LA FAMIGLIA MELONI, MEJO DI UN FILM NEOREALISTA – ANNA PARATORE, MADRE DI ARIANNA E GIORGIA MELONI, HA AVUTO IL SUO MOMENTO DI GLORIA AD ATREJU: ERA IN PRIMA FILA AD ASSISTERE AL DIBATTITO TRA LA CAPO SEGRETERIA DI FDI E RAOUL BOVA SULL’ODIO SOCIAL. AI CRONISTI CHE LE HANNO CHIESTO SE ERA ORGOGLIOSA DELLE SUE FIGLIE, HA RISPOSTO: “EMBÉ. SE ME L’ASPETTAVO?, DI PIÙ, UN PAPA” – SUL PALCO ARIANNA MELONI CITA NIENTEMENO CHE PAPA FRANCESCO E TIRA FUORI UN PO’ DI ANIMO COATTO: “NON SONO MAI ANDATA A INSULTARE UN AVVERSARIO. QUALCHE VOLTA HO RISPOSTO A CHI OFFENDEVA MIA SORELLA….”
Estratto dell’articolo di Concetto Vecchio per www.repubblica.it
Gli occhi sono tutti per Anna Paratore, la mamma di Giorgia e Arianna Meloni. «Signora, è orgogliosa delle sue figlie?», le domanda un cronista. «Embé». Se l’aspettava? «Di più, una Papa», risponde con ironia.
È una scena da cinema neorealista. Molto romana. Seduta in prima fila, la signora Paratore è ad Atreju, la festa di Fratelli d’Italia, per assistere all’incontro sull’odio social con Raoul Bova. Il tendone è pieno come un uovo. Gente in piedi.
Le signore azionano gli smartphone quando Raoul Bova si presenta sul palco. Ma la vera star è lei, Arianna. Entra per ultima, come la cantante predestinata a vincere Sanremo. E mentre fa ciao ciao con la mano la sala esplode. Incendia con frasi da comizio.
chiara colosimo e anna paratore ad atreju
È incredibile quanto la sua voce risuoni simile a quella della sorella premier. Anche Arianna Meloni è una potente. La responsabile della segreteria politica di Fratelli d’Italia. «Insieme siamo dinamite», disse una volta Giorgia.
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Bova è stato vittima di un volgare tentativo di estorsione. Ricattato per una conversazione privata con una donna che non era sua moglie. «Nel giro di un giorno è cambiata molto la percezione della vita e della realtà. Sono entrato in dubbio anche sulla percezione di me stesso. Ho fatto degli errori. Me ne pento. Però non volevo cedere a un ricatto, perché se avessi ceduto mi avrebbero chiesto altro e altro ancora».
raoul bova e arianna meloni ad atreju 2025 - foto lapresse
Arianna Meloni, che fin dall’inizio ha annuito, fa partire un applauso. «Dopodiché l’ho pagata. Con l’uccisione pubblica. Perché la storia è diventata pubblica. L’audio, nonostante l’immediata denuncia, era dappertutto. Mi sono sentito molto solo. L’audio andava bloccato. Nessuno l’ha fatto. Questa è stata l’Italia che mi ha massacrato. E quella mia espressione “occhi spaccanti” è diventata virale, più della guerra, dei femminicidi. Che poi cosa avevo detto? Occhi spaccanti! Siamo abituati a vedere crollare una persona per sentirci importanti. Questa è una società malata». Arianna Meloni lo ringrazia per «il coraggio di raccontarsi».
[...] La gente sembra un po’ delusa dalla formula. Anche perché l’incontro, o «il panel», come lo chiamano tutti («parlate italiano!» direbbe Ferrari, che dice di avere molto amato Thatcher, la Lady di ferro), dura meno di un’ora.
La giornalista Francesca Barra, le cui foto di nudo generate dall’intelligenza artificiale sono finite sui siti porno, dice che «su questo palco il personale diventa politico, perché questa è una battaglia che riguarda tutti. E va fatta globalmente, perché dopo la mia denuncia il sito è stato chiuso, ma le foto continuavano a campeggiare sui siti analoghi fuori dall’Italia». Bisogna denunciare. Non farsi ricattare. Questo è il messaggio. È un reato che può costare fino a 5 anni di carcere, spiega il magistrato Valerio De Gioia.
arianna meloni e giovanni donzelli ad atreju - foto lapresse
Arianna Meloni cita Papa Francesco: «Di fronte ai prodigi delle macchine che sembrano saper scegliere in maniera indipendente dobbiamo avere ben chiaro che all’essere umano deve rimanere sempre la decisione, altrimenti condanneremo l’umanità a un futuro senza speranza».
[...] «Faccio politica da trent’anni», ci tiene a precisare a chi pensa che sia una raccomandata dell’ultim’ora. «E non sono mai andata a insultare un avversario. Qualche volta ho risposto a chi offendeva mia sorella. Non lo faccio più. Non guardo più niente». Poi tutti vanno da mamma Anna. «Embé».
anna paratore giorgia meloni arianna meloni
RAoUL BOVA AD ATREJU 2025 - foto lapresse
RAoUL BOVA AD ATREJU 2025 - foto lapresse
giorgia meloni anna paratore
arianna meloni ad atreju - foto lapresse
le candele di anna paratore
