LA CANNES DEI GIUSTI – IL FILM DI SORRENTINO SUL BUNGA BUNGALO LO VEDREMO AL CINEMA. CI SARÀ STATO QUALCHE PROBLEMA CON GLI AVVOCATI DI BERLUSCONI? COL #METOO? - FILM ATTESI, COME QUELLI DI XAVIER DOLAN E LUCA GUADAGNINO SONO GIÀ ASSICURATI PER VENEZIA - CI CONSOLIAMO CON BEN DUE FILM ITALIANI IN CONCORSO, ‘’DOGMAN’’ DI MATTEO GARRONE E ‘’LAZZARO FELICE’’ DI ALICE ROHRWACHER

-

Condividi questo articolo


Marco Giusti per Dagospia

 

loro berlusconi e il bunga bunga by paolo sorrentino loro berlusconi e il bunga bunga by paolo sorrentino

Pronti per Cannes 2018? Non possiamo lamentarci quest'anno, su. Anche se Cannes ha rifiutato il concorso a ‘’Loro’’ 1 e 2 di Paolo Sorrentino (troppo patata bollente? imbarazzante per il non governo italiano? Ma non era la filosofia sorrentiniana quella di rovinare le feste?

 

Ci consoliamo con ben due film italiani in concorso, ‘’Dogman’’ di Matteo Garrone che se la vede col canaro della Magliana in versione Baia Domizia (col grande Edoardo Pesce che fa il pugile) e ‘’Lazzaro felice’’, opera terza in salsa realismo post rosselliniano di Alice Rohrwacher, e riciccia la moglie di Benigni, Nicoletta Braschi. Tutto 01.

il set di loro di paolo sorrentino foto enzo russo 6 il set di loro di paolo sorrentino foto enzo russo 6

 

“Loro” in versione 1 e 2 lo vedremo probabilmente al cinema. Ci sarà stato qualche problema con gli avvocati di Berlusconi? Col #metoo? O ci saranno in mezzo anche gli affari internazionali di Berlusconi. Chissà. Peccato, perché sinceramente ci saremmo tutti divertiti. Ma anche il film di Abel Ferrara con Gerard Depardieu che faceva Strauss Khan venne rifiutato.

 

Consoliamoci con il vecchio Jean-Luc Godard che porta in concorso ‘Le livre d'image’. Ovviamente non metterà piede a Cannes. E con una bella sfilza di titoli. ‘Under the Silver Lake’ di David Robert Mitchell, ‘Todos Los sabe’ di Asghar Faradi con Penelope  Cruz e Javier Bardem, il film di apertura, ‘Les’ di Valeria Bruno Tedeschi con Valeria Golino, più francese che italiano però.

sorrentino moretti garrone sorrentino moretti garrone

 

E, ancora, ‘Peterloo’ film da 20 milioni di euro di Mike Leigh, ‘Cash us Purest White’ di Jang Zhang, ‘Blackkklansman’ di Spike Lee con Adam Driver come infiltrato in una simpatica sezione del Ku Klux Klan. E, ancora  i nuovi film di Jafar Panahi, Thre Faces, di Hirokazu Koreda, Shoplifters, di Srephane Brize, En guerre, di Pawel Pawikowski, Zinna Wojna, di Kyril Serebrennikov, Leto, di Nasone Labaki.

 

E' andata così. Otto registi mai visti a Cannes e fuori gli abbonati come Audiard, Assayas, Leigh, Sorrentino stesso. Sarà un segno di rinnovamento? 

 

alice rohrwacher alice rohrwacher

Intanto film attesi, come quelli di Xavier Dolan e Luca Guadagnino sono già assicurati per Venezia. Amazon ha preferito Venezia a Cannes per ‘Suspiria’ di Luca Guadagnino, forte della presenza di un presidente di giuria di genere come Benicio Del Toro e delluscita a novembre, in pole position per la corsa all'Oscar.

 

GODARD GODARD

Nella guerra tra Netflix e Cannes ha vinto Cannes e quindi vedremo a Venezia anche il finalmente finito ‘The Other Side of the Wind’ di Orson Welles  che attendiamo dal secolo scorso. Ma i grandi film americani da lanciare per l'Oscar sono in generale ormai tutti proiettati su Venezia.

 

Cannes sembra più un vecchio covo di cinephiles attempati obbligati a sorbirsi un bel po' di film francesi non sempre eccelsi e di film di autori che da anni sono sempre gli stessi. anche se quest'anno qualcosa di nuovo hanno dovuto farlo.

 

luca guadagnino roberto d agostino gabriele muccino (2) luca guadagnino roberto d agostino gabriele muccino (2)

Se Marco Muller aveva rivitalizzato Venezia con cinesi e tarantinati, Barbera ha portato il glamour dei film americani da Oscar riposizionando Venezia ben al di sopra di Cannes. Dove fino a un anno fa comandava alla grande il demonio Harvey Weinstein. Thierry Fremaux quest'anno ha perso pure il serbatoio di HW. E l’ombra del #metoo si fa pesante anche sulla costa. Quindi no Woody Allen e no Berlusconi.

luca guadagnino andrea delogu marco giusti luca guadagnino andrea delogu marco giusti

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…