1- COME FARÀ RE GIORGIO BANALITANO, AL PROSSIMO ANNIVERSARIO DI VIA D'AMELIO (19 LUGLIO), A RIPETERE LE SOLITE BANALITÀ SULLO STATO CHE "CERCA LE VERITA" SULL'"EROICO SACRIFICIO" DI FALCONE E BORSELLINO? PER NON PRENDERSI UNA SCARICA DI FISCHI E PERNACCHIE, DOVRÀ COME MINIMO FAR DIMETTERE IL SUO CONSIGLIERE D'AMBROSIO 2- OK, MA BASTERÀ? BASTERÀ FORSE A FAR CESSARE PER UN PO' LA PUBBLICAZIONE DELLE IMBARAZZANTI INTERCETTAZIONI SUL MANCINO-GATE, MA NON PER RICANDIDARSI AL QUIRINALE. ECCO IL PUNTO VERO: ‘CORRIERE’, ‘REPUBBLICA’ (E ‘IL FATTO’, PER QUEL CHE CONTA) NON MOLLERANNO LA PRESA FINCHÉ NON AVRANNO LA CERTEZZA CHE RE GIORGIO SI ACCONTENTERÀ DI UN SOLO SETTENNATO. E ORA VAI CON LA MORAL DISSUASION!

A cura di COLIN WARD e CRITICAL MESS

1- NON SONO STATO, IO...
Ma ora come fara' Re Giorgio Banalitano, al prossimo anniversario di via D'Amelio (19 luglio), a ripetere le solite banalita' sullo Stato che "cerca le verita" sull'"eroico sacrificio" di Falcone e Borsellino? Per non prendersi una scarica di fischi e pernacchie, dovra' come minimo far dimettere il suo consigliere Loris D'Ambrosio.

Ok, ma bastera'? Bastera' forse a far cessare per un po' la pubblicazione delle imbarazzanti intercettazioni sul Mancino-gate, ma non per ricandidarsi al Quirinale. Ecco il punto vero: Corriere, Repubblica (e Cetriolo Quotidiano, per quel che conta) non molleranno la presa finche' non avranno la certezza che Re Giorgio si accontentera' di un solo settennato. E ora vai con la Moral Dissuasion!

"E il Colle rassicuro' Mancino: 'Il presidente sa gia' tutto e si sta muovendo anche lui'. Repubblica, Corriere e Cetriolo, in versione Tre Tenores, squadernano le imbarazzanti telefonate di Nicola Mancino con Loris D'Ambrosio, l'ambasciatore di Re Giorgio Banalitano presso le Procure del Regno. "Adesso il presidente parlera' con Grasso nuovamente, pero' la vediamo difficile. Proprio oggi mi ha detto: ma sai, io non posso intervenire" (Repubblica, p. 12).

"Il consigliere informava Mancino: 'Ma il superprocuratore antimafia non vuole fare niente'. E Mancino si sfogava: "Ho perso il sonno. Nel Pd nessuno mi parla. Va bene, ma anche per la storia del Paese, ma che razza di Paese e'... se non tratta con le Br fa morire uno statista. Tratta con la mafia e fa morire vittime innocenti. O tuteliamo lo Stato oppure..." (Corriere, p. 22). "Volevano scippare l'inchiesta alla procura di Palermo", spara il prima pagina il Cetriolo Quotidiano. "Riunione del 19 aprile 2012: in Cassazione con il pg Ciani. Il procuratore antimafia Grasso fa mettere a verbale: "Non esistono violazioni delle indagini per un intervento di avocazione".

Chi l'aveva chiesto? Marco Lillo racconta come si e' tentato di dare soddisfazioni alle disperate manovre di Nicola Mancino, rimasto con il cerino in mano, e alle 'sollecitazioni' del Quirinale. Mentre l'ex magistrato Bruno Tinti fa a pezzi gli ex colleghi che siedono nelle cosiddette 'alte magistrature': "I ruoli di garanzia piegati alle richieste degli amici. L'attivismo di Quirinale e Cassazione nel caso Mancino. L'abitudine scorretta di intervenire nei procedimenti in corso e' radicata tra le alte cariche" (CQ, p. 5). Per fortuna che ci sono i tutori del Quirinale, dove siede l'uomo che sceglie i governi 'tecnici' e dice la sua su molte nomine (la Rai, per esempio).

La Stampa: "Mafia, i veleni che allontanano la verita'", dove i veleni sono le notizie non pubblicate. Dalla Stampa. Magica anche la scelta del Messaggero: non sapendo come uscirne e non potendo ignorare del tutto la storiaccia, passano la patata a un povero ex membro della Consulta come Piero Capotosti ("Le indagini di mafia. I poteri del Colle. La ricerca della verita'", p.1). In assenza delle notizie, si ricorre alle lezioni astratte di diritto costituzionale.

2- NON AVRAI ALTRA LEGGE CHE IL CODICE IBAN...
Il Corriere delle banche creditrici torna a vestire la divisa di Pompiere della Sera: "Un argine alla speculazione. L'ipotesi al G20: usare il fondo europeo per l'acquisto di bond dei Paesi in difficolta'. Monti: ma e' sbagliato parlare di salvataggio per l'Italia" (p. 1). Capito? Vietato parlare di salvataggio o si incorrera' nell'accusa di disfattismo. Anzi, per Rigor Montis, "e" un modo per premiare i Paesi che sono in regola" (p. 3).

Sara', ma non se la beve neppure la Stampa dei Lingotti in fuga, che titola a tutta prima: "Piano di aiuti a Spagna e Italia". Anticipato a Obama il progetto che sara' discusso a Bruxelles a fine mese. 'Pronti fondi fino a 745 miliardi per i Paesi che stanno facendo le riforme". Non solo, ma in un francobollo a pagina 3 vengono riportate oscure profezie atlantiche: "L'Italia sara' la prossima a cadere'. Il Washington Post: 'Il governo di Roma ha perso la fiducia di cittadini e investitori". Ah, pero'.

