1. NELL'HOTEL DEL LIBERO SCAMBIO, IL PIAVE È LA NUOVA LAS VEGAS DEL FAMOLO STRANO 2. UN ALBERGO VENETO, CENTO CAMERE A QUATTRO STELLE, CI SI SCAMBIANO MARITI E MOGLI. O FIDANZATI E FIDANZATE. O AMANTI E ESCORT. PER UN WEEKEND DI SESSO HARD 3. L'ORGANIZZAZIONE, UNA GARANZIA: “WONDERFUL LIFE”, AGENZIA SPECIALIZZATA DI LIVELLO MONDIALE. DUECENTO EURO LA PRENOTAZIONE, TUTTO RIGIDAMENTE REGISTRATO 4. “TIRIAMO LA CARRETTA TUTTA LA SETTIMANA, ALMENO NEL WEEK-END VOGLIAMO DIVERTIRCI”

Cristiano Gatti per Il Giornale.it

A scanso di equivoci, mi presento rigorosamente solo. Capitasse mai di finire subito coinvolto in qualche trattativa. Dopo tutto, il ritrovo è basato sul libero scambio. Più che altro, baratto. Niente a che vedere con il commercio intensivo dell'outlet annesso, uscita casello San Donà, due milioni e mezzo di persone l'anno scorso: nell'Hotel Base, cento camere a quattro stelle, ci si scambiano mariti e mogli. O fidanzati e fidanzate. O amanti e chissà che altro.

È il week-end fissato già dall'anno scorso, quando si lasciarono tutti contentoni dandosi appuntamento per un'altra rimpatriata. L'organizzazione, una garanzia: «Wonderful Life», agenzia specializzata di livello mondiale. Duecento euro la prenotazione, tutto rigidamente registrato, da venerdì a domenica immersi e persi nel fantasmagorico pianeta del famolo strano.

La cena, il cocktail, buona musica: si combina in amicizia. Poi lo sbocco delle relazioni porta dritto ai piani di sopra, nelle camere. La coppia s'incrocia, diciamo così, con un'altra coppia. L'uomo con l'altra donna, la donna con l'altro uomo. Emozione unica. Così me la raccontano, così la rivendo.
Onestamente, devo avvertire di non essere esperto del settore. Ne so più di coleotteri e di catasto: su questa branca del sesso scambista sono un asino.

Come mi hanno insegnato i maestri di giornalismo, in questi casi meglio appoggiarsi alla competenza dell'esperto. Stavolta però la missione non è facile. L'Hotel Base è blindato dai gorilla del servizio d'ordine. Passano solo gli iscritti, con braccialetto fucsia al polso: gli altri, pedalare. Hanno scelto questo luogo perché è viabilisticamente strategico: velocemente raggiungibile dall'aeroporto di Venezia, nonché da Austria, Slovenia, Croazia, Triveneto, vale a dire da un bacino molto ampio e piuttosto portato - così risulta - per il genere.

Tanti gli stranieri (fonte segreta dell'albergo): da Dubai, dall'America, dalla Russia. Età media compresa tra i trenta e i cinquanta. In totale, poco meno di duecento iscritti. Gli ospiti arrivano in Porsche, in Bmw, scendono dai taxi. Quindi discretamente svaniscono. Vedo gente distinta, gente palestrata, gente giovanile, gente naif, gente cui affiderei le chiavi della macchina e gente cui non affiderei neppure i gerani da bagnare.

Questa è un'umanità sommersa, ma risulta molto vitale. Si parla di vera e propria esplosione del fenomeno. A muoverla, nei locali più defilati di città e contrade, ma anche dentro gli appartamenti più appartati, sono tanti fattori: la noia che ad un certo punto affligge il legame di lunga durata, la fantasia che ad un certo punto scalpita e non si trattiene più, la molla della trasgressione, altro ancora.

Se siano pervertiti e degenerati, oppure semplicemente liberi da qualsiasi freno e da qualsiasi tabù, soltanto loro lo sanno. Di certo, vivono l'incontro con animo spensierato: scambiano il partner come noi scambiavamo Pizzaballa e Maldera dal mazzetto delle figurine.
Da ignorante totale, non voglio fingere di saperla troppo lunga: a rivelarmi tecniche e dettagli è la guida che finalmente riesco ad arpionare. La trattativa è estenuante, ma alla fine accetta di educarmi. Condizioni: nome di fantasia e poche domande sul privato.

