atac gioacchino gabbuti

I DANNI DELLA GIUSTIZIA LUMACA – DOPO SEI ANNI IL GIP DI ROMA, LIVIO SABATINI, HA DISPOSTO L’ARCHIVIAZIONE DELL’INCHIESTA APERTA NEL 2019 PER BANCAROTTA CHE VEDEVA INDAGATO L’EX AD DI ATAC, GIOACCHINO GABBUTI, E ALTRE 39 PERSONE, TRA LE QUALI EX MANAGER DELLA MUNICIPALIZZATA DEL COMUNE DI ROMA CHE GESTISCE IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE – PER IL GIUDICE NON C’È STATA NESSUNA "VOLONTÀ FRAUDOLENTA" NELLE OPERAZIONI ECONOMICHE COMPIUTE TRA GLI ANNI 2004-2008 – IL COMMENTO AMARO DI GABUTTI: “MI SONO STATI TOLTI 10 ANNI DI VITA PROFESSIONALE”

Estratto dell’articolo di Assunta Cassiano e Daniele Dell'Aglio per www.adnkronos.com

 

Gioacchino Gabbuti

Nessuna “volontà fraudolenta” nelle operazioni economiche compiute tra gli anni 2004-2008 da Atac, municipalizzata del Comune di Roma che gestisce il trasporto pubblico locale. Con questa motivazione il gip di Roma Livio Sabatini ha disposto l’archiviazione dell’inchiesta aperta nel 2019 per bancarotta che vedeva indagato l’ex amministratore delegato di Atac Gioacchino Gabbuti e altre 39 persone tra i quali ex manager della società.

 

Un procedimento nato dagli atti relativi alla procedura concordataria quando il 27 luglio 2018 il Tribunale ordinario di Roma sezione fallimentare aveva emesso un decreto di ammissione della società al concordato preventivo in continuità aziendale.

 

atac - municipalizzata - trasporto locale a roma

Agli indagati in particolare venivano contestate “un'eterogenea quantità di atti di mala gestio”: si va dalle “erronee operazioni di investimento mobiliare con la Lehaman Brothers Treasury Co. con un danno di 3 milioni e l'acquisto di titoli di debito della Bank of Ireland agli acquisti di mezzi veicolari, 74 tram e 50 autobus, inutilizzati; dall'acquisto del compendio immobiliare ‘Eur Castellaccio’ all'operazione di headlease e sublease denominata US Cross Border Lease” scrive il gip.

 

Tutti elementi “efficacemente esposti nella richiesta di archiviazione del pubblico ministero ma, in concreto, non utili per ravvisare elementi per la rilevanza penale della condotta dissipatoria” si sottolinea, “ora per la non ravvisabilità di connotazioni macroscopiche delle operazioni economiche da rinvenire la consapevole volontà fraudolenta ovvero per l'assenza di rilievo penale”.

 

Gioacchino Gabbuti

Secondo il gip quindi “la motivazione della richiesta di archiviazione è pienamente condivisibile alla luce degli atti presenti nel fascicolo del pm in quanto gli elementi acquisiti nel corso delle indagini preliminari non consentono di formulare una ragionevole previsione di condanna o di applicazione di una misura di sicurezza diversa dalla confisca” si legge nel decreto di archiviazione.

 

Tra le accuse di ‘mala gestio’ agli ex dirigenti Atac, tra i quali Gioacchino Gabbuti, ex amministratore delegato della municipalizzata tra il 2005 e il 2013, veniva contestato l’acquisto, nel 2004, di 74 tram e 50 autobus per circa 173 milioni di euro rimasti in gran parte inutilizzati per problemi tecnici.

 

[…]

 

atac - municipalizzata - trasporto locale a roma

Quanto al pagamento dei premi in favore dei dirigenti aziendali, nella richiesta di archiviazione firmata dai pm Alessia Miele e Alessandra Fini si sottolinea come la stessa Gdf “evidenziava l’assenza di elementi di prova in ordine ad una eventuale condotta depauperatoria penalmente rilevante dal momento che tali premi erano stati riconosciuti in attuazione dell’accordo sindacale stipulato il 12 dicembre 2016 ma non risultavano essere mai stati corrisposti”.

 

Tra i fatti contestati all’ex ad Gabbuti e altri ex manager della partecipata del Comune erano finiti anche alcuni incarichi di consulenza in merito alla riorganizzazione societaria e la valutazione del personale dirigente affidati fra il 2007 e il 2009 ad una società di cui gli indagati “avevano acquisito parte del capitale sociale”.

 

AUTOBUS ATAC A ROMA

Una “condotta – si legge nella richiesta di archiviazione della procura – che non risulta aver cagionato alcun effettivo danno ad Atac (…) in ragione del fatto che non è emersa la prova dell’inutilità delle consulenze che, per contro, risultano aver procurato alla società sicuramente un utile da intendersi quale contributo all’analisi dei settori in cui gli incarichi risultano essere stati conferiti”.

 

Per i pm capitolini “le considerazioni fin qui svolte consentono di escludere che la condotta in esame possa integrare un’ipotesi di bancarotta patrimoniale da dissipazione”. Tesi accolta dal giudice per le indagini preliminari che ora ha disposto l’archiviazione dell’inchiesta. Gabbuti era stato già assolto nel settembre 2021, dopo un lungo processo, dall’accusa di peculato.

 

[...]

 

Gioacchino Gabbuti

Gabbuti: "Amarezza, persi 10 anni di vita professionale"

"Ho sempre avuto fiducia nella giustizia, abbiamo fatto tutto sempre solo nell’interesse dell’azienda. Resta però l’amarezza perché mi sono stati tolti 10 anni di vita professionale" ha detto all’Adnkronos l’ex amministratore delegato di Atac Gioacchino Gabbuti.

 

"La Corte dei Conti ha riconosciuto a me e all'allora Consiglio d’amministrazione un rimborso di 250mila euro, condannando la parte civile che aveva denunciato l’acquisto della nuova sede. Questo – spiega Gabbuti – fa capire che chi raccoglie una denuncia dovrebbe valutare meglio quello che viene denunciato".

 

Quella dell’ex ad di Atac è una lunga vicenda giudiziaria che arriva nel pieno del dibattito sulla riforma della giustizia. "Sicuramente c'è qualcosa che va rivisto. Ci sono ottimi magistrati, che studiano le carte, e nel mio caso sia la richiesta di archiviazione del pubblico ministero che l'archiviazione, decisa dal giudice lo dimostrano.

 

Gioacchino Gabbuti

Per questo penso che la magistratura debba fare il suo corso, ma in maniera più obiettiva, separando chi indaga da chi poi giudica, anche perché poi – conclude - ci sono dinamiche legate ad accordi interni, carriera e quant'altro".

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