
COME MAI LA PM GIULIA PEZZINO, CHE NEL 2017 NON ACCOLSE LA RICHIESTA DI RIAPERTURA DELLE INDAGINI IN MERITO AL CASO DI GARLASCO, SI È DIMESSA DALL'ORDINAMENTO GIUDIZIARIO? (IL VERBALE DEL 18 FEBBRAIO 2025 DELLA CORTE D'APPELLO DI TORINO) - ALL'EPOCA LA MADRE DI ALBERTO STASI, CONDANNATO PER L'OMICIDIO DI CHIARA POGGI, TENTÒ DI FAR RIAPRIRE IL CASO, MA I PM GIULIA PEZZINO E MARIO VENDITTI SI OPPOSERO SCRIVENDO CHE SI TRATTAVA DI UN "MALDESTRO TENTATIVO DI TROVARE UN COLPEVOLE ALTERNATIVO" - I DUE SCAGIONARONO SEMPIO: "LA PRESENZA DEL SUO DNA SUL LUOGO DEL DELITTO NON ASSUME ALCUNA VALENZA PROBATORIA"
I PM SCRISSERO, 'ANCHE LE INTERCETTAZIONI SCAGIONANO SEMPIO' - 14 MARZO 2025
DIMISSIONI GIULIA PEZZINO - 18 FEBBRAIO 2025
(ANSA) - Mentre con la riapertura delle indagini sull'omicidio di Chiara Poggi a Garlasco del 2007 stanno riemergendo anche alcune intercettazioni di Andrea Sempio, l'indagato della nuova inchiesta, negli atti della Procura di Pavia su quelle conversazioni dell'epoca si legge che hanno rappresentato un "ulteriore elemento a discarico" dell'amico del fratello di Chiara, che ha portato, con altri, ad una richiesta di archiviazione nel 2017, accolta dal gip.
andrea sempio chiara poggi alberto stasi
In una di quelle intercettazioni ambientali Andrea Sempio, parlando col padre di ritorno in macchina dopo le audizioni in Procura otto anni fa, diceva, in sostanza, che avevano detto due cose diverse sul momento in cui avevano ritrovato l'ormai noto scontrino del parcheggio. Biglietto che per Sempio dimostrerebbe che lui quando veniva uccisa Chiara era a Vigevano, non a Garlasco.
I pm otto anni fa hanno messo sotto intercettazione i telefoni e pure le 'cimici' nell'auto della famiglia Sempio. Quelle "conversazioni", scrissero i pm Mario Venditti e Giulia Pezzino nel 2017, "hanno dimostrato", però, la "totale estraneità dell'indagato ai fatti" e la "genuinità delle sue dichiarazioni e di quelle dei genitori". Intercettazioni in cui "non compaiono" riferimenti "in merito ad eventuali dichiarazioni concordate ovvero a circostanze occultate o riferite in modo difforme dal vero".
MARCO POGGI - ANDREA SEMPIO - ANGELA TACCIA
Si limitano a "commentare" la "vicenda processuale ed il linciaggio mediatico subito dal figlio". Nella riapertura dell'inchiesta su Sempio la Procura, coi carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, oltre a comparare il dna di Sempio con quelle trovato su dita e unghie di Chiara e a rianalizzare tutte le impronte e i reperti, vuole anche rileggere quelle intercettazioni, assieme alla testimonianze dell'epoca. Oltre ad acquisire nuovi verbali come ha già iniziato a fare sentendo vari testi, tra cui il fratello di Chiara.
IL GIP CHE ARCHIVIÒ L'INCHIESTA DEL 2017: 'INDIZI SMONTATI'
(ANSA) - L'eventuale compresenza di tracce genetiche riconducibili ad Andrea Sempio sulle unghie di Chiara Poggi deve essere accertata dai raffronti con il campione di Dna prelevato al nuovo indagato. Ma poi gli inquirenti dovranno superare un altro scoglio, quello della potenziale rilevanza di quelle tracce come univoco elemento indiziario. Un tema già affrontato e risolto negativamente nel 2017 dal gip di Pavia Fabio Lambertucci, nella prima ordinanza di archiviazione.
MARIO VENDITTI E ANDREA SEMPIO
"Tracce del Dna di Sempio - scriveva il giudice - ben potevano posizionarsi sulle unghie di Chiara Poggi in via mediata per il fatto che entrambi usavano un computer fisso in casa Poggi che il fratello di Chiara e i suoi amici utilizzavano spesso per eseguire videogiochi comandati da tastiera". Sul punto, il 10 febbraio 2017 i pm dell'epoca avevano sentito Marco Poggi, che aveva dichiarato: "Quando Andrea veniva da me passavamo il tempo a giocare ai videogiochi, sul computer nella camera di Chiara in uso a tutta la famiglia. Sono sicuro che anche Andrea abbia giocato usando la tastiera e il mouse del computer. Usavamo anche la sedia della scrivania di Chiara e magari qualcuno si sedeva sull'angolo del letto, se eravamo più amici".
"Tale circostanza, emersa già all'epoca - avevano commentato la pm Giulia Pezzino e il procuratore aggiunto Mario Venditti nella richiesta di archiviazione - fornisce una spiegazione del tutto plausibile all'eventuale ritrovamento di un quantitativo minimo di materiale genetico astrattamente riconducibile, anche solo parzialmente, ad Andrea Sempio". Lotteria Green Card degli Stati Uniti - La pre-registrazione è aperta Lotteria Green Card degli Stati Uniti -
DELITTO DI GARLASCO - IMPRONTA ATTRIBUITA AD ANDREA SEMPIO
La pre-registrazione è aperta gcprogram.com "L'eventuale compresenza di irrilevanti quantitativi di materiale genetico di Andrea Sempio, verosimilmente mescolato a materiale genetico appartenente ad altri soggetti di genere maschile, non assume alcuna valenza probatoria", concluse la Procura di Pavia nel 2017, che per altro escludeva "categoricamente l'opportunità di effettuare ulteriori accertamenti genetici, che non potrebbero che rivolgersi ad una ennesima rivalutazione dei risultati enucleati nella perizia De Stefano", il genetista nominato dalla corte d'assise d'appello nel processo bis che portò alla condanna di Stasi.
E proprio il professor Francesco De Stefano oggi ribadisce quanto accertò allora. "Il Dna raccolto era scarso e degradato e non consentiva di definire un'ipotesi di identità". E dunque cosa è cambiato oggi? "Non so come abbiano fatto questa nuova interpretazione - risponde - anche perché materiale non ce n'è più, ma in ogni caso le tracce a disposizione non erano utili per una identificazione. "L'unico dato scientificamente accertato - conclude - fu la presenza di Dna maschile, il cromosoma Y, uguale in tutti i soggetti imparentati in via patrilineare".
LA SCENA DEL CRIMINE - CASA POGGI - GARLASCO