CHIACCHIERE DA PERVESTITI - DA TAYLOR SWIFT A KIM KARDASHIAN: IL DIBATTITO SULL’ABITO BLU (O BIANCO O VATTELAPESCA) DIVIDE IL MONDO - TWITTER RILANCIA IL RITO DI UNA SCEMENZA PER TUTTI

1. L’ABITO BLU (O BIANCO) DIVIDE IL MONDO

caitlin mcneillcaitlin mcneill

Luca Mastrantonio per il “Corriere della Sera”

 

Negli ultimi giorni il mondo sembra essersi fermato per discutere sui colori di un vestito a righe che una cantante folk scozzese, Caitlin McNeill, il 25 febbraio scorso ha fotografato e pubblicato sul suo Tumblr: «Ragazzi aiutatemi - ha scritto la biondissima chitarrista di 21 anni, che aveva suonato a un matrimonio sull’isola scozzese di Colonsay - questo abito è bianco e oro, o blu e nero? Io e i miei amici non siamo d’accordo e stiamo impazzendo!».  Riceve subito centinaia di like e condivisioni.

abito blu neroabito blu nero

 

Nulla, rispetto a quello che succederà di lì poco. Il gioco viene rilanciato da BuzzFeed (sito di informazioni virali), che registra decine di milioni di clic in poche ore. In breve l’hashtag #TheDress scala Twitter e invade Facebook, grazie alla partecipazione di star come la cantautrice Taylor Swift, che non capisce il perché di tanto clamore, ma si adegua e vota: «È ovviamente blu e nero». Kim Kardashian racconta su Twitter che lei lo vede bianco e oro, mentre per il marito Kanye West è nero e blu: «Chi dei due è daltonico?». Domande che si fanno milioni di persone nel mondo, per poi dire la loro. 
 

abito oro biancoabito oro bianco

I lettori di BuzzFeed sanciscono la vittoria di quanti vedono il vestito bianco e oro, ma il marchio inglese che l’ha prodotto, Roman Originals, pubblica una foto dove il vestito originale (prezzo 50 sterline) appare blu e nero, come confermano la cantante scozzese e i tanti esperti interpellati dai giornali che riconducono l’incertezza cromatica agli effetti della luminosità raccolta dalla retina ed elaborata dal cervello.

 

Si tratta di un rompicapo ottico che ha permesso ad un piccolo gossip nuziale di sfruttare le potenzialità virali del web. Il gossip, che nell’Inghilterra del Seicento diventa un’arte sociale, nasce come diffusione di una intrusione parentale, quella del «god sib» (da cui viene il termine), cioè il «padrino del figlioccio». 
 

abito blu nero 1abito blu nero 1

Esattamente quello che è successo al matrimonio scozzese dove il vestito della madre della sposa è diventato oggetto di discussione dei musicisti e poi di milioni di persone via web. Il gossip, cioè l’arte di cinguettare (ben prima di Twitter), è una pratica sociale che offre a tutti la possibilità, frivola, di dire un’opinione. Non conta se giusta o sbagliata: nel gossip, uno vale davvero uno. 
 

Così TheDress ha arpionato i primi posti degli articoli più letti dei principali giornali mondiali. Ieri, due articoli su #TheDress erano ancora in cima alla top ten del New York Times , davanti a notizie molto più importanti. Tra le tante letture del fenomeno, invece, spicca quella del Washington Post che, citando anche le opere di Banksy a Gaza, elegge il vestito a metafora di come sia difficile trovare punti di vista condivisi nelle grandi questioni internazionali. Infatti, pur venendo postato con adesione da account arabi, alcuni sostenitori pro-Palestina hanno messo a confronto #TheDress e le foto di abiti palestinesi insanguinati. 
 

A livello commerciale, invece, il vestito camaleontico mette d’accordo tutti i grandi marchi che hanno cavalcato il «meme», cioè un tormentone che si auto-alimenta. TheDress si è trasformato in uno spot multi-commerciale mondiale, dalla Bmw alla Nissan. Alcuni hanno sfruttato la sintonia di colori del brand, come l’oro Peroni e il blu Barilla; altri, come la Durex («Non importa il colore, basta indossarlo») o la Nutella («Qualunque sia #TheDress dentro è sempre Nutella»), hanno smontato il dilemma. Che in fondo è falso. 

kim kardashian allo staples centerkim kardashian allo staples center

Perché non siamo nella favola «I vestiti nuovi dell’imperatore», dove tutti fingono di vedere l’abito del regnante, che è inesistente, e solo un bambino dice la verità: «Il re è nudo!». Qui siamo un po’ tutti bambini e tutti un po’ imperatori. Sudditi del potere più grande: quello di dividere. 

