L’EURO È UNA MONETA FATTA DAI TEDESCHI PER I TEDESCHI – MONTI NON SA DI ESSERE AL POTERE: E’ PREMIER A SUA INSAPUTA? - MONTI HA QUALCUNO IN CASA CHE VENDE A “CHI” LE FOTOGRAFIE DI FAMIGLIA? - I TEDESCHI AMANO GLI ITALIANI, MA NON LI STIMANO, GLI ITALIANI STIMANO I TEDESCHI, MA NON LI AMANO - IL PAESE HA BISOGNO DI CELENTANO? - IN ITALIA SEI SFIGATO SE SEI NATO NELLA FAMIGLIA SBAGLIATA – SULLE PARAFARMACIE BERSANI FA IL PARACULATELLO…

Riceviamo e pubblichiamo:


Lettera 2

Alla "Santa Chiarezza" della Merkel si aggiunge quelle di Marine Le Pen: l "EURO" una moneta fatta dai tedeschi per i tedeschi.
a mandolfo (StC)

Lettera 3
Caro Dago,
secondo il Corrierone è stato "un cronista" a rivelare a Monti che Monti è al potere - choccando Monti. Secondo Adnkronos, invece, lo choc di Monti sarebbe stato causato da "una giornalista". Giornalista o cronista che fosse, quel che più importa è che dopo Scajola, Malinconico, Tremonti e Schettino, oggi abbiamo anche il Presidente del Consiglio a sua insaputa.
Cordiali saluti,
Millo

Lettera 4
Dago darling, permettimi un grido di dolore da Mailand, la fu capitale morale. Quasi a insaputa dei media velinati e melassati dal NeoMinCulPop tripartisan, ormai da mesi siamo nella camera a gas di uno smog che a volte assume persino l'odore di minestrone rancido.

Qualunque misura si prenda per limitare le automobili in tutta (e sottolineo tutta) Milano mi va bene, ma l'Area C di Pisapia mi pare un'aspirina per una grave polmonite. L'unica cosa che potrebbe salvarci - come al solito - é la pioggia, che non cade da quasi 3 mesi. In tempi più spirituali, almeno la Chiesa meneghina avrebbe organizzato preghiere (e processioni) al buon Dio, perché non limiti le precipitazioni di pioggia (o neve) a nord delle Alpi Retiche. Mah!
Natalie Paav

Lettera 5
Ma Celentano ai giardinetti? No? Pare brutto? Il paese ha bisogno di lui?

Lettera 6
Caro Roberto, il nostro presidente del Consiglio a Lucia Annunziata : il servizio di Chi è stato fatto a mia insaputa. Monti ha qualcuno in casa che vende ai giornali le fotografie di famiglia ? Margherita - Venezia

Lettera 7
Repubblica ripubblica una frase di Max Weber e alla fine del testo scrive: riproduzione vietata. Geniale! come se un ladro volesse riscrive l'articolo 624 del codice penale.
@carloottaviano

Lettera 8
Caro Dago,
ma il Calderoli che ha proposto la risoluzione sulle radici cristiane è lo stesso Calderoli che si è unito in matrimonio con la sua compagna secondo il rituale celtico?
Ah saperlo
Ciao Josto

Lettera 9
LETTERA AL DIRETTORE
A proposito di Martone e di sfigati
Il viceministro Martone provoca i fuori corso universitari: "Se a quell'età sei ancora all'università sei uno sfigato". Ha ragione, eppure finisce alla gogna. Polemiche pretestuose da chi ha la coda di paglia sulla frase del viceministro al Lavoro. Michel Martone, viceministro del Lavoro secondo il quale un 28enne non ancora laureato è spesso «uno sfigato».

Ha ragione e lo dico io, Antonio Giangrande, uno che si è laureato a 36 anni, sì, ma come? A 31 anni avevo ancora la terza media. Capita a chi non ha la fortuna di nascere nella famiglia giusta. A 32 anni mi diplomo ragioniere e perito commerciale presso una scuola pubblica, 5 anni in uno (non gliene frega a nessuno dell'eccezionalità), presentandomi da deriso privatista alla maturità assieme ai giovincelli.
A Milano presso l'Università Statale, lavorando di notte perché padre di due bimbi, affronto tutti gli esami in meno di 2 anni (non gliene frega a nessuno dell'eccezionalità), laureandomi in Giurisprudenza.

