LA LINEA SOTTILE TRA PEDOFILIA E AMORE - UN 52ENNE DI VENEZIA È STATO ASSOLTO DALL'ACCUSA DI VIOLENZA SESSUALE PER AVER AVUTO UNA RELAZIONE CON UNA 15ENNE - LA LORO LIAISON ERA INIZIATA NEL NOVEMBRE 2020 ED È DURATA NOVE MESI, DURANTE I QUALI I DUE HANNO AVUTO ANCHE RAPPORTI SESSUALI - DALL’ANALISI DEI TELEFONI È EMERSO CHE LA GIOVANE ERA CONSENZIENTE: INVIAVA ALL'UOMO FOTO INTIME E MESSAGGI ("TU SEI MIO")
Estratto dell'articolo di Ugo Milano per www.open.online
Il tribunale di Venezia ha assolto un uomo di 57 anni dall’accusa di violenza sessuale nei confronti di una ragazza che, all’epoca dei fatti contestati, aveva 15 anni. La giudice ha stabilito che la ragazza, oggi maggiorenne, era consenziente.
Secondo quanto ricostruito in aula, la relazione tra i due era iniziata online nel novembre 2020, attraverso messaggi e qualche like alle foto sui social. L’uomo ha poi incontrato la ragazza diverse volte, anche a casa di lei quando i genitori non c’erano.
Da lì, è partita una vera e propria relazione, durata ben nove mesi, dal novembre 2020 all’agosto 2021, dove i due si vedevano due volte a settimana e avevano rapporti sessuali.
All’epoca, lui aveva 52 anni, lei 15. Il pubblico ministero Giovanni Zorzi aveva chiesto una condanna a otto anni per violenza sessuale aggravata dalla minore età della vittima. Ma per la giudice il reato non sussiste.
La giudice di Venezia ha infatti esaminato tutto il materiale del caso, avvalendosi anche della consulenza di una psicologa per valutare le reali intenzioni della 15enne. Dall’analisi dei telefoni e dei messaggi è emerso che la ragazza ha espresso la volontà di mantenere la relazione, inviando foto intime e messaggi come «tu sei mio».
Per la magistrata che ha lavorato al caso, la ragazza avrebbe cambiato atteggiamento e comportamento nei confronti dell’uomo solo dopo l’intervento dei genitori.
Alla luce dei vari elementi raccolti, il tribunale ha quindi stabilito che non era possibile dimostrare oltre ogni ragionevole dubbio la costrizione nei rapporti sessuali. Il 57enne è stato quindi assolto perché il fatto non sussiste. La ragazza, pur minorenne, aveva dato il proprio consenso, nel rispetto della normativa italiana che fissa l’età del consenso a 14 anni.


