1. CAZZI DI QUA, CAZZI DI LÀ. UN’INVASIONE DI SCENE HARD E DI PISELLI ALL’ARIA NEL CINEMA 2. NON SOLO IN “NYMPHOMANIAC” DI LARS VON TRIER, MA IN TANTI FILM DA FESTIVAL, COME “LO SCONOSCIUTO DEL LAGO”, “LA VITA DI ADÉLE”, PERFINO IN UN FILM D’AUTORE, MA DI GRANDE SUCCESSO COME “THE WOLF OF WALL STREET” DI SCORSESE, ABBIAMO VISTO JONAH HILL, IDOLO DELLA TV, CHE SI FA UNA SEGA CON UN PISELLO FINTO DI FRONTE ALLA BONAZZA BIONDA E DICAPRIO PUÒ SOFFIAR COCA NEL BUCO DEL CULO DI UNA RAGAZZA 3. SCENE CHE FINO A QUALCHE ANNO FA NON AVREMMO MAI VISTO IN UN FILM AMERICANO, SCENE CHE POTEVANO ESSERE VISTE SOLO NEL CINEMA PIÙ MARGINALE E INDIPENDENTE. MA È VERO PURE CHE È DALL’EUROPA, DALLA FRANCIA, DAL GRANDE NORD DI LARS VON TRIER, CHE ARRIVA LA PORNICIZZAZIONE ALL’INTERNO DEL CINEMA D’AUTORE 4. MENTRE IL PUBBLICO PIÙ POPOLARE SI SOLLAZZA SU YOUPORN, QUELLO PIÙ ALTO, PIÙ SOFISTICATO, SI DIVERTE CON UN CINEMA D’IMPEGNO E DA FESTIVAL INZEPPATO DI SESSO

1. L'INVASIONE DEL PORNO NEL CINEMA MAINSTREAM
Marco Giusti per Dagospia

Cazzi di qua, cazzi di là. Una vera invasione di scene hard e di piselli all'aria nel cinema. Non solo nell'imminente "Nymph()maniac" di Lars Von Trier, ma in tanti film da festival, come "Lo sconosciuto del lago" di Alain Guiraudie, in "La vita di Adéle" di Abdellatif Kechiche, nella follia di James Franco, "Interior", legata alle scene tagliate di "Cruising". Passando, ovviamente, per i film di Catherine Breillat e per quelli di Larry Clark, per le scopate naturali di Paz De La Huerta in "Enter The Void" di Gaspar Noé.

Quello che appare, piuttosto evidente, è che mentre il pubblico più popolare si sollazza su You Porn, quello più alto, più sofisticato, si diverte col cinema d'impegno e da festival. Ma non si tratta solo, come sostiene l'articolo dell'"Indipendent", di una moda del nuovo cinema francese, pur se scatenatissimo col sesso, quanto di una tendenza che tocca po' di tutta la nuova scena del cinema d'arte.

In un miscuglio di grande frenesia per la libertà totale degli anni '70, per gli eccessi di Nagisa Oshima e di Fassbinder, Pasolini e Bertolucci, e un po' per una sorta di rilettura del cinema e della sua storia in chiave gay-lesbo. Un filo che va da "Short Cuts" di John Cameron Mitchell ai pompini di Guiraudie e agli eccessi di James Franco. Ma cosa è cambiato rispetto a allora e perché siamo arrivati a questo punto? Giro la domanda al mio amico Luca Guadagnino che la gira al suo saggio amico James Ivory, molto lontano dal porno.

"Negli anni '70 andavamo a vedere i film di Gerard Damiano, cose come Gola Profonda con Linda Lovelace e poi ne parlavamo nei salotti", risponde James Ivory. "Oggi il porno e il parlare di porno non è più per una élite culturale e per la classe dominante, è per tutti.". Ci sarebbe quindi una liberalizzazione totale che porta inevitabilmente alle scene di sesso dal vero quasi come atto naturale nel cinema.

"Sarà una cosa sempre più normale", dice ancora Ivory, "vedere scene di sesso, perché il mondo va da quella parte". Ora. Questo è vero rispetto a molta commedia o cinema di grande successo americano. Nei film alla Judd Apatow, nelle commedie più facili, sesso e sperma si sprecano. Perfino in un film d'autore, ma di grande successo come "The Wolf of Wall Street" di Martin Scorsese, abbiamo visto Jonah Hill, idolo della tv, che si fa una sega con un pisello finto di fronte alla bionda conturbante e Di Caprio può soffiar coca nel buco del culo di una ragazza.

