bonolis ciao darwin

BONOLIS NON BANALIS: “IO TRASH E CINICO? IL PROBLEMA SONO LE ETICHETTE, SONO FACILI. NON TRATTO MALE GLI OSPITI, LA CHIAMEREI ASSENZA VOLUTA DI IPOCRISIA. NON USO QUEL LINGUAGGIO INSOPPORTABILE DEL POLITICAMENTE CORRETTO TELEVISIVO” – SANREMO? NON MI INTERESSA – UN LIBRO? MAH... PUÒ DARSI. ANCHE SE PENSO CHE DOVREBBE SCRIVERE SOLO CHI LO SA FARE”

Alessandra Comazzi per “la Stampa”

 

Bonolis

Paolo Bonolis: come chiunque sia dotato di personalità forte, può suscitare calde simpatie e pure l' opposto. Quando c' è lui in tv, c' è, e non si risparmia. Per dire la persona: una volta, al Salone del libro di Torino, arrivò nello stand Rai, lavorando a Mediaset, solo per presentare il libro di una suora bosniaca amica sua, suor Stella. Segno dei Gemelli, 58 anni a giugno, cinque figli dai 34 agli 11 anni.

 

CIAO DARWIN

Quel suo linguaggio («Con le vostre falangi frementi, votate») è così vistosamente sproporzionato al mezzo, che non solo si è consolidato in un personalissimo stile, ma si conferma, per milioni di spettatori, una sorta di Maestro Manzi della tv contemporanea.

luca laurenti paolo bonolis

La sua conduzione, con quella della spalla Laurenti, pare studiata per titillare primari istinti. Stasera, nella nuova edizione di Ciao Darwin , Canale 5, la sfida sarà tra le squadre «Gay Pride», capitano Luxuria, e «Family Day», capitano Povia.

 

Non le sembra un tema troppo delicato per un varietà?

francesco nozzolino a ciao darwin

«Ma il punto è proprio quello: trattare con leggerezza e disincanto argomenti di rilevanza sociale. Magari può essere utile. Le contrapposizioni ideologica, culturale, politica, religiosa, sentimentale creano solchi e distanze. Se poi ci mettiamo il bombardamento quotidiano che incita alla divisione, come una goccia cinese che alla fine riesce a bucare le teste, grazie anche ai pregressi storici che l' hanno fatta maturare. Quindi, se scherziamo su un tema così importante, è possibile che passi l' idea che l' amore è amore, e che si può condividere».

 

Vasto programma: ma intanto «Ciao Darwin» è cominciato nel 1998. Non è stufo?

«Allora avevo 38 anni, ora ne ho 58: è più un problema di articolazioni che di testa.

Questo è un prodotto faticoso, ma con un disegno morale trasversale ai tempi, che comunque male non fa».

 

«Darwin» è davvero trash?

bonolis

«Il problema sono le etichette. Sono facili. Quella del trash è l' etichetta di Darwin : che certo, lo racconta, ma lo fa consapevolmente. Il trash vero è quello inconsapevole: e allora fa paura».

 

Perché tratta male gli ospiti? Perché è così cinico nei confronti dei difetti fisici?

«Un' altra etichetta. Io la chiamerei piuttosto assenza voluta di ipocrisia. E infatti gli ospiti lo capiscono perfettamente, nessuno se la prende mai. Anzi, mi sono grati, loro e i telespettatori, perché non uso quel linguaggio per me ormai insopportabile, del politicamente corretto televisivo».

 

A proposito di linguaggio: il suo non rischia di diventare manierismo?

bonolis

«Quando si lavora nella comunicazione, il minimo sindacale è avere un linguaggio a disposizione. Io che ho letto tanto, tantissimo, e continuo, soffro a vedere i ragazzi che faticano con i testi scritti, sintetizzando i concetti con le faccine: rischiano l' atrofia, del linguaggio. Mentre il linguaggio è l' unico modo per destreggiarsi tra alto e basso, contaminare i generi, mescolare».

 

Lei fa tv da 40 anni: se avesse la bacchetta magica, che programma farebbe?

bonolis

«Mi piacerebbe un programma di divulgazione, divertente. Letteratura, cinema, scienze, arti figurative, quel che si vuole: il bello sarebbe affrontare ogni argomento senza incrostazioni né mistificazioni».

 

Tornerebbe al Festival di Sanremo?

«No. Ma proprio no. E non solamente per un problema logistico, è chiaro che gli spazi del Teatro Ariston non sono più adeguati ai tempi. Non c' è più un mercato discografico. Si pensa solo ai brani che possono andare in radio. Insomma, non dico che non vada bene: dico che non mi interessa».

 

Che cosa le interessa, a parte «Ciao Darwin»?

BONOLIS LAURENTI CIAO DARWIN

«La mia squadra di calcio. Si chiama Azzurri 2010. Non ho guadagnato male nella vita, non mi interessano le barche e le Ferrari, e allora ho pensato di investire in una realtà che aiuti i ragazzi a staccarsi dalle logiche rituali della loro esistenza.

 

Sì, sento come un problema il rapporto dei giovani con le tecnologie: non sarebbe un problema se fosse un uso , ma è un abuso. Così, se questi possono andare a zampettare su un campo, è meglio».

 

Scriverebbe un libro?

«Mah... può darsi. Però, più leggo, più penso che dovrebbe scrivere solo chi lo sa fare».

 

Lei era Bonolis già 40 anni fa. Perché non c' è nessuno pronto a sostituirla?

«Perché i giovani si muovono solo sulle piattaforme: e la televisione non interessa più».

bonolissonia bruganelli paolo bonolis 3RENZI INTERVISTA PAOLO BONOLIS ALLA LEOPOLDA 9MADRE NATURA CIAO DARWINbruganelli bonolissonia bruganelli paolo bonolisPAOLO BONOLIS CHI HA INCASTRATO PETER PANPAOLO BONOLIS LINO BANFI CHI HA INCASTRATO PETER PANBONOLIS CHI HA INCASTRATO PETER PANBONOLIS CHI HA INCASTRATO PETER PANrourke bonolispaolo bonolis belen rodriguezbonolisperego bonolis contibonolis zaloneuan bonolis manuelaUAN BONOLIS MANUELAUAN BONOLISbruganelli bonolismorandi manson bonolisbonolisbonolismaneskin bonolisbonolis fiorellobonolis costanzo 1bonolis costanzo 3bonolis costanzo 4bonolis costanzopaolo bonolis sonia bruganellipaolo bonolis sonia bruganellisonia bruganelli paolo bonolis 6bonolis bruganelli

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."