XI A CACIO DURO – LA CINA IMPORRÀ DAZI DAL 21,9% AL 42,7% PER I PROSSIMI DUE MESI SUI PRODOTTI LATTIERO-CASEARI IMPORTATI DALL’UNIONE EUROPEA – SECONDO IL DRAGONE, “I PRODOTTI EUROPEI GODONO DI SOVVENZIONI E CAUSANO DANNI ALL'INDUSTRIA DOMESTICA CINESE” – TRA I BENI PIÙ COLPITI I LATTICINI FRESCHI, IL LATTE E LA PANNA. RESTANO ESCLUSI I DERIVATI IN POLVERE E QUELLI ARTIFICIALI PER I NEONATI – È LA RISPOSTA DI PECHINO ALLE TARIFFE EUROPEE SUI VEICOLI ELETTRICI MADE IN CHINA...
Estratto dell’articolo di Lorenzo Lamperti per “la Stampa”
xi jinping e ursula von der leyen
Formaggi freschi o erborinati, latte e panna. Sono alcune delle merci europee che da oggi vengono colpite dai dazi della Cina, nuova turbolenza in un rapporto che rischia di generare altre scintille. Il ministero del Commercio di Pechino ha annunciato ieri tasse aggiuntive su una serie di prodotti lattiero-caseari importati dall'Unione Europea.
Le misure arrivano dopo le conclusioni preliminari di un'indagine anti dumping avviata dalla Cina nell'estate 2024, un giorno dopo l'annuncio dei dazi europei contro i veicoli elettrici della potenza asiatica.
«I prodotti europei godono di sovvenzioni e causano danni all'industria domestica cinese», sostiene Pechino. Si va da un minimo del 21,9% a un massimo del 42,7%, anche se la maggior parte delle aziende pagheranno tasse aggiuntive tra il 28 e il 30%.
[...] Tra i prodotti più esposti alla conseguenze sono i formaggi freschi ed erborinati, latte e panna. Sebbene presentate dalle autorità cinesi come il risultato di un'analisi tecnica e regolamentare, le tariffe sono ampiamente interpretate come una risposta politica ai dazi europei sui veicoli elettrici, diventati il simbolo dello scontro su sovraccapacità industriale, concorrenza e modelli di sviluppo.
antonio costa - xi jinping - ursula von der leyen
I dazi sono provvisori e resteranno in vigore almeno fino alla conclusione dell'indagine, prevista per il prossimo febbraio. A seconda dell'andamento dei rapporti nei prossimi mesi, i dazi potrebbero aumentare o venire ridotti.
L'Unione Europea è la seconda maggiore fonte di prodotti lattiero-caseari per la Cina, dietro solo alla Nuova Zelanda. Nel 2024, le importazioni cinesi di settore hanno raggiunto circa 589 milioni di dollari, un valore stabile rispetto all'anno precedente. Ma l'aumento dei costi all'importazione potrebbe ridurre la competitività dei prodotti europei.
AUTO ELETTRICHE - UNIONE EUROPEA
Il settore lattiero-caseario cinese sta d'altronde attraversando una fase di forte pressione, caratterizzata da un eccesso di offerta e da prezzi in calo, complici il rallentamento dei consumi, il calo delle nascite e una maggiore attenzione alla spesa da parte delle famiglie. In questo scenario, le misure contro le importazioni europee possono essere lette anche come uno strumento di protezione del mercato interno. Non a caso, Pechino ha già invitato negli ultimi mesi gli allevatori a ridurre la produzione e a eliminare le vacche meno produttive, nel tentativo di riequilibrare il mercato.
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Ma la reazione dell'Unione Europea è stata immediata e dura. La Commissione ha definito le misure «ingiustificate e infondate», sostenendo che l'indagine cinese si basa su accuse discutibili e su un impianto probatorio insufficiente. Bruxelles ha promesso di «proteggere gli agricoltori», lasciando intendere un possibile ricorso all'Organizzazione mondiale del commercio.
Solo pochi giorni fa, la Cina aveva tagliato di due terzi i dazi sulla carne di maiale dell'Ue, un mercato da 4,8 miliardi di dollari e dunque ben più vasto di quello colpito ieri. Dopo l'apparente disponibilità al compromesso, il nuovo irrigidimento rafforza la convinzione che la leva commerciale venga utilizzata da Pechino per esercitare pressione politica in una fase delicata dei rapporti. [...]
MACRON - XI JINPING - URSULA VON DER LEYEN
XI JINPING E URSULA VON DER LEYEN

