cairo buttafuoco severgnini rcs academy

ACCADEMIA DEL CA... – BUTTAFUOCO SBERTUCCIA LA “RCS ACADEMY”, LA BUSINESS SCHOOL DEL “CORRIERE DELLA SERA”: “IL MEGAGALATTICO CAIRO ARRIVA LÀ DOVE NEPPURE SILVIO BERLUSCONI È RIUSCITO. ED È SUBITO FESTA FARINA E TROIKA CON IL PRINCIPE DEL LIBERISMO FED FUBINI” – “TUTTI GLI SCOLARI FANNO DI COGNOME SEVERGNINI, LEGGONO SOLO SEVERGNINI, TAGLIANO I CAPELLI AL MODO DI SEVERGNINI – ‘FRANGETTA E CASCHETTO, EUROPEISTA PERFETTO’”

Pietrangelo Buttafuoco per “il Fatto Quotidiano”

 

rcs academy

Accademia che passione. Altro che Crusca. Ma festa, farina e Troika. Nasce Rcs Academy, è la business school del Corriere della Sera, debutterà con le prime iniziative a marzo e raccoglierà il fior fiore tra i neolaureati e i professionisti già in carriera per reclutarli innanzi alle cattedre di cui sono incaricate le prime firme di via Solferino, tutti - va da sé - di scienza infusa. Altro che Accademia de' Lincei, altro che Accademia dei Fornelli.

 

urbano cairo

È subito festa, farina e Troika con Fed Fubini, il giornalista principe del liberismo che al ritmo di un compassato cha-cha-cha - eccolo che canta: "Soros, Draghi e Bce" - pur si svela febbrile nella sua richiesta di nobilitare l' ateneo con più opportuna dedica: Soros Academy. L' Accademia dell' Academy, con Rcs, ha già un più autorevole blasone ma Luciano Fontana, l' attuale direttore del giornale, propende per Pimpa Academy, in memoria della defunta cagnetta di Susanna Tamaro e sopperire così (almeno spiritualmente) alla grave assenza, tra i tantissimi corsi offerti - da Moda, lusso e design al food, alla paideia dell' europeista perfetto - di un master animalista.

 

beppe severgnini

Per Severgnini Academy, senza se e senza ma, punta - manco a dirlo - Beppe Severgnini che dalla tolda di 7, il settimanale del Corriere, raduna gli alunni. Certo, stranamente, tutti questi scolari della Severgnini Academy fanno di cognome Severgnini, leggono solo Severgnini, tagliano i capelli al modo di Severgnini - "frangetta e caschetto, europeista perfetto!", è il motto - e vengono tutti da Crema, tutti quanti arrivati con i buoni taxi concessi dal presidente Urbano Cairo che di suo, un' idea sull' ateneo ce l' avrebbe: chiamarlo Gallo Belotti Academy. Così si fa sinergia con la squadra del Toro di cui è padron-presidente.

 

federico fubini

Accademia che passione. Il megagalattico Cairo arriva là dove neppure Silvio Berlusconi, pur con tutte le sue corazzate editoriali, è riuscito. La famosa Università liberale del Cavaliere è rimasta lettera morta e non sembra sia possibile arrivare alla Pascale Academy. Ebbene sì, c' era anche l' ipotesi di intitolare un' università alla graziosa dottoressa Francesca - e non soltanto il dipartimento di politologia per come inizialmente chiedeva una petizione di neolaureati e di neomelodici in carriera - ma tutto si affumò.

 

rcs academy 1

È l' Academy che traccia il solco, è Solferino che lo difende. Nei master di formazione dedicati al giornalismo, infatti, la libera docenza insegna come superare la fase dei comizi scritti e fare infine un vero Corriere. Non più cerchiobottista, come al tempo di Paolo Mieli - dove si accontentava prima l' uno e dopo l' altro - bensì "unionfusionista". Il neologismo s' impone per descrivere quella che, nei fatti, nell' informazione politica, è una vera e propria rivoluzione copernicana. Non c' è da dare conto a chiunque ma solo pagine e pagine dedicate al Pd - mattina e sera - e pagine e pagine con interviste ad Antonio Tajani (mattina e sera).

luciano fontana

 

L' accademia sarà pure Academy ma la passione del Corriere per il presidente del Parlamento europeo è, a dir poco, sfrenata. A oggi, di colloqui col presidente del Parlamento europeo, nonché co-leader di Forza Italia, nel corso del 2018 se ne sono contati di ottomila e due. E già cinquemila e tre ne sono calcolati nel principiare del nuovo anno. Quando l' Academy sarà in piena attività la voce di Tajani verrà trasmessa in filodiffusione - mattina e sera - per infondere negli alunni la certezza di conoscenza e crescita culturale.

 

GIANNI RIOTTA

Festa, farina e Troika comunque, nella business school del Corriere della Sera. È la nuova Frattocchie dell' élite e come nella scuola formazione quadri del Pci andavano a studiare i migliori così - presso l' ateneo di Cairo - si presentano, ma per il ruolo di docenti, i campioni del new Journalism. Gianni Riotta detto Johnny, infatti, adagiato sul sofà, chiede di farne parte ma Cairo, spietato, si nega: "Preferisco Marcello Sorgi".

pietrangelo buttafuocopietrangelo buttafuoco (2)rcs academy 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”