Un genio, no, uno sfigato, sì, perché ho fatto sacrifici per nulla: fuori dall'università ti scontri con una cultura socio mafiosa che ti impedisce di lavorare.
Mio figlio Mirko a 25 anni ha due lauree ed è l'avvocato più giovane d'Italia (non gliene frega a nessuno dell'eccezionalità). Primina a 5 anni; maturità commerciale pubblica al 4° anno e non al 5°, perché aveva in tutte le materie 10; 2 lauree nei termini; praticantato; abilitazione al primo anno di esame forense.

Un genio, no, uno sfigato, sì, perché ha fatto sacrifici per nulla: fuori dall'università ti scontri con una cultura socio mafiosa che ti impedisce di lavorare. Alla fine si è sfigati comunque, a prescindere se hai talento o dote, se sei predisposto o con intelligenza superiore alla media. Sfigati sempre, perché basta essere italiani nati in famiglie sbagliate.
Autorizzati alla pubblicazione. Se disturbo rispondi cancella.
Presidente Dr Antonio Giangrande - ASSOCIAZIONE CONTRO TUTTE LE MAFIE ONLUS

Lettera 10
Caro Dago,
condivido le tue considerazioni sul mondo della carta stampata sul naufragio della Concordia, che stenta sempre più a far smuovere dalle poltrone i giornalisti alle dipendenze. Forse tutto è legato alla scomparsa o quasi di quelle figure degli "inviati speciali" che hanno fatto la storia del giornalismo. La vicenda del naufragio
effettivamente è stata trattata con un certo distacco, salvo poi enfatizzare tutto, anche notizie poi non risultate non vere o inesatte.

Su un punto, però, dissento delle tue posizioni: il ruolo delle tv: Sono sempre del parere che se i giornali non uscissero certi telegiornali sarebbero a corto di notizie, anche se pare che i direttori, sempre quelli o quasi, guardano ai titoli dei tg, per impostare la prima pagina. La stessa "fama" delle trasmissioni poltiche televisive sarebbe ridimenzionata, se non si registrassero gli spot gratuiti dei vari giornaloni.
Cordiali saluti. Giovanni Attinà

Lettera 11
Caro Dago,
Se davvero Bersani si sbatte per la liberalizzazione dei farmaci con lo scopo di favorire l'amata Consorte e le amatissime Coop, titolari di parafarmacie, allora è proprio un gran "Para...cul...atello".
Salve
Natalino Russo Seminara

Lettera 12
Condivido quanto avete scritto su Celentano. Trovo osceno che la Rai, azienda pubblica!, in un momento di grave crisi economica del Paese,strapaghi questo personaggio, emblema di ignoranza, cialtroneria della peggior lega, arroganza da divetto di campagna, per consentirgli di raccontare pubblicamente la sua visione qualunquistica della realta', favorendo , così, l 'ulteriore abbassamento qualitativo dei messaggi recepiti dalla massa. Ornella Zanin.

Lettera 13
Egregio Direttore,
Un emendamento presentato da Calderoli al Senato, per ribadire con fermezza le "radici giudaico-cristiane" dell'Europa. Si trattava di una mozione sulla politica europea ed ha visto isolati all'opposizione Pd ed Idv. Ciò che mi ha meravigliato è che abbiano dovuto sottolineare la sconfitta con " stupore". Perché? Passi il partito di Di Pietro, le cui radici non esistono, ma del Pd esse sono ben note e non hanno nulla a che spartire con quelle giudaico-cristiane, quindi c'è stata massima coerenza.