Dunque, lo chiamo Dagoberto e mi accontento di sapere che è genericamente dell'area veneta, genericamente «agente di commercio». Al suo fianco una compagna, che non so se moglie o altro, sui quaranta, un po' strappona. Lei non parla: dev'essere timidezza. Dagoberto invece è un simpaticone. Non ha problemi e remore. Sinteticamente, questa la sua lezione, esposta con atteggiamento lodevolmente divulgativo, tipo Alberto Angela a Superquark.

Perché si scambia? «Tiriamo la carretta tutta la settimana, almeno nel week-end vogliamo divertirci». Perché non la pesca? «Perché non dà le stesse emozioni, lei che dice?». Perché al raduno di Noventa? «Solitamente io e la mia compagna andiamo in Slovenia, ma da quando c'è Noventa ne approfittiamo: qui ci sono solo bei tipi, gente distinta, tanti stranieri di classe».

Sicuro che siano tutte coppie vere? «No. Magari qualcuno viene con una escort e scambia quella. Ma sinceramente non mi interessa». Si può riconoscere la coppia vera? «La coppia vera ci mette sempre più passione». Bisogna essere d'accordo in quattro? «Tendenzialmente sì. Ma spesso un partner accetta l'incontro poco gradito per non mortificare il proprio compagno».

Sensi di colpa? «Mai. Compatisco voi tradizionali. Non sapete quello che vi perdete». Strani effetti sapendo che la sua donna sta fra le braccia di un altro? «Mai. Perché so che è felice». Ma farlo tra voi, ogni tanto? «Ogni tanto. Ed è più bello. Sembra nuovo».

Dagoberto va un po' di fretta. Non voglio abusare. E oltre tutto il suo non è l'unico punto di vista nel torrido week-end sulla linea del Piave. Là fuori c'è anche un paese che sta diventando storica capitale scambista. Finora non risultano raccolte di firme, fiaccolate, anatemi dai pulpiti: solo ironie maialesche nei bar, quando il prosecco arriva ai livelli di guardia.

Vicino alla parrocchiale di San Mauro incontro la signora Anna: a occhio e croce, non è scambista. Su con l'età, vestita con decoro, i suoi bravi orecchini d'oro e una lieve linea di rossetto, ha l'aria della saggia. Quello che mi dice è molto stringato, ma sentito: «Guardi: prima l'outlet, adesso questi qui. Cosa vogliono fare, trasformare Noventa in una Las Vegas di perdizione?».

La domanda non è per niente stupida. La riporto papale papale al sindaco, Alessandro Nardese. Il suo commento: «Con l'outlet teniamo lontana la crisi. Milioni di visitatori, alberghi pieni. Quanto agli scambisti, posso personalmente non condividere. Ma da sindaco devo dire che finchè non commettono reati, tipo droga, prostituzione, schiamazzi, non ho niente da eccepire. Nella vita privata delle persone non si entra. Del resto, questo è un fenomeno in grande diffusione, nella zona. Piaccia o no, è il costume della società attuale».

Come dice Dagoberto, noi tradizionali non sappiamo quello che ci perdiamo. Mentre lui e gli altri, là dentro l'Hotel Base, si godono la loro Gardaland Hard, lascio la postazione e faccio ritorno alla normalità. Neppure loro, in fondo, sanno quello che si perdono.

 

 

SCAMBISTISCAMBISTISCAMBISTISCAMBISTISCAMBISTISCAMBISTI

Ultimi Dagoreport

mantovano belloni almasri ursula von der leyen bjoern seibert gianni caravelli

BELLONI, UN ERRORE DOPO L’ALTRO. QUANDO SBATTÈ LA PORTA DEL DIS, ESSENDO ENTRATA IN CONFLITTO CON IL CAPO DELL’AISE, GIANNI CARAVELLI, COLPEVOLE DI NON FARE RIFERIMENTO A LEI MA AL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO, SCELSE IL MOMENTO MENO OPPORTUNO: L’ESPLOSIONE DEL CASO ALMASRI - DOPO LO SCHIAFFO A MANTOVANO, ORA HA MOLLATO UNA SBERLA A URSULA, DECIDENDO DI FARE LE VALIGIE ANZITEMPO NEL MOMENTO DI DEBOLEZZA MASSIMA DI VON DER LEYEN: LA QUESTIONE DEI DAZI E LA MOZIONE DI SFIDUCIA DEGLI EUROPARLAMENTARI DI ULTRA-DESTRA - E OGGI BELLONI SI RITROVA, COME DICONO IN CERTI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ‘’SENZA I CRISMI’’ DI AFFIDABILITÀ PER ASPIRARE A UNA PRESIDENZA IN QUALCHE PARTECIPATA DI STATO, DOVE URGE UNA PRESENZA FEMMINILE, COME L’ENI...

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE... 

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…