lucetta scaraffia andrea monda

CHE DIAVOLO SUCCEDE IN VATICANO? – LE DIMISSIONI DI LUCETTA SCARAFFIA NON SONO PASSATE INOSSERVATE: E INFATTI IL DIRETTORE DELL’OSSERVATORE ROMANO ANDREA MONDA NON ACCOMPAGNERÀ IL PAPA NEL VIAGGIO IN MAROCCO (NON ERA MAI SUCCESSO) – MA DAVVERO LA QUESTIONE SI RISOLVE SOLTANTO CON LA QUESTIONE “FEMMINILE” (O FEMMINISTA) TRA LE MURA VATICANE? C'ENTRA QUALCOSA VIGANÒ?

LUCETTA SCARAFFIA

Da www.justout.org – il blog di Maria Antonietta Calabrò

 

Andrea Monda, il nuovo direttore dell’Osservatore Romano non accompagnerà il Papa nel viaggio che sabato e domenica farà in Marocco. La decisione clamorosa (mai, da quando ci sono i viaggi papali, il direttore dell’Osservatore Romano era rimasto fuori dal seguito) è stata presa dalla Segreteria di Stato. Per questioni di spending review e perché da quando è partita la tormentata riforma dei media vaticani sono addirittura arrivati a quattro i comunicatori vaticani al seguito.

 

andrea monda

C’è chi legge questa esclusione come “punizione” per Monda per le tensioni sul caso delle dimissioni della storica Lucetta Scaraffia da coordinatrice del supplemento mensile  dell’Osservatore Romano, “Donna, Chiesa, Mondo”. O meglio ancora la dipartita dell’intellettuale, sarebbe stata “l’occasione” per ridimensionare un settore che  è stato sottratto alla Terza Loggia, sede appunto della Segreteria di Stato. Sempre che l'esclusione di Monda sarà confermata. Il caso Scaraffia insomma come innesco del malcontento della Curia, che da sempre aveva un filo diretto con i media.

 

papa francesco alla giornata mondiale della gioventu' di panama 7

Le Mura vaticane raccontano anche che mentre era in corso la prima riunione di redazione del supplemento successiva alla nomina del nuovo direttore, Monda, quest’ultimo si fosse affacciato per presentarsi e salutare le collaboratrici del suo supplemento, che invece non l’avrebbero presa tanto bene. Venne detto qualcosa di simile a “Non sei gradito”. Non gradito per due ordini di motivi: perché direttore (che avrebbe potuto coartare uno spazio di libertà)  e perché uomo.

 

monica mondo

“Non sei gradito”, riporta  anche La Stampa di Torino del 27 marzo 2019 e la stessa coordinatrice del mensile, professoressa Lucetta Scaraffia nell’intervista al Corriere della Sera pubblicata sempre oggi  afferma: “All’inizio c’è stato un tentativo di commissariarci, di mettere Monda anche come direttore di “Donne Chiesa Mondo” perché partecipasse alle riunioni. Abbiamo detto che se fosse venuto ci saremmo dimesse”.

 

Il dilemma per capire il caso è : donne o non donne? Qual è stato il problema dietro il nuovo tormentone della comunicazione vaticana? C’è una questione “femminile”, o se si vuole, femminista (in ritardo di circa mezzo secolo rispetto alle rivendicazioni delle donne “nel mondo” ) dietro le clamorose dimissioni della Scaraffia ?

 

La diretta interessata in un editoriale del 21 marzo consegnato al caporedattore e che uscirà nell’edizione dei primi di aprile ( senza il cambiamento di uno iota, dicono in Vaticano) sostiene di sì . Dopo le sacrosante battaglie del “Metoo” della Chiesa (suore mobbizzate e violate), iniziate su altri media  ( come afferma la stessa Scaraffia in una sua lettera al Papa) riprese dal mensile.

ANDREA MONDA

 

Il direttore Monda, un “semplice” insegnate di religione (e non un professore universitario come  il predecessore Giovanni Maria Vian che fece iniziare a collaborare la Scaraffia a partire dal 2012) sostiene invece di no.

 

 Anche perché   il supplemento non verrà chiuso, ma andrà avanti e almeno due redattrici rimarranno con la nuova gestione. Monda tra l’altro ha annunciato per il prossimo 1 aprile una tavola rotonda a partire dalla pubblicazione di un saggio pubblicato da 17 teologhe e studiose di chiara fama, La voce delle donne (Paoline Edizioni).

