ANNA CIRIANI, LA “SEXYPROF” DI PORDENONE, SI CONFESSA: “HO AVUTO PIU’ DI CENTO UOMINI E MENO DI MILLE. GRAZIE A MIO MARITO HO SCOPERTO TRASGRESSIONE E LIBERTÀ. IN VIAGGIO DI NOZZE, IN GIAMAICA, SIAMO FINITI IN UN CLUB SOLO PER ADULTI E DA LÌ È INIZIATA. HO SPERIMENTATO QUASI TUTTO. MI MANCA SOLO..."

Alessandro Dell'Orto per “Libero Quotidiano”

 

anna ciriani   la pornoprof di pordenone anna ciriani la pornoprof di pordenone

Anna Ciriani - 48 anni, fisico statuario e due poppe così - la ricordiamo tutti come la pornoprof di Pordenone, anche se lei preferirebbe essere chiamata solo sexyprof. L'hanno sospesa dalla scuola per sei mesi nel 2007 per aver sfilato nuda alla Fiera dell' eros di Berlino: il video che la riprendeva è finito su Internet ed è stata riconosciuta. La sua storia è diventata così un caso nazionale: decisione troppo bacchettona o inevitabile?

 

Giusto punire un dipendente per come si comporta nella vita privata? Lei, la pornoprof, ora insegna in un istituto per adulti («La mia professionalità non si discute: non ho mai subito un richiamo»), ma non rinuncia alla voglia di trasgredire e vivere liberamente il sesso. Lo racconta e si racconta: tabù, vizi, sogni erotici. Ma anche famiglia e valori.

 

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Anna, faccia un po' vedere come è vestita.

«Corpetto nero damascato con sotto un abitino trasparente di pizzo nero».

 

Ma è senza reggiseno: si vede praticamente tutto.

«Ovvio. Poi autoreggenti, scarpa nera tacco 10 e... oplà: niente intimo. Guardi».

 

Sì, sì, abbassi pure. Abbigliamento molto audace.

«Da sexyprof. Termine che preferisco rispetto a pornoprof».

 

Scusi, significa che quando insegna si veste così?

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«Ma no, scherza? Stamattina avevo lezione, ma prima di incontrare lei sono passata a cambiarmi. In classe indossavo jeans stretti, una maglia nera e stivaletti bassi».

 

A proposito, dove lavora?

«Al Cpia (Centro Provinciale Istruzione Adulti) di Pordenone. Terza media, tengo due corsi di italiano per stranieri. Dal 2009 sono di ruolo».

 

Gli alunni sanno di lei? La riconoscono?

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«Qualcuno mi ha vista in tv a raccontare la mia vicenda. Ma non mi dicono nulla».

 

La gente per strada invece la ferma.

«Il commento più ricorrente è: "Sei meglio dal vivo che in foto". Soprattutto, però, tutti mi incoraggiano a lottare contro i pregiudizi».

 

E c'è chi ci prova? Perché ride?

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«Gli uomini fanno i marpioni. Su Facebook propongono incontri, ma io non vado con gli sconosciuti».

 

Il potere dei social.

«E che potere. Un vero pericolo che io ho sperimentato direttamente: quando un video privato finisce in rete è un disastro. Io sono stata la prima a pagarne le conseguenze: è impossibile gestire internet. Basta pensare al caso di Tiziana Cantone».

 

La ragazza di Napoli che si è suicidata dopo il caos scatenato da un suo filmino erotico diventato virale.

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«Quando ti capita non sai più che fare, vorresti sparire, ti chiudi in te stesso. Invece bisogna reagire, ma non tutti sono forti caratterialmente».

 

Meglio prevenire.

«Certo, mai inviare foto o filmati a qualcuno. Non bisogna fidarsi di nessuno».

 

Torniamo ai suoi ammiratori. La domanda che le fanno più spesso?

«Mi chiedono se non ho intenzione di girare film porno».

 

Che risponde?

«Preferisco la politica ai film porno: il mio sogno più audace è candidarmi».

 

Poi approfondiamo.

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«...anche perché non sono una pornostar. Sono solo una prof che ama la propria femminilità!»

 

Amare la propria femminilità però non significa per forza spogliarsi e provocare. Come per esempio sta facendo lei oggi.

«Molti paragonano il mio fisico a un'opera d' arte: le opere d' arte non si devono coprire, ma esporre!».

 

Buona questa. Ma è sempre stata così? Raccontiamo la piccola Anna Ciriani.

«Nasco a Pordenone il 13 luglio 1968. Figlia unica, bambina solare, allegra, estroversa».

 

Scuole?

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«Elementari dalle suore...».

 

Ops.

«Dopo le medie, il Liceo Scientifico. Poi laurea in Storia Contemporanea».

 

Rapporto con il corpo da adolescente?

«Buono, mi sono sempre piaciuta».

 

Anche il seno così prosperoso? Scusi, perché quel sorriso?

«L'ho rifatto più di dieci anni fa. Ma non lo scriva».

 

Troppo tardi. Che misura ha?

«Una quinta abbondante».

 

Primo fidanzato?

«Paolo, il mio attuale marito. Ci siamo messi insieme che avevo 18 anni e ci amiamo ancora come il primo giorno».

 

Complimenti, una rarità. Figli?

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«Due: Giovanni di 21 anni e Debora di 20. Il matrimonio, la famiglia e i figli per me sono valori assoluti. La voglia di divertirmi viene dopo».

 

A proposito, loro che dicono della mamma pornoprof?