Essi sono figli o nipoti del totalitarismo ateo-comunista e non mi sembra significhi la stessa cosa. Plauso al Pd e cartellino rosso ai suoi elettori che ritroviamo in chiesa la domenica e le altre feste comandate: cosa ci fate, pregate perchè il Pd faccia leggi a vostro vantaggio, nel rispetto della religione, della cultura e della storia, legate al vecchio e nuovo testamento? Nulla da condannare, ma nemmeno da creare stupore: i comunisti sono atei e materialisti: o non si può più dire?
Grazie per l'attenzione e buon lavoro
Leopoldo Chiappini Guerrieri
Roseto Degli Abruzzi (Te)

Lettera 14
Per diventare tassisti e camionisti non c'è necessità di grandi studi universitari e master di specializzazione ,ma in Italia lor signori vogliono continuare a guadagnare come dei primari d'ospedale o come degli ingegneri (basta vedere che auto e che case hanno): ma polizia e celerini ci sono solo quando manifestano gli studenti? Permettiamo pure a due piccole categorie di evasori fiscali di ricattare il Paese!
Sanranieri

Lettera 15
Caro Dago,
il governo dei Nerd ha aumentato il prezzo delle sigarette, tranquilli, presto, però, liberalizzerà portacenere ed accendini. E questo, certamente, farà crescere il Pil di almeno 2 punti, l'occupazione di 3. Intanto, nel mentre, comunque, pagate.
Max

Lettera 16
Caro Dago,
sono un'italiana residente in Germania (dove insegno italiano all'Università popolare) da 12 anni. Certo, il mio lavoro per fortuna mi permette di trascorrere in Italia, nel mio meraviglioso Salento, lunghissimi periodi di ferie.

Tutte le mattine, durante la colazione, faccio una carrellata delle testate giornalistiche (perlomeno le più importanti). Tu, ovviamente, sei al primo posto! Vengo al dunque.
Per quanto riguarda l'articolo di Stella in riferimento allo Spiegel, ci sarebbe TANTISSIMO da dire, circa i tedeschi e la loro struttura culturale, oltre che mentale/psicologica.

Purtroppo qui non è la sede adatta (oltretutto, per iscritto, è sempre più complesso...), perciò mi limito a scrivere solo questo detto (che oltretutto ho imparato qui in Germania, per bocca degli stessi tedeschi), sperando che in Italia venga riportata spesso, così da non farla andare nel dimenticatoio, e su quante più testate giornalistiche possibile, così che tutti gli italiano lo vengano a sapere: i tedeschi amano gli italiani, ma non li stimano, gli italiani stimano i tedeschi, ma non li amano.

Certo, i tedeschi più intelligenti e furbi, negano questo, ma purtroppo è davvero così e non è difficile capire il perché.I tedeschi ci "amano" per forza di cose, ..altrimenti dove andrebbero in .vacanza a fare i cafoni con la libertà totale che qui in Germania non hanno...!? Noi italiani, è vero, stimiamo i tedeschi, ma solo perché (diciamocelo chiaramente) la loro tecnologia ci torna utile. Quindi, per quanto riguarda i sentimenti o pensieri positivi che tedeschi e italiani nutrono reciprocamente, è palese che si tratta solo di puro e sfacciato interesse! Per il resto ...è chiaro, no???

La prossima volta parlerò di tante altre cose. Piccola anticipazione: spesso mi sento dire: "ah, sei italiana del sud= mafia". Vorrei rispondere: "Ah, tedesco della krande Cermania= Nazista! Scusa, caro Nazista, perché vieni in vacanza in Italia e non vai a fare il cafone altrove?". mi trattengo perché non voglio scendere al loro livello e non ho una natura aggressiva come la loro...
Cari saluti e buona giornata
Anna

Lettera 17
Egregio Direttore,
se pagare le tasse è un dovere di tutti i cittadini, vedere tasse e addizionali finire negli stipendi di tanti politici nominati dai partiti può diventare una forzatura che gli stessi cittadini devono subire senza poter reagire. Se poi insieme ai soldi dati ai politici aggiungiamo gli sprechi, le spese inutili e tutto il pubblico denaro che viene impegnato
per mantenere in piedi certi carrozzoni voluti dai partiti, la situazione diventa difficile da risolvere e accettare. Il Parlamento è diventato un "bunker" dove all'interno centinaia di persone vivono sulle spalle di coloro che, per dovere, pagano le tasse.

Un bunker ben organizzato che non vuole essere "rinnovato" perchè la poltrona è comoda
e rende tanti soldi. Quelli dentro al bunker hanno perso il contatto con la realtà del Paese, e non sono stati capaci di far uscire l'Italia dalla crisi economica e occupazionale che la sta soffocando. Come in tempo di guerra, i politici dentro al bunker muovono armate ( o apparati produttivi) che non esistono, e fanno i capricci tra loro per non perdere il posto in prima fila. Esiste una soluzione? Isolare il bunker e togliere la materia prima che lo alimenta, cioè il pubblico denaro.

