1- SI PUÒ USARE “STATO CANAGLIA” PER L’IRAN, MA È VIETATO PARLARE DI “BANCHE CANAGLIA” 2- DOPO STANDARD CHARTERED, DEUTSCHE BANK, COMMERZBANK E HSBC, ORA SI SCOPRE CHE È STATA BECCATA ANCHE UNIDEBIT E AI QUOTIDIANI ITALIANI OGGI TOCCA SCRIVERNE PER COLPA DI “FT” (ERA TUTTO A BILANCIO, MA NON SIAMO STATI CAPACI A LEGGERE) 3- IL VERO COLPO GROSSO DELL’UFFICIO STAMPA DI UNICREDIT È CON GLI IMPLACABILI SEGUGI DI ‘’REPUBBLICA’’: ZERO TITOLI. BUONI SOLO AD ABBAIARE CONTRO I RICUCCI E I LAVITOLA? 4- “BERLINO TEME PER IL DOPO MONTI. ‘SI RISCHIA GOVERNO ANTI-EURO’. AH, SE SI POTESSE ELIMINARE ANCHE QUELLA INCOGNITA DEL RITO ELETTORALE OGNI CINQUE ANNI…

a cura di COLIN WARD e CRITICAL MESS

1- STATI CANAGLIA E BANCHE PER BENE
Si può usare il nonsense "Stati canaglia", ma è vietato parlare di "banche canaglia" quando qualche istituto di credito viene pizzicato a fare triangolazioni per trafficare armi, petrolio, o altro, con il Grande Puzzone di turno. Benvenuti nel regno delle ipocrisie chiamato "sanzioni internazionali", ma anche nel fastidio dei giornali per le notizie che dispiacciono a chi presta loro i soldi per tirare avanti.

Le autorità Usa stanno costringendo a transazioni miliardarie Standard Chartered (340 milioni di dollari), Deutsche Bank, Commerzbank e Hsbc. Ora si scopre che è stat beccata anche Unidebit e ai quotidiani italiani oggi tocca scriverne un po' per colpa del Financial Times (era tutto a bilancio, ma non siamo stati capaci a leggere).

"Sanzioni a Teheran, inchiesta su Unicredit. Le autorità Usa sospettano una controllata tedesca di transazioni vietate. In caso di violazione dell'embargo, il primo istituto di credito italiano potrebbe perdere la licenza in America" (Corriere, p. 15). Sulla Stampa: "Iran, Unicredit nelle indagini Usa. Il gruppo coinvolto nel dossier per le attività della controllata tedesca Hvb. Piazza Cordusio: ‘Avevamo già dato notizia dell'inchiesta nei nostri documenti" (p. 16).

Pezzo gemello sul Giornale (p. 18), mentre Il Messaggero gestisce la notizia impiombandola in un pezzullo in fondo a pagina 6: "Unicredit sotto inchiesta in Usa. La banca: fatti già noti, collaboriamo". Certo che con un titolo così, uno è proprio invogliato a leggere.

Ma il vero colpo grosso dell'ufficio stampa di Unicredit è con gli implacabili segugi di Repubblica: zero titoli. E da oggi, a proposito di segugi, i quotidiani scateneranno certamente i loro migliori inviati su questa storia. O sono buoni solo ad abbaiare contro i Ricucci e i Lavitola?

2- ULTIME DAL PIAVE
"Dalla Germania attacco a Draghi". Titolo a tutta prima sulla Repubblica delle armi (monetarie).

3- OPERAZIONE "RIPARTI CON MONTI" (A DUE EURO AL LITRO)
Continua l'infaticabile spaccio di riforme "per la crescita" (tagli mascherati) da parte dei giornali di governo. Oggi, "Dossier welfare" su Repubblica: "Servizi più equi e caccia ai furbi. Svolta sugli aiuti alle famiglie. Nel nuovo calcolo dei redditi Isee peseranno Imu e indennità sociali". Con precisazioni degne di una vignetta di Altan (quelle con l'ombrello): "Chi perde il lavoro potrà subito aggiornare il proprio stato patrimoniale e godere di un maggior sostegno". Che culo!