"Accordo al G20 su crescita e banche. L'eurozona sotto assedio di Usa e Bric gioca la carta dell'unione bancaria" (Repubblica, p. 6). Come sempre, l'Italia e' gia' avanti, con Goldman Monti e Airone Passera al governo di quel che resta della nazione. Il Messaggero spara i fumogeni con un titolo-boooh: "G20, per il fondo salva-Stati. Possibili acquisti di titoli sovrani. Sulla proposta italiana non ci sarebbe l'ostilita' della Merkel" (p. 4). Cosi, una "proposta" come un'altra. Assai disinteressata.

3- NON FA SOSTA LA SUPPOSTA...
Crolla il mercato immobiliare nelle grandi citta': meno 20 per cento le vendite di case nel primo trimestre 2012. Che fare? Urlare allo sgonfiamento della 'bolla immobiliare' - con tutte le suggestioni americane del caso - oppure far finta di niente? E se continua cosi', che effetti vi saranno sui bilanci delle banche italiane? Repubblica sceglie la prima strada e cosi' manda anche un messaggio non da poco al governo del Rigor Montis. Del tipo: datti una mossa che la pazienza e' finita.

"Allarme casa, crollano le vendite", titola a tutta prima il giornale-movimento di Largo Fochetti. "Crisi, caro mutui, tasse. Acquisti giu' del 20 per cento. 700 mila case invendute. E' il record negativo dal 2004, prezzi in sofferenza". Poi, temendo di averla sparata un po' troppo, intervista a Paolo Buzzetti, presidente dei costruttori, che si incarica di garantire: "Ma non ci sara' nessuna bolla, la Spagna e' lontana" (p. 2). Ecco, la parola "bolla" l'abbiamo esorcizzata, ma intanto l'abbiamo messa in un titolo. Preoccupato anche il Messaggero di Calta-cazzuola, che pero' trova il colpevole: "Casa, effetto Imu sul mercato. Compravendite in calo del 20%" (p. 1).

Il Corriere invece ficca la notizia a pagina 35, in economia, con il titolo più' rassicurante possibile: "Casa, vendite giu'. Tengono Milano e Napoli". La Stampa impiomba la faccenda a pagina 32.

4- IL BALLO DELLA PIPPERO...
Ole', altro giro, altra ammissione. "Esodati: il numero sale a 120 mila. Fornero: 'Altri 55 mila da tutelare, dall'Inps dati fuorvianti" (Repubblica, p. 4). Ma come tecnici, abbiamo le idee chiare per risolvere la faccenda: "Il ministro ammette: altri 55 mila da tutelare. Sei ipotesi sul tavolo" (Corriere, p. 10). Sei ipotesi? A questo punto perche' non arrivare a sette, ipotizzando anche una gigantesca lotteria per esodati con l'estrazione di pensioni-premio? Tipo la green card Usa.

Nelle pagine economiche della Stampa, finalmente svelato perche' AirOne Passera non stima la Pippero: "Intesa cancella l'accordo sui prepensionamenti. La banca: sono cambiate le regole, pronti a reintegrare 561 esodati. In 3500 restano in azienda. I sindacati: non paghino i lavoratori" (p. 31).

5- ULTIME DAI PARTITI IN COMA...
"Intercettazioni, il Pdl tenta il blitz. Vuole l'approvazione in aula a luglio. Spunta il 'bavaglio preventivo'. L'allarme dell'Anm. I magistrati minacciano lo sciopero: 'Reagiremo adeguatamente" (Repubblica, p. 10). Sicuri che reagiranno solo con lo sciopero?

Intanto oggi si vota sull'arresto di Lucky Lusi e chissa' quali nuove sorpresine dalla procura di Milano. "Le cene di Formigoni al Meeting di Cl, spunta l'ipotesi del finanziamento illecito. L'inchiesta sui pagamenti effettuati dal faccendiere Dacco'. La Cassazione: resti in carcere" (Repubblica, p. 15). Anche qui, come sul Quirinal-leaks, lavorano tutti per la gloria di Grillo.

6- DISECONOMY...
Infuria la battaglia per il controllo di Impregilo e Claudio Costamagna, ex capoccione di Goldman Sachs in Italia, si fa intervistare da Sara Bennewitz di Repubblica con la corona poggiata sulla gamba. "Impregilo deve fare solo costruzioni. Cessione del Brasile e l'incasso ai soci'. Costamagna: se vincera' la lista Salini saro' presidente di tutti. Non faremo come Lactalis. La fusione passera' soltanto con l'approvazione degli azionisti di minoranza" (Repubblica, p. 25).

7- FREE MARCHETT...
Nelle imperdibili (per la pubblicita') paginate su Pitti Uomo, il Corriere di Yacht Elkann riesce a inserire questa lieta storiella: "Le nipoti dell'Avvocato e gli abiti vintage della nonna. Margherita e Angelica Campello della Spina: "Noi cugini siamo tanti, ogni Natale e' una sorpresa". Angelica: "Mi piace il vintage. E' una festa quando nonna mi regala i suoi vestiti di un tempo" (p. 31). Su, Nonna Marella, sgancia qualche vestito in più' alle povere nipotonze. E non solo a Natale.

8- CRONACHE DA UN POST-PAESE...
"Concordia, l'ultimo show. Ecco il maxi-salvagente che trascinera' via il relitto. Partito il recupero. 'Giglio libero in un anno" (Repubblica, p. 21).

 

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