Senza soldi i politici dovranno dichiarare la "resa" e ritornare nei loro paesi dove ad aspettarli ci saranno i loro elettori delusi e inferociti per la tasse che aumentano. Per concludere è doveroso ricordare che nel Paese ci sono altri piccoli bunker (Regioni) che
meritano di essere presi in considerazione perchè succhiano risorse finanziarie (vedi addizionali) ai cittadini per fare una vita da nababbi. E gli Europarlamentari? Quelli italiani sono i più pagati e non devono rendere conto a nessuno nel Paese che rappresentano. Una vera pacchia che nessuno vuole cambiare!
Marino Bertolino

 

monti merkel SCHETTINO COPERTINA SPIEGEL SU COSTA CONCORDIAPIER LUIGI BERSANI NAVE CONCORDIANAVECOSTA CONCORDIA FOTO INFRAROSSI jpegNAVE COSTA CONCORDIA

Ultimi Dagoreport

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…

antonio pelayo bombin juan carlos

DAGOREPORT: COME FAR FUORI IL SACERDOTE 81ENNE ANTONIO PELAYO BOMBÌN, CELEBERRIMO VATICANISTA CHE PER 30 ANNI È STATO CORRISPONDENTE DELLA TELEVISIONE SPAGNOLA "ANTENA 3", CUGINO DI PRIMO GRADO DELL’EX RE JUAN CARLOS? UN PRETE CHE A ROMA È BEN CONOSCIUTO ANCHE PERCHÉ È IL CONSIGLIERE ECCLESIASTICO DELL'AMBASCIATA SPAGNOLA IN ITALIA, VOCE MOLTO ASCOLTATA IN VATICANO, CAPACE DI PROMUOVERE O BLOCCARE LA CARRIERA DI OGNI ECCLESIASTICO E DI OGNI CORRISPONDENTE SPAGNOLO – PER INFANGARLO È BASTATA UNA DENUNCIA AI CARABINIERI DI ROMA DI UN FINORA NON IDENTIFICATO CRONISTA O PRODUCER DI REPORT VATICANENSI CHE LO ACCUSA DI VIOLENZA SESSUALE, IMPUTAZIONE DIVENTATA NELLA DISGRAZIATA ERA DEL METOO L’ARMA PIÙ EFFICACE PER FAR FUORI LA GENTE CHE CI STA SUL CAZZO O PER RICATTARLA – IL POVERO PELAYO È FINITO IN UN TRAPPOLONE CHE PUZZA DI FALSITÀ PIÙ DELLE BORSE CHE REGALA DANIELA SANTANCHÉ E DELLE TETTE DI ALBA PARIETTI – IL SOLITO E BIECO SCHERZO DA PRETE, PROBABILMENTE USCITO DALLE SACRE MURA DELLA CITTÀ DI DIO…

giorgia meloni gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - LE RESURREZIONI DI “LAZZARO” SANGIULIANO NON SI CONTANO PIÙ: “BOCCIATO” DA MINISTRO, RIACCIUFFATO IN RAI E SPEDITO A PARIGI, ORA SBUCA COME CAPOLISTA ALLE REGIONALI CAMPANE - ESSÌ: DIVERSAMENTE DAGLI IRRICONOSCENTI SINISTRATI, A DESTRA LA FEDELTÀ NON HA SCADENZA E GLI AMICI NON SI DIMENTICANO MAI - DURANTE I TRE ANNI A PALAZZO CHIGI, IL “GOVERNO DEL MERITO COME ASCENSORE SOCIALE” (COPY MELONI) HA PIAZZATO UNA MAREA DI EX DEPUTATI, DIRIGENTI LOCALI, TROMBATI E RICICLATI NEI CDA DELLE AZIENDE CONTROLLATE DALLO STATO - COME POTEVA LA STATISTA DELLA GARBATELLA DIMENTICARE SANGIULIANO, IMMARCESCIBILE DIRETTORE DEL TG2 AL SERVIZIO DELLA FIAMMA? IL FUTURO “GENNY DELON” ‘’ERA SALITO TALMENTE TANTO NELLE GRAZIE DELLA FUTURA PREMIER DA ESSERE CHIAMATO A SCRIVERE PARTE DEL PROGRAMMA DEI MELONIANI, INVITATO A CONVENTION DI PARTITO E, ALLA FINE, RICOMPENSATO ADDIRITTURA CON UN POSTO DI GOVERNO’’ - E’ COSÌ A DESTRA: NESSUNA PIETÀ PER CHI TRADISCE, MASSIMO PRONTO SOCCORSO PER CHI FINISCE NEL CONO D’OMBRA DEL POTERE PERDUTO, DOVE I TELEFONINI TACCIONO E GLI INVITI SCOMPAIONO… - VIDEO

