amazon magazzino

IL BISTURI DI AMAZON SULL’EDITORIA - PIÙ DI UN LIBRO SU 5 È VENDUTO VIA WEB: COSA SOPRAVVIVERA’ ALLO SHOPPING ONLINE? - I DISTRIBUTORI CLASSICI E LE PICCOLE LIBRERIE ENTRANO IN CRISI - LE CATENE IN FRANCHISING SONO COSTRETTE A PUNTARE ANCHE SUL “NO BOOK” (AGENDE, CANCELLERIA, GADGET VARI) E LE CASE EDITRICI VEDONO ASSOTTIGLIARSI I MARGINI…

Paolo Bianchi per “Libero Quotidiano”

 

amazon

Amazon si sta mangiando il mercato. Andando avanti così, sarà il mercato. Sono usciti alcuni dati sconcertanti sull' Italia e le abitudini dei consumatori di libri. Le fonti sono l' Istat e l' Associazione italiana editori (che organizza Tempo di Libri che apre oggi a Milano). Esattamente un anno fa gli addetti ai lavori in un incontro alla Scuola per librai Umberto e Elisabetta Mauri, a Venezia, si chiedevano: «Amazon riuscirà a distruggere le librerie?».

 

Allora la risposta fu nel complesso negativa, ma forse la domanda è un' altra: posto che non le distruggerà tutte, quali sopravviveranno? Quelle di catena, in franchising, con l'insegna bella grande in pieno centro pedonale o commerciale, o quelle piccoline e discoste, frequentate da élite di lettori esigenti e voraci? I libri venduti online in Italia nel 2017 sono stati il 21,3 %, dunque più di uno su cinque.

 

LIBRERIA AMAZON A NEW YORK

Dati in crescita del cinque per cento rispetto all' anno prima. Ora, ammettiamo pure che il numero complessivo dei lettori abbia tenuto botta, dato che le vendite sono aumentate di oltre l'uno per cento (dopo sette anni di vacche magre, va però aggiunto). Ma a entrare fisicamente in libreria e uscirne con il prodotto in mano sono ormai meno dei tre quarti degli interessati. Sarebbero ancor meno se non fosse il flessione la vendita nei supermercati, scesa sotto il 10%. E, trattandosi quasi sempre di titoli mordi e fuggi tanto vale tenerli nelle grandi librerie a costo di trasformarle in supermercati.

 

«NO BOOK»

LIBRERIA AMAZON A NEW YORK 2

Se gli ottimisti vedono il bicchiere pieno per tre quarti, gli altri notano quello che manca. E non possono fare a meno di constatare che il livello si sta ancora abbassando. E, già che ci siamo, vendere anche altro. È quello che nel gergo tecnico sempre carico di inglesismi si chiama il settore «no book».

 

«Agende, cancelleria, gadget vari» spiega Costanza Bonomo, direttrice della libreria Mondadori di Saronno (Varese). Negli anni, ha visto cambiare il mercato. «Anche la politica degli sconti è sempre più complicata. Ci sono le campagne al 25 %, gli sconti sulle novità del 15, che poi sono gli stessi di Amazon. E formule varie per favorire i clienti, come ulteriori agevolazioni se torna con uno scontrino che dimostri che ha già comprato da noi, o se prenota qui i libri anziché su Amazon».

 

Che cosa possono fare invece i librai piccoli? Lavorare tanto e fidelizzare la clientela.

Esempio virtuoso è la libreria milanese Il mio libro, di Cristina Di Canio, uno spazio ristretto dove da anni si susseguono eventi, incontri, presentazioni di ogni tipo. «Ho abbandonato la politica degli sconti» spiega la Di Canio.