Scene che fino a qualche anno fa non avremmo mai visto in un film americano, scene che potevano essere viste solo nel cinema più marginale e indipendente di Larry Clark o Harmony Korine o in "The Brown Bunny" di Vincent Gallo. Ma è vero pure che è dall'Europa, dalla Francia, dal Grande Nord di Lars Von Trier, che ci arriva il desiderio di trasgressione proprio all'interno del cinema d'autore.

Con le platee di vecchi critici internazionali che, in sala non sembrano disturbarsi, ma certo rimangono impressionati da quel che vedono. Come se il porno fosse il vecchio giocattolo scordato degli anni '70 al cinema, che torna in un versione soprattutto gay, perché quello, allora, ancora non si poteva mostrare. E lì ci si scatena in una sorta di celebrazione tardiva di una liberalizzazione che non è ancora del tutto avvenuta. Ma, certo, quello che può dar noia del cinema di Guiraudie non è tanto nella rappresentazione del sesso orale dei suoi sconosciuti del lago, quanto nell'idea stessa del suo cinema.

Come dice Guadagnino, sono le idee che disturbano, non le immagini. E direi anche la libertà che ha un regista nel muoversi su temi simili. E di muoversi oltre i confini di quello che il mercato ritiene sia il cinema. Cosa che in Italia, ad esempio, nessuno osa fare. D'altra parte, è vero pure che la grande forza del Lupo di Scorsese è proprio nella rappresentazione selvaggia e realistica di una rivoluzione anche sessuale degli anni '80 all'interno di un film di grande successo popolare. Ma vederla così da vicino ci mette di fronte alle nostre responsabilità.

Il pisello di Jonah Hill diventa un po' l'emblema di un cinema che col sesso si sta liberando delle sue logore macchinette commerciali che ci hanno addormentato per anni. E, ancora, sogno un film che ci mostri le notti di Arcore e l'ascesa di un leader come Berlusconi all'interno di una follia di sesso e potere, come sappiamo tutti essere stata, che nessun regista italiano, compreso Paolo Virzì che è lì pronto a sospirare per Sanremo, avrà mai il coraggio e la voglia di farlo.

Ma che non si parli più del nostro grande cinema degli anni '60 e '70 e delle grande bellezze italiane. Perché negli anni '70 il nostro cinema poteva davvero toccare eccessi, da "Salò" a "Ultimo tango", passando attraverso le follie del cinema di genere più gore, mai più raggiunti, che potevano davvero puntare al cuore del paese. E che ora sembrano davvero punte totalmente dimenticate.


2. PIU' SESSO PER TUTTI! FIOCCANO LE SCENE ESPLICITE AL CINEMA E IL PUBBLICO GRADISCE
Dagotraduzione da www.independent.co.uk


"Lo sconosciuto del lago" è il film scritto e diretto da Alain Guiraudie che ha sollevato molte polemiche per le esplicite scene di sesso maschile. Nel thriller ricorrono incontri sessuali fra uomini sconosciuti e Christophe Paou, che interpreta il ruolo di Michel, racconta: «Per me è stato come fare lo stunt: a un tratto prendi la moto e salti su un canyon di trenta metri. Ma va bene. Il sesso è parte integrante della storia, dovevamo andare oltre. In effetti, nuotare è stato più difficile».

E' solo una parte della nuova ondata di sesso al cinema. C'è il "Nymphomaniac" di Lars Von Trier, erotismo in due volumi, con le scene spinte recitate da controfigure pescate dall'industria del porno. Prima ancora c'è stato "I Want Your Love", sulla scena gay di San Francisco, dove niente è dissimulato, e "La vita di Adele", storia di amore fra due adolescenti lesbiche che non risparmiava dettagli più intimi e che ha vinto la Palma d'Oro.

Anche il cileno "Gloria" ha lasciato poco all'immaginazione sottolineando che anche i corpi più maturi hanno diritto al piacere, e lo stesso ha fatto "Paradise: Love", che seguiva una donna di mezza età nel suo viaggio di turismo sessuale in Kenya.