«All' inizio hanno sofferto, quando tutti ne parlavano. Giovanni ora non ci fa più caso, mentre Debora si arrabbia. Lei è tranquilla, bacchettona».

 

Torniamo a lei. Primo rapporto sessuale?

«Con Paolo. Grazie a lui ho scoperto trasgressione e libertà. In viaggio di nozze, in Giamaica, siamo finiti in un club solo per adulti e da lì è iniziato tutto».

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Anna, cosa è la trasgressione?

«Una sfida contro le regole. Ma è anche il peperoncino che rende più piccante e vivace la vita di coppia».

 

Facciamo un esempio.

«A me piace esibirmi in luoghi pubblici».

 

Frequentate scambi di coppia?

«No, solo qualche privè. La trasgressione va creata nei posti più inaspettati e insoliti: troppo facile trasgredire nei luoghi della trasgressione».

 

Cosa è il sesso?

«Un gioco consenziente tra adulti, è energia, vita e vigore. Se non è consenziente diventa reato e se è opportunismo diventa squallore».

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Siete gelosi?

«Io sì, molto. Mio marito invece è geloso dei sentimenti, non del mio corpo».

 

Lei ha tabù?

«Niente sadomaso, niente cose estreme, né animali. Per il resto mi diverto e ho sperimentato quasi tutto».

 

Quasi? Cosa le manca?

«Sesso vero con una donna, anche se mi capita spesso di ricevere delle proposte».

 

Anna, la sua vita procedeva tranquillamente tra famiglia, scuola e libertà sessuale fin quando, nel 2006, sono iniziati i primi guai.

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«Un richiamo verbale del preside per una fotografia finita su internet, Poi la fiera dell' eros di Berlino nel 2007».

 

Parliamone.

«Giro nuda nell' area riservata e mio marito mi riprende. Il filmino va in rete, un collega mi riconosce e scoppia il caos. Il preside mi sospende, i giornali parlano della pornoprof e la vita è stravolta».

 

In che senso?

«Tv davanti a casa, richieste di interviste da tutto il mondo. Io non capisco e mi chiudo nel silenzio: ho solo condiviso con mio marito alcune esperienze lecite che sono sempre rimaste al di fuori della sfera professionale. Non ho certo pubblicato io quel video in rete».

 

Già. Ma in rete c'è anche un video molto più hard: lei alle prese con alcuni uomini, quello che nel mondo del porno si definisce bukkake.

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«Non so come sia finito lì. Ho fatto decine di denunce per toglierlo, ma è impossibile. Se un documento arriva a qualche sito straniero è la fine».

 

Restiamo alla polemica per Berlino. La scuola la sospende per sei mesi, il giudice (donna) del lavoro rigetta il ricorso.

«Un'ingiustizia. Ci sono maestre d' asilo che dopo aver sputato in faccia e picchiato gli alunni hanno preso solo 5 mesi di sospensione, c'è Scattone che insegna al Liceo...».

 

Nel 2008, dopo qualche mese di silenzio, decide di andare al Costanzo Show.

«Per difendermi e per dare inizio alla mia battaglia».

 

Al termine dei sei mesi di sospensione, il rientro.

«Sì, ma con una clausola: un documento in cui mi impegno a non reiterare il mio comportamento nelle fiere erotiche».

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Tutti, però, la ricordano ancora come la pornoprof.

«E stanno dalla mia parte. All' inizio, essendo uscita dagli schemi, ho pagato un conto salato. Nel tempo però le persone hanno capito che c' è un perbenismo dilagante e l' ipocrisia della gente aumenta nella frustrazione e nei fallimenti».

 

Anna, tanto per non farsi mancare niente lo scorso anno si è buttata in politica: voleva candidarsi alle comunali a Pordenone.

«Fare politica è una tradizione di famiglia: sono di centrodestra. Ma dopo pochi giorni mi sono trovata in disaccordo con uno dei candidati sindaco ed è finito tutto. Meglio così, preferisco puntare a livello nazionale».

 

Urca. Tipo?

«Il ministero delle pari opportunità: è stato un errore toglierlo, andrebbe ripristinato».

 

La politica è nel caos. Noi prendiamola alla leggera facendo un gioco: ci dica che trasgressione le ispirano i politici. Partiamo da Renzi.

«Sadomaso. È un perfetto slave, lo frusterei!».

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Non male. Salvini?

«Lo vedo selvaggio, rude. Lo porterei in camporella, tra la natura».

 

Berlusconi?

«Mi piace. È affascinante, simpatico e intelligente. Lui ama sedurre, quindi asseconderei ogni suo desiderio».

 

La Giannini?

«Intrigante, ho visto le sue foto in topless. Ecco, con lei forse potrei fare la mia prima esperienza lesbo».

 

Alfano?

«Difficile. Preferirei vederlo alle prese con un altro uomo».

 

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Anna, fermiamoci qui. Ultime domandine flash.

1) Musica preferita?

«Anni Ottanta».

 

2) Film preferito?

«"Schindler list"».

 

3) Periodo storico in cui le piacerebbe vivere?

«Anni Trenta».

 

4) Hobby?

«Adoro stare con Freddy, il cane che ho adottato».

 

5) Rapporto con la religione?

«Sono cattolica e credente, prego sempre Dio».

 

Dal sacro al profano: le ultime domande sono ovviamente piccanti. Con quanti uomini ha fatto sesso finora? E con quanti è stata al massimo in una volta sola?

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«Più di cento, meno di mille, ma non sono una santa per ricordarlo. Il mio record in una volta sola? Avevo troppa gente intorno e non sono riuscita a contarli! Ahahahah».

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