giorgia meloni sigfrido ranucci elly schlein bomba

DAGOREPORT – DOBBIAMO RICONOSCERLO: GIORGIA MELONI HA GESTITO IN MANIERA ABILISSIMA IL CASO DELL'ATTENTATO A RANUCCI, METTENDO ANCORA UNA VOLTA IN RISALTO L'INETTITUDINE POLITICA DI ELLY SCHLEIN - GETTARE INDIRETTAMENTE LA RESPONSABILITA' DELL'ATTO TERRORISTICO ALLA DESTRA DI GOVERNO, COME HA FATTO LA SEGRETARIA DEL PD, È STATA UNA CAZZATA DA KAMIKAZE, ESSENDO ORMAI LAMPANTE CHE LE BOMBE SONO RICONDUCIBILI AL SOTTOMONDO ROMANO DEL NARCOTRAFFICO ALBANESE, OGGETTO DI UN'INCHIESTA DI "REPORT" - E QUELLA VOLPONA DELLA PREMIER HA RIBALTATO AL VOLO LA FRITTATA A SUO VANTAGGIO: HA CHIAMATO RANUCCI PER MANIFESTARGLI SOLIDARIETÀ E, ANCORA PIÙ IMPORTANTE, HA INVIATO TRE AUTOREVOLI ESPONENTI DI FRATELLI D’ITALIA (TRA CUI BIGNAMI E DONZELLI) ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DAL M5S PER RANUCCI E LA LIBERTÀ DI STAMPA - DOPO L’ATTENTATO, NESSUNO PARLA PIÙ DI UN POSSIBILE PASSAGGIO DI "REPORT" A LA7: SIGFRIDO, ORA, È INTOCCABILE… - VIDEO

giorgia meloni antonio tajani maurizio casasco marina pier silvio berlusconi salvini

DAGOREPORT - TAJANI, UNA NE PENSA, CENTO NE SBAGLIA. IL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA CI HA MESSO 24 ORE AD ACCORGERSI CHE GIORGIA MELONI HA STRACCIATO UNO DEI SUOI CAVALLI DI BATTAGLIA IN EUROPA: IL SUPERAMENTO DEL DIRITTO DI VETO. IL MINISTRO DEGLI ESTERI È RIUSCITO A PARTORIRE SOLO UNA DICHIARAZIONE AL SEMOLINO (“HA DETTO LA SUA OPINIONE, IO PENSO INVECE CHE SI DEBBA FARE QUALCHE PASSO IN AVANTI”), MENTRE È STATO ZITTO DI FRONTE ALLE INVETTIVE ANTI-RIARMO E CONTRO L’UE DEI PARLAMENTARI LEGHISTI. IL POVERINO È ANCORA STORDITO DALLA PROMESSA, SCRITTA SULLA SABBIA, CON CUI L'HA INTORTATO LA DUCETTA: SE FAI IL BRAVO, NEL 2029 TI ISSIAMO AL QUIRINALE AL POSTO DI MATTARELLA (E CI CREDE DAVVERO) – IN TUTTO QUESTO BAILAMME, TAJANI PROVA A METTERE LE MANI SULLA CONSOB CON UNA MOSSA DA ELEFANTE IN CRISTALLERIA: NOMINARE IL DEPUTATO AZZURRO MAURIZIO CASASCO. MA SI È DIMENTICATO DI COORDINARSI CON LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON L’HA PRESA BENE…