 

LIBRERIA AMAZON A NEW YORK 3

«In pratica non mi ci sarei più neanche tirata fuori le spese. Meglio far pagare il libro a prezzo pieno, ma seguire il cliente e saperlo consigliare. Anche perché io posso tenere solo un assortimento ristretto di titoli, per evidenti ragioni di spazio. In più adesso faccio anch' io le spedizioni a domicilio. E gli ordini li posso ricevere tranquillamente on line». In una delle librerie nel cuore di Genova, L'Amico Ritrovato, ritengono che a pagarla saranno i concorrenti con le metrature più ampie: dovranno sopportarne i costi a fronte del calo di vendite.

 

Una dura lotta. Non è un caso se nessuno dei grossi editori rilascia dichiarazioni in merito: stanno ancora cercando di capire. Da un paio di nostre fonti all' interno di grandi gruppi, trapela l' indicazione che sarebbero proprio le librerie più piccole a subire la mazzata.

magazzino amazon

Diverso per gli editori indipendenti. Dice Angelo Leone di Stampa Alternativa - Nuovi Equilibri, storica casa editrice laziale "resistente": «Mentre il commercio degli ebook non è mai decollato, fermandosi al 3-4 per cento, la vendita on line del cartaceo corrisponde ai dati che lei mi cita.

 

Trenta per cento o anche più. Il guadagno per noi non aumenta, perché se lo prende Amazon, ma aumenta la disponibilità sul mercato dei nostri prodotti». Conferma viene anche dall' editore Bietti. Tommaso Piccone spiega: «Nella colonnina delle vendite fornita dal nostro distributore si è passati dal 15 al 20 per cento, in linea con i dati generali».

 

SALONE FIRENZE LIBRI

GIOCO SPIETATO

C' è anche però chi ha per principio non si piega alle regole di un gioco spietato. Sandro Ferri e Sandra Ozzola, titolari delle Edizioni e/o (in catalogo Elena Ferrante), per protesta contro la chiusura delle librerie e l'impoverimento del territorio e per una politica commerciale «al limite del dumping», si sono ribellati.

 

Troppo esose le richieste della multinazionale americana: «Le case editrici hanno bisogno di margini economici sufficienti per investire nella ricerca di nuovo autori e di nuove proposte. Se questi margini vengono troppo erosi, rischiano di sparire, assieme alle librerie, agli autori e a tutto il mondo del libro».

libri e ebook

 

Amazon è un' entità sfuggente. Chi la governa resta il più possibile nell' ombra, non dà indicazioni sulle future mosse, mentre fioriscono nelle metropolitane grandi spazi pubblicitari che promuovono romanzi di autori sconosciuti e fuori dai giri tradizionali. Saranno un giorno contemporaneamente editori, promotori, distributori, librai e monopolisti? Scenario da brividi: gli addetti ai lavori finiranno tutti magazzinieri o fattorini.

 

 

Ultimi Dagoreport

pietrangelo buttafuoco phica.net fimmini

DAGOREPORT - FANNO SCANDALO L’AUDIO SOTTRATTO A RAOUL BOVA E IL SEXY-TAPE RUBATO A STEFANO DE MARTINO. SE NE ESCE CON AFFANNO LEGGENDO DI PHICA.NET E DELLA PAGINA FB “MIA MOGLIE”, INFARCITE DI COMMENTI SCORREGGIONI ANCHE PER IL PIÙ ZOZZO CESSO PUBBLICO - È IMPRESSIONANTE PERÒ, COME NEL CORSO DEL TEMPO, LA PERCEZIONE DELLA SESSUALITÀ DA PARTE DELLA MASCHIETUDINE, SIA CAMBIATA. QUANTO TEMPO È PASSATO DA SILVIO BERLUSCONI CHE AFFERMAVA CHE “LA PATONZA DEVE GIRARE”? - NESSUNO SOLLEVÒ IL SOPRACCIGLIO DELL’AMORALITÀ QUANDO NEL 2009 MONDADORI PUBBLICÒ UN LIBRO DI PIETRANGELO BUTTAFUOCO, DAL TITOLO “FIMMINI”, SOTTOTITOLO “AMMIRARLE, DECIFRARLE, SEDURLE”, IN CUI  L'ATTUALE PRESIDENTE DELLA BIENNALE DI VENEZIA AFFERMAVA: “I FIANCHI MORBIDI, E CON QUESTI I SENI DELL’ORGOGLIO MAMMIFERO, SONO ESCHE ESIBITE PER LA RACCOLTA DI SPERMA” – CHISSÀ COSA NE PENSANO I MASCULI INFOIATI DI PHICA.NET DELLA SUA INTERPRETAZIONE DELL'ARCANO MONDO FEMMINILE: “LA DONNA NON VUOLE ESSERE COMPRESA, BENSÌ PRESA’’? - VIDEO

