1- GUERRA PER LE TETTINE REALI! LA GRAN BRETAGNA CONTRO IL SULTANO DI ARCORE! 2- LA CASA REALE QUERELERA’ “CLOSER”, LA RIVISTA FRANCESE DI PROPRIETA’ DELLA MONDADORI REA DI AVER SCODELLATO IL TOPLESS DI KATE. E AVVERTE SIGNORINI: SE “CHI” PUBBLICHERA’ LE FOTO DI WILLIAM & KATE, POVERINI, SARANNO “ULTERIORMENTE TURBATI” 3- IL ‘’DAILY MAIL’’ SI CHIEDE SE MARINA BERLUSCHINA SAPESSE DELLO SCOOP DI “CLOSER” 4- AUTOCENSURA DELLA STAMPA BRITANNICA, MA IN IRLANDA E’ GIA’ TUTTO IN EDICOLA 5- RODOTà: “E NON È NEANCHE TANTO FLORIDA, NELLE TV DEL GRUPPO CHE PUBBLICA IL ROTOCALCO FRANCESE PRIMA DI MANDARLA IN ONDA L’AVREBBERO SILICONATA, PROBABILMENTE”

1- GUERRA PER LE TETTINE REALI!
Enrico Franceschini per Repubblica

Il giorno dopo le foto di Kate in topless su un giornale francese tutti i giornali inglesi, compresi i tabloid specializzati in notizie scandalistiche affermano che loro non le avrebbero pubblicate. Per rispetto della famiglia reale, per non perseguitare la principessa come fu fatto con Diana e anche perché "l'opinione pubblica non ce lo avrebbe perdonato, si sarebbe rivoltata contro chi le pubblica". L'affetto della gente per Kate, insomma, sarebbe più forte di qualsiasi curiosità morbosa, anche nella terra che ha inventato il giornalismo a base di gossip e scoop pruriginosi.

Fonti di palazzo reale indicano che William e Kate hanno deciso di fare causa alla rivista francese Closer per violazione della privacy non solo per difendere un principio ma anche per dissuadere altre pubblicazioni dal seguire la stessa strada. Resta da vedere a questo punto se la coppia si prepari ad un'azione legale anche contro Chi, il settimanale italiano di proprietà della Mondadori (come del resto Closer, attraverso una sussidiaria, la Mondadori Francia), che ha annunciato sul prossimo numero un servizio speciale di 26 pagine con le foto di Kate senza la parte di sopra del bikini.

Per ora è arrivato un vero ammonimento dalla Casa reale alla rivista diretta da Alfonso Signorini: "Un ingiustificabile turbamento investirebbe la moglie del principe William, Catherine, se il servizio con le foto di lei venisse pubblicato". "La pubblicazione del servizio - ha detto un portavoce dell'ufficio di St James's Palace - non avrebbe altro scopo che quello di provocare un ulteriore e ingiustificabile turbamento al Duca e alla Duchessa di Cambridge, i quali stavano solamente godendo la loro privacy in casa di un membro della famiglia". Il palazzo non ha parlato esplicitamente di una possibile azione legale, ma ha ammonito che "verranno prese in esame tutte le possibili risposte".

Un giornale di Londra, il Daily Mail, si domanda se la direttrice di Closer abbia consultato o meno l'amministratore delegato della Mondadori, Marina Berlusconi, la figlia di Silvio, prima di decidere se pubblicare le foto in questione. E una risposta chiara in proposito non è ancora emersa.

Anche nella vicina Irlanda, però, c'è stato chi ha osato pubblicare le foto. Si tratta del tabloid Irish Daily Star, che oggi è uscito in edicola con due pagine interne piene di immagini. Ma quanto meno ha evitato la distribuzione in Irlanda del nord, che è parte del Regno Unito, il che però non ha risparmiato il commento aspro di St. James's Palace: "Non ci può essere altra motivazione se non l'avidità".

Gli esperti in diritto di riservatezza fanno notare comunque che nel Regno Unito la privacy dei reali viene protetta per una scelta volontaria dei media, sostenuta peraltro da varie ingiunzioni giudiziarie, comportamenti diventati pressoché obbligatori dopo la morte della principessa Diana nel 1997 inseguita dai paparazzi fino dentro il tunnel del suo fatale incidente d'auto. In Francia esistono invece leggi precise sulla privacy, che potrebbero dare ragione alla causa dei principi (se valgono anche per due cittadini stranieri).

