F'ANGULO! - ESCE IN AMERICA “THE WOLFPACK” IL DOCU-FILM SU 7 FRATELLI ANGULO CHE IL PADRE-PAZZOIDE TENEVA SEGREGATI IN UN APPARTAMENTO DI NEW YORK - L’UNICA FINESTRA CHE AVEVANO SUL MONDO ERANO I FILM, E ORA SI RITROVANO PROTAGONISTI - VIDEO

Dopo il successo ottenuto al Sundance Film Festval, il docu-shok della regista Crystal Moselle debutta nelle sale americane. Il documentario “The Wolfpack” racconta la storia vera e incredibile di sette ragazzini, i fratelli Angulo, che per anni hanno vissuto segregati nell’appartamento di New York dei loro genitori...

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Da http://www.dailymail.co.uk/

 

fratelli angulo guardano un film fratelli angulo guardano un film

Dopo il successo ottenuto al Sundance Film Festval, il docu-shok della regista Crystal Moselle debutta nelle sale americane. Il documentario “The Wolfpack” racconta la storia vera e incredibile di sette ragazzini, i fratelli Angulo, che per anni hanno vissuto segregati nell’appartamento di New York dei loro genitori, una donna bianca del Midwest e un immigrato peruviano convertito ad Hare Krishna. Durante la loro adolescenza, quei teenager non hanno mai visto nessuno: niente amici, niente scuola, niente tv. Unica finestra sul mondo il cinema: dvd dopo dvd (oltre cinquemila in tutto) hanno conosciuto quello che accadeva fuori casa attraverso i film di Tarantino, Lynch e Scorsese, solo per citarne alcuni.

una scena del docufilm wolfpack una scena del docufilm wolfpack

 

famiglia angulo al sundance film festival famiglia angulo al sundance film festival

 

mukunda bhagavan susanne jagadisa narayana e govinda angulo mukunda bhagavan susanne jagadisa narayana e govinda angulo i fratelli angulo vestiti come i personaggi del film le iene i fratelli angulo vestiti come i personaggi del film le iene fratelli angulo fratelli angulo angulo brothers angulo brothers

Nel 2010, la regista Crystal Moselle si era imbattuta nei sei dei fratelli nel corso di una delle loro rarissime uscite: il padre temeva che “sarebbero rimasti contaminati” se esposti allo sporco delle strade di New York e alla cattiveria dell’umanità. I ragazzi hanno poi permesso alla regista di entrare a far parte della loro vita, cinepresa alla mano. Racconta nel film uno di loro: «Ho sempre descritto la mia infanzia come una terra di cui mio padre era il padrone».

 

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