tiziana rocca giulio base venezia alberto barbera mollicone federico

CIAK, VENEZIA S'E' DESTRA! - IL MIGLIOR FILM (DA RIDERE O DA PIANGERE) ALLA MOSTRA DEL CINEMA L’HA SCODELLATO L’INARRESTABILE COPPIA DI POTERE GIULIO BASE E TIZIANA ROCCA SUL PALCO DELL’ITALIAN PAVILLION, SPAZIO FINANZIATO DAL MINISTERO DI GIULI E DA CINECITTÀ SPA DELLA CACCIAMANI - SI VIENE COSÌ A SAPERE CHE BASE, GIÀ A CAPO DEL FESTIVAL DI TORINO, È STATO NOMINATO, NELLA SORDINA AGOSTANA, DIRETTORE DEL FESTIVAL DEL CINEMA ITALIANO DI MADRID – DAL CANTO SUO, LA ROCCA SI È DATA DA FARE PER ALIMENTARE LA SUA RETE DI RELAZIONI INVENTANDOSI “FILMING ITALY VENICE AWARD” E DISTRIBUENDO PREMI ALLA QUALUNQUE, CON LA BENEDIZIONE DI MOLLICONE E ALBERTO BARBERA... - IL VIDEO-POMPA DEL TG1

gian marco chiocci giampaolo rossi alfredo mantovano giorgia meloni giovambattista giovanbattista fazzolari tg1

DAGOREPORT- CHE FRATELLI D’ITALIA, DOPO TRE ANNI DI PALAZZO CHIGI, NON SIA PIÙ IL PARTITO MONOLITICO NELLA SUA DEVOZIONE E OBBEDIENZA A GIORGIA MELONI È DIMOSTRATO DALL’ULTIMO SCAZZO NEL POLLAIO RAI TRA CHIOCCI E ROSSI - COL DIRETTORE DEL TG1 CHE SPUTTANA IN PIAZZA, CON APPOSITO COMUNICATO, I SUOI CONTATTI RISERVATI CON LA DUCETTA: ‘’NEI GIORNI SCORSI LA PREMIER MI HA SONDATO INFORMALMENTE PER CAPIRE UNA MIA EVENTUALE, FUTURA, DISPONIBILITÀ NELLA GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE” - CON MASSIMO CINISMO E MINIMO RISERBO, CHIOCCI AGGIUNGE: “UNA CHIACCHIERATA, COME TANTE ALTRE IN QUESTI MESI...” - S'AVANZA "FRATELLI SERPENTI", UN PARTITO VITTIMA CRESCENTE DI INTRIGHI DI POTERE, CHE VIVE SCHIZOFRENICAMENTE LA PROPRIA EGEMONIA COME SABOTAGGIO DEL CAMERATA RIVALE - DALLA NOMINA DI FOTI A MINISTRO AL MURO DI IGNAZIO LA RUSSA A PROTEZIONE DI SANTANCHÉ FINO AL SUO ENDORSEMENT PER MAURIZIO LUPI PER IL DOPO-SALA IN BARBA AL MELONIANO FIDANZA, DAGLI SCAZZI CROSETTO-MANTOVANO A LOLLOBRIGIDA “COMMISSARIATO”, DALLA NOMINA DI GIULI ALLO SCONTRO SCHILLACI-GEMMATO. ESSI': A VOLTE IL POTERE LOGORA CHI CE L’HA….