Si impegna il Messaggero di Calta-mattone: "Il governo accelera: in pista un maxi-fondo immobiliare. Allo studio una società per azioni aperta ai piccoli risparmiatori. Sul mercato andranno palazzo di pregio attualmente sedi di uffici pubblici ma anche caserme e concessioni balneari" (p. 3).

Al lavoro anche il Corriere: "Dopo le critiche Monti prepara lo sprint finale. Il premier intende rispondere in prima persona indicando le scadenze di fine legislatura. Innovazione e avvio dell'agenda digitale. Aziende, start up e nuove regole. Pacchetto semplificazioni per imprese e famiglie. Aeroporti e strategia energetica nazionale. Spending review e i 26 miliardi da tagliare" (p. 2 e non P2, fare attenzione). Ecco, dopo tanto zelo, si sono traditi alla fine: l'unica cifra certa sono quei 26 miliardi da tagliare.

4- LA BAVA SEPARATA DALLE NOTIZIE (T'ADORIAM, MONTI DIVINO)
Tornano le mirabolanti avventure di Bat-Mario sulla Stampa dei Lingotti in fuga: "Monti vola a Berlino per sbloccare il Salva-spread" (p. 3). Ancora più ambiziosa l'eroica missione raccontata dal Messaggero: "Monti, tour internazionale per evitare nuove speculazioni" (p. 7).

Sulla Repubblica degli Illuminati, "Berlino teme per il dopo Monti. ‘Si rischia governo anti-euro'. La continuità di Roma è la vera incognita per dare l'ok all'acquisto di titoli di Stato" (p. 2). Ah, se si potesse eliminare anche quella costosa incognita del rito elettorale ogni cinque anni...

5- MA FACCE RIDE!
"Patroni Griffi: per le riforme useremo un cronoprogramma" (Corriere, p. 3). Dopo "spending review" e "cabina di regia", anche "cronoprogramma" è diventata una fastidiosa parola d'ordine. Non male anche "Addio laboratorio nazionale. Oggi la Sicilia balla da sola" (Stampa, p. 7). Quella del "laboratorio nazionale" è una leggenda provinciale dalle Alpi alla Lampedusa. Da anni ci si fanno sopra delle grandissime pippe a Torino, Genova, Bologna, Palermo eccetera. Pare che perfino ad Ancona si ritengano un "laboratorio nazionale".

6- NON AVRAI ALTRA LEGGE CHE IL CODICE IBAN
"Debiti di Stato, i paletti delle banche". Un sobrio trafiletto del Corriere delle banche (p. 5) ci informa sul vero stato dell'arte degli annunci di AirOne Passera: "Missione sempre più complicata quella dello sblocco degli 80-100 miliardi dovuti alle imprese dalla pubblica amministrazione dopo i decreti del governo del 22 maggio.

Una circolare interna dell'Abi (associazione banche) ha precisato che all'anticipazione finanziaria non avranno diritto le imprese che sono in ‘sofferenza'. Cioè quelle che hanno una situazione finanziaria ‘a rischio', che non riescono a pagare le banche entro 90 giorni e che per il sistema hanno una posizione "difficilmente recuperabile'". Chi comanda in Italia?

7- TUTTI AL LAVORO PER IL GOVERNISSIMO
Dopo i disastri della destra di Papi al governo, un'opposizione anche mediocre avrebbe ottenuto e vinto le elezioni. Invece ci hanno messo un governo di destra per bene e ora si sta facendo di tutto per assicurarci un Rigor Montis Due anche nel 2013. "Una grande rissa a sinistra. Grillo risponde a Bersani: fallito e amico dei piduisti. Dopo che il segretario del Pd ha bollato come ‘fascisti' gli attacchi di Idv e 5 stelle" (Corriere, p. 1). Andranno avanti giorni, per la gioia di tutti gli altri e l'entusiasmo dei loro (ex) elettori.

8- FREE MARCHETT
Rubrica sospesa per solidarietà con i giornalisti condannati a scrivere di Iran-gate bancario.

colinward@autistici.org

 

 

UNICREDITSEDE DI UNICREDIT A PIAZZA CORDUSIOMARIO DRAGHI Mario_MontiFRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE Filippo Patroni GriffiCORRADO PASSERA PENSIEROSO BERSANI beppe grillo incazzoso

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE... 

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?