macbeth di michael fassbender

LA CANNES DEI GIUSTI - ULTIMI FILM: UN "MACBETH" COATTO IN SALSA AUSSIE-SCOTTISH CON MICHAEL FASSBENDER A TORSO NUDO – "IL PICCOLO PRINCIPE", MEGAPRODUZIONE FRANCESE - IL FOLLE "YAKUZA APOCALYPSE" DI TAKASHI MIIKE

macbeth di justin kurzel (2)macbeth di justin kurzel (2)

Marco Giusti per Dagospia

 

Cannes. "Ho la testa piena di scorpioni" dice il Macbeth di Michael Fassbender nell'ultimo film del concorso a Cannes, appunto il "Macbeth" violento e pieno di musica dell'australiano videoclipparo Justin Kurzel. Sapesse gli scorpioni che abbiamo noi nella capoccia dopo due settimane di cinema. Comunque, ok, e' finita.

 

Cosi', mentre "Youth" incassa ieri la buona cifra di 350 mila euro e si avvia a un buon risultato (2 milioni?) per il week end, inizia il tragico gioco del totopalma. "The Guardian" propone "Carol", "The Assassin", "The Son of Saul" e "Tale of the Tales", e come attori rilancia Tim Roth e Cate Blanchett. Escludendo del tutto Sorrentino.

michael fassbender marion cotillard macbethmichael fassbender marion cotillard macbeth

 

Ma il film di Garrone e' sostenuto da tutta la stampa inglese. Quella scozzese sostiene invece il "Macbeth" di Justin Kurzel, anche se il regista e' australiano, Michael Fassbender meta' irlandese e meta' tedesco e Marion Cotillard una Lady Macbeth francese e cattiva come pochissime. Ovvio che da piu' parti si premera' per un premio ai due attori.

 

macbeth fassbender cotillard 01macbeth fassbender cotillard 01

E Fassbender e' un notevole Macbeth, magari un po' troppo palestrato e troppo X-Man, ma tutto il film ci pare muscolare e supereccitato, pieno di ralenti e di scozzesi digrignanti. Non era il sogno di Bossi quello di un cinema alla "Bravehart"? Putroppo da noi ci ha dato solo il noioso "Barbarossa" di Renzo Martinelli, quello dove venne inserito un Bossi in post-produzione (bei tempi). Oggi ci rimane solo Salvini con la maglia del Milan.  

"il piccolo principe" diretto da mark osborne iler sottotitolato in italiano del film danimazione 2

 

takashi miiketakashi miike

Comunque non credo che questo "Macbeth" coatto in salsa aussie-scottish possa competere per premi maggiori, a parte per i due protagonisti. Ma certo vedere Macbeth a torso nudo piacera' alle ragazze, ma un po' meno ai critici.

 

"il piccolo principe" diretto da mark osborne 650x330.pagespeed.ic.cp7wdfuety

L'evento di ieri era invece "Il piccolo principe" diretto da Mark Osborne, il regista di "Kung Fu Panda" e di "Sponge Bob", megaproduzione a capitale francese del greco Dimitri Rassam, si parla di 80 milioni di euro, e che noi vedremo a Natale. Piuttosto riuscito, se inserito nella nuova linea di animazione post-Pixar, ma puo' essere intollerabile per i talebani del testo venerato da tutto il mondo di Antoine de Saint-Exupery.

 

Visto che si avvicinava la data fatidica che liberava i diritti del libro, e si parla di un titolo che ha venduto qualcosa come 145 milioni di copie dal 1943 a oggi, Dimitri Rassam ha visto bene di organizzare una produzione mostruosa, e' lo sforzo produttivo piu' grande che si sia mai fatto in Francia, per battere qualsiasi altro tentativo di concorrenza e assicurarsi i diritti del merchandising.

 

Mark Osborne e i suoi sceneggiatori, Bob Persichetti e Irena Brignull, non hanno messo in piedi una nuova versione del romanzo, gia' c'e ne sono state e neanche troppo fortunate come quella di Stanley Donen del 1974, quanto un film che inserisce il romanzo come referente letterario che alla fine entra all'interno della storia coi suoi personaggi e la sua poetica.

"il piccolo principe" diretto da mark osborne piccolo principe1

 

Operazione complessa, salutata da "Liberation" come la peggiore versione del "Piccolo principe" mai fatta al cinema, ma difesa sia da "Variety" che da "The Guardian". La verita' sta un po' nel mezzo. Cioe', alla fine e' un buon film, a suo modo anche sofisticato (per Hollywood) e ben costruito. Certo, tradisce molto l'opera originale e diventa un'altra di quelle operazione internazionali che devono essere capite ovunque, anche in Cina, a discapito del fascino originale.

yakuza apocalypse  full sizeyakuza apocalypse full sizemacbeth di michael fassbender  00049807macbeth di michael fassbender 00049807

 

La ragazzina americana Madeleine vive con una mamma precisina che le ha gia' programmato tutta la vita ‎pensando che debba studiare e basta. Il padre non c'e', e si limita a mandarle palle di vetro di citta' ogni compleanno. Quando cambieranno casa, andando a vivere accanto a un vecchio palazzo, Madeleine fara' conoscenza di un vecchio aviatore che le fara' conoscere la storia del Piccolo Principe, progettando di tornare a trovarlo nel suo lontano asteroide.