antonio barbera giulio base monda buttafuoco borgonzoni mantovano

FLASH! – BIENNALE DELLE MIE BRAME: IL MANDATO DI ALBERTO BARBERA ALLA DIREZIONE DELLA MOSTRA DEL CINEMA TERMINA FRA UN ANNO MA DA MESI SI SUSSEGUONO VOCI SULLE ASPIRAZIONI DI ANTONIO MONDA (SPONSOR MANTOVANO) E DI GIULIO BASE, SUPPORTATO DALLO STRANA COPPIA FORMATA DALLA SOTTOSEGRETARIA LEGHISTA LUCIA BORGONZONI E DA IGNAZIO LA RUSSA (GRAZIE ALLO STRETTO RAPPORTO CON FABRIZIO ROCCA, FRATELLO DI TIZIANA, MOGLIE DI BASE) - IL PRESIDENTE ‘’SARACENO’’ BUTTAFUOCO, CHE TREMA AL PENSIERO DI MONDA E BASE, NON VUOLE PERDERE LA RICONOSCIUTA COMPETENZA INTERNAZIONALE DI BARBERA E GLI HA OFFERTO UN RUOLO DI ‘’CONSULENTE SPECIALE’’. RISPOSTA: O DIRETTORE O NIENTE…

peter thiel narendra modi xi jinping donald trump

DAGOREPORT - IL VERTICE ANNUALE DELL'ORGANIZZAZIONE PER LA COOPERAZIONE DI SHANGHAI (SCO), SI AVVIA A DIVENTARE L’EVENTO POLITICO PIÙ CLAMOROSO DELL’ANNO - XI JINPING ATTENDE L’ARRIVO DEI LEADER DI OLTRE 20 PAESI PER ILLUSTRARE LA “VISIONE CINESE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE – ATTESI PUTIN, L’INDIANO MODI (PER LA PRIMA VOLTA IN CINA DOPO SETTE ANNI DI SCAZZI), IL BIELORUSSO LUKASHENKO, IL PAKISTANO SHARIF, L’IRANIANO PEZESHKIAN E IL TURCO ERDOGAN - SE DA UN LATO IL SUMMIT SCO RAPPRESENTA IL TRIONFO DEL DRAGONE, CHE È RIUSCITO A RICOMPATTARE MEZZO MONDO, DALL’INDIA AL BRASILE, MINACCIATO DALLA CLAVA DEL DAZISMO DI TRUMP, DALL’ALTRO ATTESTA IL MASSIMO FALLIMENTO DELL’IDIOTA DELLA CASA BIANCA – L’ANALISI SPIETATA DELL’EMINENZA NERA, PETER THIEL, A “THE DONALD”: "A COSA SONO SERVITI I TUOI AMOROSI SENSI CON PUTIN PER POI RITROVARTELO ALLA CORTE DI PECHINO? A COSA È SERVITO LO SFANCULAMENTO DELL’EUROPA, DAL DOPOGUERRA AD OGGI FEDELE VASSALLO AI PIEDI DEGLI STATI UNITI, CHE ORA È TENTATA, PER NON FINIRE TRAVOLTA DALLA RECESSIONE, DI RIAPRIRE IL CANALE DI AFFARI CON LA CINA, INDIA E I PAESI DEL BRICS?” – "DONALD, SEI AL BIVIO’’, HA CONCLUSO THIEL, "O SI FA UN’ALLEANZA CON LA CINA, MA A DETTAR LE CONDIZIONI SARÀ XI, OPPURE DEVI ALLEARTI CON L’EUROPA. UNA TERZA VIA NON C’È…”