Intanto però qualche prima critica emerge anche nei confronti di Kate e del suo entourage. Una columnist del Mail scrive che la principessa è stata "sciocca" a mettersi in topless, per quanto all'interno di un luogo protetto come un super esclusivo albergo per clienti selezionati e per giunta di proprietà di un cugino di William: avrebbe dovuto considerare il rischio che i fotografi la riprendessero con il teleobiettivo anche lì, con la coda di polemiche che ciò avrebbe suscitato. E sempre il Mail critica anche le guardie del corpo di William e Kate, per non avere preso misure sufficienti ad assicurare che la coppia fosse al sicuro da occhi indiscreti.

2- LA DUCHESSA PAPARAZZATA - MOLTO RUMORE PER (QUASI) NULLA
di Maria Laura Rodotà per il Corriere della Sera

Paragonare le disavventure della duchessa di Cambridge a quelle in cui incorse il leader dell'Udc pare a prima vista incongruo, poi meno. Kate Middleton in Windsor e Pier Ferdinando Casini. L'uno era stato paparazzato nell'estate 1995, mentre era in barca e si stava cambiando il costume; le foto uscirono su un rotocalco e sono tuttora e per sempre online; il soggetto continua ad aspirare serenamente al Quirinale.

L'altra è stata arci-paparazzata (venire fotografata è parte del suo lavoro, in altri momenti, comunque) mentre era in vacanza in Provenza col marito principe William, era su una terrazza, si è tolta brevemente il pezzo di sopra del costume. Anche la sua foto (e forse le altre che arriveranno, il rotocalco francese Closer dice di averne di più interessanti, la Casa Reale annuncia querele) rimarrà probabilmente online fino alla fine del pianeta Terra.

Sicuramente saranno visibili se e quando traslocherà a Buckingham Palace.
Ma non è la fine del mondo.

Certo, essere un ex democristiano con uso di mondo aiuta a uscire dall'imbarazzo. Mentre dover recitare il ruolo di impeccabile giovane moglie Windsor implica pseudo-scandali globali, autentica indignazione in molti sudditi, parecchie ipocrisie. Casini, dopo l'uscita del rotocalco, andò a una festa in un circolo della borghesia romana di quelli sul Tevere e fu accolto da imprenditori e professionisti al grido di «nudo, nudo», e la cosa finì lì.

Per Kate, il post-foto, che col Web non è non sarà mai post, va per le lunghe. Oltretutto, in un surreale uno-due di foto rubate e impegni ufficiali, la duchessa si è vista prima senza reggiseno e subito dopo velata causa impegno ufficiale in un Paese islamico. E così la raccontava ieri il sito del conservatorissimo Daily Mail in quella che sembra scrittura satirica alla Evelyn Waugh, ma si teme non lo sia: «Mostrando una forza d'animo incredibile, la duchessa di Cambridge è riuscita a sorridere e ridere a un tè per celebrare il Giubileo di Diamante presso l'Alta Commissione Britannica a Kuala Lumpur questo pomeriggio».

Le duchesse di Waugh (autore, tra l'altro, di ‘'Corpi vili'') avrebbero sorriso dopo essersi bevute litri di superalcolici non-islamici in appositi salottini. Ma la moglie del principe William pare un tipo concentrato e salutista. E tutto sommato assai normale. Sposata da poco, in vacanza, affettuosa col coniuge, forse insieme a lui disattenta, ma non in modo sciagurato tipo il cognato. Dopo mille commenti dei media e del pubblico, verrebbe da condividere il tweet della comica inglese Katy Brand: «Se Kate dichiarasse "Ok, pubblicate le foto, sono solo tette, crescete e fatevi una vita", la amerei per sempre».

La ameremmo in molte/i. Già adesso, svariate utenti dei media la invidiano meno. Con lo status reale ha acquisito una vita infernale; rete e social network saranno per lei una persecuzione a vita; e non è neanche tanto florida, nelle tv del gruppo che pubblica il rotocalco francese prima di mandarla in onda l'avrebbero siliconata, probabilmente.

 

 

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