GLOBALE
Estratto dell’articolo di Gianni Riotta per “la Repubblica”
A Hollywood, […] si ricorderà il 2025 come l'anno in cui un ex servizio di noleggio Dvd conquistò uno degli studi più antichi della storia del cinema. Netflix […] ha firmato un accordo da 83 miliardi di dollari […] per acquisire Warner Bros Discovery, portando a casa il marchio glorioso dei fratelli Warner e la corona di dominant player dell'intrattenimento globale.
[…] Non è solo un'operazione finanziaria, è rifondazione culturale, dove sorgeva la Hollywood degli Oscar dorati, domina l'algoritmo digitale. Il manager David Zaslav esulta: «Insieme a Netflix, garantiamo che le storie più importanti continueranno a risuonare nel mondo». […] La retorica delle resonant stories, le trame ubique, cela un'idea meno mistica e più concreta, la storia culturale del XXI secolo non verrà scritta dalle major, gli studi, gli artisti, verrà scritta dai dati social.
Netflix non ha comprato un catalogo, ma la geologia del gusto umano, le sue data room sanno cosa si vede nei tinelli di New Delhi alle 23, quale personaggio un ragazzo di Recife boccia dopo 11 minuti, quale saga appassiona gli over-65 a Brera o Montmartre. Catalogo Warner, eredità Hbo e titoli miliardari si montano in un super-computer che riproduce e progetta la cultura pop.
Se Hollywood nasceva da produttori come i Warner Brothers, registi alla Lucas, attrici alla Meryl Streep ora la cultura parte dalla previsione di un algoritmo, via Intelligenza Artificiale. […]
Un'unica piattaforma a controllare Supereroi, maghetti di Hogwarts, voci dei Sopranos, intrighi di Game of Thrones, trame di Succession, Squid Game, Stranger Things e The Crown, muta la competizione narrativa nell'infosfera. Fin qui, ogni studio manteneva tono e grammatica proprie, Disney lo spirito di famiglia, Warner la tenebra metropolitana, Hbo i tormenti maturi, ora tutti i sentimenti si tingono di rosso-Netflix. Patiremo un omogeneizzato culturale o vivremo di speranza creativa? Dipenderà da manager, artisti, showrunner che oseranno dire «Questo no, anche se l'algoritmo lo impone».
C'è infine la geopolitica delle immagini. L'America ha esportato cultura con efficacia maggiore di quella con cui ha esportato politica, ora il soft power democratico, caro allo studioso Joseph Nye, non è più affidato agli studios di Sunset Boulevard, ma a un'app installata su 260 milioni di dispositivi. […]
Potrà l'Ue continuare a imporre grottesche quote di contenuti provinciali o verrà risucchiata dal catalogo globale, con Netflix già più grande del mercato audiovisivo europeo? Anche la competizione cinese, Tencent, iQiyi, i monopoli social, dovranno reinventarsi, il presidente Xi sa che Super-Netflix non vende contenuti, esporta modelli culturali vincenti.
Netflix, come Dumas, Hemingway, J.K. Rowling scriverà dunque il romanzo universale del XXI secolo, la sua identità radicale. I nostri nonni crescevano fra libri e cinema nazionali, dialetti, fiabe regionali collazionate da Calvino, i nipoti vivranno in una "biblioteca globale", da Giacarta a Johannesburg, da Roma a Los Angeles, animati da una lingua emotiva universale, "emoji cultura" raffinata, ma povera di accenti indigeni.
Riuscirà Netflix a incoraggiare le diversità o diverrà un'unica voce, possente e uniforme? Nella storia, la creatività ha spesso smentito i foschi profeti di apocalisse. Netflix, solo ieri, era outsider a sfidare le videocassette di Blockbuster, forse domani un piccolo studio, italiano, africano, latino-americano, la sfiderà a sua volta, nel paradosso del capitalismo culturale: creare giganti e opporre loro eretici.
[…] La storia culturale del Novecento fu scritta nei teatri e nei boulevard, quella del nuovo secolo sarà digitata su smartphone, algoritmi, da un'IA industriale che conosce i nostri gusti meglio di noi. È una nuova era che affascina e inquieta, ma è la nostra ed è urgente capirla, prima che sia lei a capire tutto di noi.





