renzo arbore lucio battisti - speciale per voi

CHE TV SAREBBE SENZA ARBORE? - NEL 1969, SUL SECONDO CANALE - QUELLA CHE OGGI È DIVENTATA RAI DUE - ANDAVA IN ONDA “SPECIALE PER VOI”, IL PRIMO PROGRAMMA TV DI RENZO ARBORE, CHE PORTÒ NELLA TV PUBBLICA IL POPOLO DEI GIOVANI DA PROTAGONISTA, SEPPUR AVENDO COME CANOVACCIO LA MUSICA - LA FORMULA ERA INNOVATIVA: METTEVA I CANTANTI DAVANTI A UN PUBBLICO DI RAGAZZI CHE POTEVANO FARE DOMANDE E INTERAGIRE CON LORO - IL VIDEO DELLE DOMANDE A LUCIO BATTISTI  

 

Massimiliano Lenzi per “il Tempo”

 

RENZO ARBORE - SPECIALE PER VOI

Renzo Arbore ha rivoluzionato il talk show. Accadeva mezzo secolo fa, nel 1969, sul Secondo Canale - quella che oggi è diventata Rai Due - in una Italia che usciva dalle sicurezze del boom degli anni Sessanta per entrare nelle irrequietezze del periodo della contestazione. A chi oggi, soprattutto i più giovani, è abituato a conoscere Arbore per il suo talento musicale o per l’ironia sapida, alta e bassa insieme, di programmi come “Quelli della notte” o “Indietro tutta”, consigliamo di andarsi a rivedere “Speciale per poi”, un programma che portò sul Secondo Canale della tv pubblica il popolo dei giovani da protagonista, seppur avendo come canovaccio la musica; un “a bocca aperta” prima di Gianfranco Funari.

 

RENZO ARBORE - SPECIALE PER VOI

“Speciale per voi” è stato, nel 1969, il primo programma televisivo di Renzo Arbore. La formula era innovativa e  molto contemporanea per l’epoca: metteva infatti dei cantanti famosi in scena davanti ad un pubblico variegato di giovani che poi parlavano  direttamente con questi cantanti, dicendo la propria, apprezzandoli a volte ma anche contestandoli.

 

Domande sagaci, impreviste, ironiche, critiche, senza peli sulla lingua. Il clima del Sessantotto insomma che si incanalava nel linguaggio televisivo, di un media, la tv, per la sua stessa modalità abituata ad essere espressione, più o meno vicina, del Potere, nel senso culturale e non solo politico ovviamente.

 

PIPPO FRANCO E RENZO ARBORE - SPECIALE PER VOI

Tra i cantanti “processati” dai giovani di Renzo Arbore ci furono Lucio Battisti, Gino Paoli, Nino Ferrer, Sergio Endrigo, Patty Pravo e Caterina Caselli. Un uno contro tutti ante litteram, con la star (più o meno famosa) nel mezzo ed il popolo giovanile intorno. Quanti talk politici negli anni seguenti si ispireranno a questa formula innovativa dello “Speciale per voi” di Renzo Arbore, mettendo il Potere e la star politica di turno di fronte alla gente. Tra i diverbi più famosi che ancora oggi restano nelle teche della storia televisiva italiana ne ricordiamo alcuni. La litigata tra Don Backy e il pubblico, Claudio Villa che discusse in maniera accesa con i giovani in studio, la fuga nel pianto di Caterina Caselli, che si era sentita offesa dalle critiche che alcuni ragazzi le avevano mosso.

 

RENZO ARBORE - SPECIALE PER VOI

E poi Gino Paoli, Sergio Endrigo, tutti artisti di fama all’epoca. Memorabili le puntate con Lucio Battisti. Ecco gli stralci di alcuni botta e risposta tra Battisti e il pubblico, giusto per dare il livello della libertà e della spregiudicatezza di quella televisione di 50 anni fa. Un giovane a Battisti: “Ti attribuiscono dei valori di un cantante impegnato. A me sembra semplicemente che tu parli dell’amore con altre parole”. Battisti: “Una constatazione, mi fa piacere”. E poi il duello. “Ti consideri un cantante impegnato o meno?”. “Ma che impegnato, io sono disimpegnato. Tutto. Tranquillo proprio”.

 

Poi è la volta di una ragazza che chiede a Battisti: “Pensi anche tu come Sansone che la tua forza stia nei capelli?”. Battisti: “Difficile questa risposta. Perché effettivamente questo travestimento dei capelli mi dà.... credo che tutti noi abbiamo un po’...”.

 

RENZO ARBORE - SPECIALE PER VOI

E poi un altro giovane. “Bisogna avere delle doti vocali oppure tu ritieni non siano necessarie?”. E Battisti: “Credo che sia necessario in una maniera o nell’altra comunicare qualcosa”. “Anche se tu non hai delle doti?” “Doti, ma queste doti non sono stabilite prima”. “Ma allora le cose si possono dire anche attraverso la poesia. Senza tirar fuori la voce”. Battisti: “Ma tu hai parlato di cantanti. Il cantante usa il mezzo vocale”. “Va beh, ma se non c’è l’ha non è un cantante”. 

 

“Sarà uno che ti comunica una emozione e questa basta secondo me”. E qui il giovane affonda. “Insomma i cantanti non hanno bisogno di una dote vocale?”. “No - risponde Battisti - credo che in generale no”. A questo punto  Arbore chiede a tutto il pubblico: “Siete d’accordo su questo? Sentiamo il parere di....”.

 

RENZO ARBORE - SPECIALE PER VOI

Molti anni dopo, lo stesso Arbore dirà di quella stagione di “Speciale per voi”: “Nel 1969, dopo i fasti in radio di Bandiera Gialla e Alto Gradimento, proposi alla Rai un format innovativo al quale sono legatissimo (...). Ospiti erano i cantanti big dell’epoca, spesso messi alla berlina dal pubblico in studio. Accadde di tutto. La Caselli, criticata da un ragazzo in studio, scappò via piangendo. Claudio Villa si sentì dire: lei non sa cantare, e litigò col pubblico. (..) Oggi nessun cantante rischierebbe tanto”.Figuriamoci un politico.

 

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