"il piccolo principe" diretto da mark osborne thumb400x275

 

Da li' parte il conflitto tra la societa' moderna che annienta qualsiasi diversita' e desiderio e il mondo della aviatore e del Piccolo Principe. All'interno della cornice, che ha personaggi animati in digitale benissimo, ma molto standard, ci sono perso lunghi brani del romanzo animati a passo uno, con personaggi di plastilina, di grande eleganza visiva. Ovvio che avremmo voluto tutto il film cosi', ma non sono piu' quei tempi.

 

"yakuza apocalypse" del prolifico takashi miike 00

Osborne fa pero' un gran lavoro di modernizzazione della storia. Personalmente non la trovo offensiva. Molto divertente anche l'ultimo film della "Quinzaine des Realisateurs", il folle "Yakuza Apocalypse" del prolifico Takashi Miike, dove sono di scena una serie di yakuza vampiri che menano e succhiano sangue. "C'era un tempo che essere uomini era essere yakuza" e' la frase che apre il film.

 

macbeth 2macbeth 2

Poi vediamo lo yakuza-vampiro Kamiura, padrino della citta', che affetta i cattivi, risparmia i cittadini, e mordicchia una ragazza. Solo che Kamiura verra' ucciso da una banda di traditori, c'e' anche una specie di Django con la bara portatile sulle spalle che nasconde una mitraglia, gli taglieranno pure la capoccia.

 

"yakuza apocalypse" del prolifico takashi miikeimages

Anche se avra' il tempo di mordere un suo fido giovane adepto, che diventera' il nuovo padrino-vampiro. Il problema e' che non sa come regolarsi con la storia del mordere la gente sul collo e con la legge di Kamiura che imponeva di risparmiare sempre i cittadini. A un certo punto compare pure un Kappa dall'alito fetente, cioe' un mostriciattolo letterario e piu' comico che spaventoso. Magari stavolta Miike ha un po' esagerato.

 

 

Ultimi Dagoreport

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…

antonio pelayo bombin juan carlos

DAGOREPORT: COME FAR FUORI IL SACERDOTE 81ENNE ANTONIO PELAYO BOMBÌN, CELEBERRIMO VATICANISTA CHE PER 30 ANNI È STATO CORRISPONDENTE DELLA TELEVISIONE SPAGNOLA "ANTENA 3", CUGINO DI PRIMO GRADO DELL’EX RE JUAN CARLOS? UN PRETE CHE A ROMA È BEN CONOSCIUTO ANCHE PERCHÉ È IL CONSIGLIERE ECCLESIASTICO DELL'AMBASCIATA SPAGNOLA IN ITALIA, VOCE MOLTO ASCOLTATA IN VATICANO, CAPACE DI PROMUOVERE O BLOCCARE LA CARRIERA DI OGNI ECCLESIASTICO E DI OGNI CORRISPONDENTE SPAGNOLO – PER INFANGARLO È BASTATA UNA DENUNCIA AI CARABINIERI DI ROMA DI UN FINORA NON IDENTIFICATO CRONISTA O PRODUCER DI REPORT VATICANENSI CHE LO ACCUSA DI VIOLENZA SESSUALE, IMPUTAZIONE DIVENTATA NELLA DISGRAZIATA ERA DEL METOO L’ARMA PIÙ EFFICACE PER FAR FUORI LA GENTE CHE CI STA SUL CAZZO O PER RICATTARLA – IL POVERO PELAYO È FINITO IN UN TRAPPOLONE CHE PUZZA DI FALSITÀ PIÙ DELLE BORSE CHE REGALA DANIELA SANTANCHÉ E DELLE TETTE DI ALBA PARIETTI – IL SOLITO E BIECO SCHERZO DA PRETE, PROBABILMENTE USCITO DALLE SACRE MURA DELLA CITTÀ DI DIO…

giorgia meloni gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - LE RESURREZIONI DI “LAZZARO” SANGIULIANO NON SI CONTANO PIÙ: “BOCCIATO” DA MINISTRO, RIACCIUFFATO IN RAI E SPEDITO A PARIGI, ORA SBUCA COME CAPOLISTA ALLE REGIONALI CAMPANE - ESSÌ: DIVERSAMENTE DAGLI IRRICONOSCENTI SINISTRATI, A DESTRA LA FEDELTÀ NON HA SCADENZA E GLI AMICI NON SI DIMENTICANO MAI - DURANTE I TRE ANNI A PALAZZO CHIGI, IL “GOVERNO DEL MERITO COME ASCENSORE SOCIALE” (COPY MELONI) HA PIAZZATO UNA MAREA DI EX DEPUTATI, DIRIGENTI LOCALI, TROMBATI E RICICLATI NEI CDA DELLE AZIENDE CONTROLLATE DALLO STATO - COME POTEVA LA STATISTA DELLA GARBATELLA DIMENTICARE SANGIULIANO, IMMARCESCIBILE DIRETTORE DEL TG2 AL SERVIZIO DELLA FIAMMA? IL FUTURO “GENNY DELON” ‘’ERA SALITO TALMENTE TANTO NELLE GRAZIE DELLA FUTURA PREMIER DA ESSERE CHIAMATO A SCRIVERE PARTE DEL PROGRAMMA DEI MELONIANI, INVITATO A CONVENTION DI PARTITO E, ALLA FINE, RICOMPENSATO ADDIRITTURA CON UN POSTO DI GOVERNO’’ - E’ COSÌ A DESTRA: NESSUNA PIETÀ PER CHI TRADISCE, MASSIMO PRONTO SOCCORSO PER CHI FINISCE NEL CONO D’OMBRA DEL POTERE PERDUTO, DOVE I TELEFONINI TACCIONO E GLI INVITI SCOMPAIONO… - VIDEO