Droo Padhiar, a capo del settore pubblicitario della Peccadillo Pictures, dichiara che «il sesso esplicito non è più off-limits nella cultura cinematografica, da quando vince ai film festival e raccoglie buone critiche. Questo ha dato il semaforo verde al pubblico»

Le telecamere a letto le aveva piazzate Lars von Trier in "Idioti" del 1998, seguirono i francesi con "Romance" del 1999 e "Baise-moi" del 2000. Nel 2004 è stato il turno degli inglesi con 9 Songs di Michael Winterbottom, che ospitava masturbazione, cunnilingus, fellatio, penetrazione e eiaculazione, e fu condannato-apprezzato per essere "il film più sporco di sempre".

Martin Crowley nel suo libro "The New Pornographies: Explicit Sex in Recent French Fiction and Film" spiega: «I film francesi più spinti usciti fra gli anni Novanta e Duemila erano per lo più eterosessuali. Anche quando l'erotismo veniva trattato come una forma di liberazione, era piuttosto convenzionale. Le scene di sesso esplicito omosessuale sono relativamente nuove, e ancora abbastanza trasgressive».

"Lo sconosciuto del lago" racconta di una realtà che esiste, è lì fuori, è ha queste fattezze e queste dinamiche. E' naturale che i registi la raccontino. Ma il sesso è significativo non solo per i registi. Se ne occupa la società, si può accedere alla pornografia con internet e quindi la sorpresa non è che che oggi ci sia tanto sesso al cinema, ma che ce ne sia così poco.

Sullo schermo è facile vedere sbudellamenti. Non ci dovrebbe turbare il fatto che Hollywood sia pronta a mostrarci i corpi umani penetrati da un'ascia o da un coltello e non da qualcosa di più gradevole?

Secondo la Erotic Film Society, organizzazione inglese che si occupa di cinema sessuale, spiega: «Il sesso ha sempre fatto parte del cinema eppure esistono decine di festival dedicati all'horror ma nessun festival sui film erotici. La maggior parte delle persone conosce solo i film pornografici che scova su internet. Non sanno che esistono film per adulti di qualità».

Forse Guiraudie, Von Trier e i loro colleghi possono cambiare le cose. E con la prossima uscita del film "50 sfumature di grigio", altri registi decideranno di unirsi all'ondata. I giovani attori hollywoodiani hanno già dato la disponibilità.

James Franco ha appena diretto "Interior. Leather Bar", dove tenta di ricreare i 40 minuti di scene sessualmente esplicite tagliate dal film "Cruising" del 1980, dove Al Pacino era un poliziotto sotto copertura alla caccia di un omicida che agiva nell'ambiente gay. Franco ha dichiarato: «Siamo adulti, sappiamo che tutti guardiamo pornografia, allora perché vietarla nei film?»

L'attrice Evan Rachel Wood ha scritto su Twitter che la scena di sesso orale del film
"Charlie Countryman" è stata tagliata: «ma le scene di gente uccisa e decapitata sono rimaste inalterate».

Insomma se Spielberg in "Salvate il soldato Ryan" ha rivoluzionato le scene di combattimento militare, potrebbe farlo anche con quelle d'amore no?

Ecco cinque classiche scene di sesso:


1. A VENEZIA... UN DICEMBRE ROSSO SHOCKING (DON'T LOOK NOW)
Nel film di Nic Roeg, anno 1973, c'è una memorabile scena bollente fra Julie Christie e Donald Sutherland, si dice peraltro che non ci fosse finzione.

2. OUT OF SIGHT
Il film del 1998 diretto da Steven Soderbergh era tratto dall'omonimo romanzo di Elmore Leonard e vedeva scene hot fra George Clooney e Jennifer Lopez.

3. Y TU MAMA TAMBIEN
Triangolo amoroso altamente erotico fra due adolescenti messicani e una donna più matura.

4. BROKEBACK MOUNTAIN
Epica tragedia romantica diretta da Ang Lee, con i due attori Heath Ledger e Jake Gyllenhaal. Ha avuto un grande impatto sul cinema.

5. SHORTBUS
La gioia del sesso a New York secondo John Cameron Mitchell. Ci si incontra nel locale notturno, fuori da ogni regola, per liberare mente e corpo.

 

 

 

 

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