 

lucetta scaraffia in redazione

Ma c’è una seconda domanda: il caso è nato perché c’è stato un pungbull donna contro donna?

 

C’ entra con le dimissioni certamente un (peraltro singolo)  articolo scritto da Monica Mondo sull’Osservatore Romano, una giornalista  di Tv 2000 della CEI dove ha una seguitissima rubrica (“Soul”), dove continua a lavorare Monda e dalla cui direzione proviene il  nuovo prefetto della Comunicazione Paolo Ruffini.

 

monica mondo 1

Lo sostiene la stessa Scaraffia in una intervista ad Huffpost: ”È uscito ad esempio un articolo firmato da Monica Mondo, una recensione molto critica su un filmato che mostrava abusi su religiose, che portava avanti posizioni opposte alle nostre”. E soprattutto le portava avanti direttamente sul quotidiano della Santa Sede.

 

Tutto ciò accade peraltro all’inizio di una settimana che vede la questione femminile,  al centro, con quella della famiglia, del convegno che si terrà a Verona nel fine settimana, benedetto dalla Lega e da Matteo Salvini, accompagnato da un’altra straannunciata contro manifestazione, di segno diametralmente opposto. 

GIOVANNI MARIA VIAN

 

Le tormentate vicende della comunicazione vaticana hanno visto nell’arco di un anno,  nell’ordine: le dimissioni e la sostituzione del prefetto del Dicastero, monsignor Dario  Viganò, la nomina di Paolo Ruffini, la nomina del nuovo Direttore editoriale Andrea Tornielli, le dimissioni del Portavoce della Sala Stampa Greg Burke e della sua vice Paloma Olivejro, la nomina di Alessandro Gisotti ad interim, la sostituzione di Vian con Monda).

 

lucetta scaraffia col marito ernesto galli della loggia

Il tutto accompagnato da una  lettera al Papa di Scaraffia in cui sostiene di interpretare correttamente il suo magistero. Le sue affermazioni sulla marginalizzazione delle donne nella Chiesa del resto non sono un’inedito: già nel 2016 Scaraffia pubblicò un libro dal titolo significativo “Dall'ultimo banco. La Chiesa, le donne, il sinodo” ,libro apprezzato da Papa Francesco. Ma rimase lo stesso all'Osservatore.

 

E allora? Forse, se si guarda troppo vicino si rischia di vedere sfuocato.

 

Quest'ultima storia  comincia lo scorso settembre  (2018), quando i cambiamenti  al vertice della struttura di comunicazione erano appena iniziati (e non riguardavano l’Osservatore)

carlo maria vigano

 

Comincia poco dopo lo scoppio del caso dall’ex Nunzio Carlo Maria Viganò , ex ambasciatore papale negli Stati Uniti e la sua richiesta di impeachment contro Papa Francesco. Quasi una Vatileaks 3.

 

Il primo segnale “esterno” di malcontento della Scaraffia, in un’intervista importante rilasciata a Stefano Lorenzetto sulle colonne del “Corriere della Sera”, è dell’8 settembre 2018. Un’intervista  di fine estate, nella casa di campagna umbra. In cui tra l’altro affermava: “Mi chiedo perché monsignor Viganò si sia rivolto alla stampa soltanto dopo cinque anni» ().

 

In quel momento, erano in tanti a pensare che l’”assalto” del nunzio Viganò sarebbe andato a buon fine. Soprattutto sui media anglosassoni, ma non solo.  Così non è stato. Francesco se ne è andato per la sua strada, sembra molto paziente ( nel senso latino di patio, subire ) e , ben oltre le diatribe, sembra addirittura aver lasciato al “braccio secolare” delle inchieste e dei processi della magistratura civile, un pò in tutto il mondo , il compito di ripulire “la sporcizia della Chiesa”.

LUCETTA SCARAFFIA

 

Scaraffia, che aveva dal 2013 iniziato una sua campagna per nominare una donna cardinale ha sostenuto che Francesco “potrebbe farlo prima di morire, o prima di rinunciare al suo papato” (ottobre 2018 in un' intervista a Elisabeth Barber del  NewYorker).  Per il momento Francesco non è morto e non si è dimesso. Ma  il caso delle dimissioni della Scaraffia ha messo di nuovo Francesco sulla graticola mediatica,

Ultimi Dagoreport

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...