 

2. LA PERCEZIONE DEI COLORI? DIPENDE DALLA LUCE
Edoardo Boncinelli per
il “Corriere della Sera”

 

kim kardashian copiakim kardashian copia

Una delle cose più sorprendenti che ci capitano ogni giorno, anche se non ce ne accorgiamo, è che vediamo una data scena, una stanza per esempio, più o meno con gli stessi colori sia che sia illuminata in pieno giorno sia che sia in penombra o in una luce crepuscolare appena percepibile. Questo fenomeno ci aiuta molto, ovviamente, per non farci credere che ci troviamo in presenza di realtà multiple, anche se i colori ci giungono «fisicamente» molto diversi nei differenti casi. Una macchina fotografica o un più sensibile misuratore di lunghezze d’onda segnalano che i colori sono un po’ diversi nei tre casi e in tutti gli altri intermedi possibili. Studiando la percezione visiva dei colori il fenomeno è sottolineato e «spiegato», anche se in fondo non c’è niente da spiegare.

JUSTIN BIEBER JUSTIN BIEBER

 

L’occhio vede i colori più o meno come sono, ma il nostro cervello li «aggiusta» in modo da farci percepire quasi la stessa scena sotto tutte le intensità di luce. La cosa si può seguire in maniera diretta, proiettando su uno schermo l’immagine con un’intensità di luce che cambia, sempre più scura o più chiara. Insomma, il cervello aggiusta l’informazione che gli viene dagli occhi in modo a noi conveniente.

 

 La rete è stata inondata dalle immagini di un vestito da donna che alcuni vedono a strisce nere e blu, altri marroni e azzurre e altri gialle e bianche! Il vestito è uscito dalla fabbrica, ci dicono, come dotato di strisce nere e blu, ma ognuno lo vede diversamente. Mistero? No, compensazione cerebrale diversa in diverse persone: chi pensa che si trovi in piena luce «toglie» le sfumature chiare e lo vede nero e blu; chi crede di vederlo in luce bassissima toglie le sfumature blu e lo vede bianco e giallo. Così come succede per la luna di giorno o di notte, come nota anche il signor Palomar di Italo Calvino. 

JUSTIN BIEBER AD ATLANTA JUSTIN BIEBER AD ATLANTA

 

Ultimi Dagoreport

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…

antonio pelayo bombin juan carlos

DAGOREPORT: COME FAR FUORI IL SACERDOTE 81ENNE ANTONIO PELAYO BOMBÌN, CELEBERRIMO VATICANISTA CHE PER 30 ANNI È STATO CORRISPONDENTE DELLA TELEVISIONE SPAGNOLA "ANTENA 3", CUGINO DI PRIMO GRADO DELL’EX RE JUAN CARLOS? UN PRETE CHE A ROMA È BEN CONOSCIUTO ANCHE PERCHÉ È IL CONSIGLIERE ECCLESIASTICO DELL'AMBASCIATA SPAGNOLA IN ITALIA, VOCE MOLTO ASCOLTATA IN VATICANO, CAPACE DI PROMUOVERE O BLOCCARE LA CARRIERA DI OGNI ECCLESIASTICO E DI OGNI CORRISPONDENTE SPAGNOLO – PER INFANGARLO È BASTATA UNA DENUNCIA AI CARABINIERI DI ROMA DI UN FINORA NON IDENTIFICATO CRONISTA O PRODUCER DI REPORT VATICANENSI CHE LO ACCUSA DI VIOLENZA SESSUALE, IMPUTAZIONE DIVENTATA NELLA DISGRAZIATA ERA DEL METOO L’ARMA PIÙ EFFICACE PER FAR FUORI LA GENTE CHE CI STA SUL CAZZO O PER RICATTARLA – IL POVERO PELAYO È FINITO IN UN TRAPPOLONE CHE PUZZA DI FALSITÀ PIÙ DELLE BORSE CHE REGALA DANIELA SANTANCHÉ E DELLE TETTE DI ALBA PARIETTI – IL SOLITO E BIECO SCHERZO DA PRETE, PROBABILMENTE USCITO DALLE SACRE MURA DELLA CITTÀ DI DIO…

giorgia meloni gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - LE RESURREZIONI DI “LAZZARO” SANGIULIANO NON SI CONTANO PIÙ: “BOCCIATO” DA MINISTRO, RIACCIUFFATO IN RAI E SPEDITO A PARIGI, ORA SBUCA COME CAPOLISTA ALLE REGIONALI CAMPANE - ESSÌ: DIVERSAMENTE DAGLI IRRICONOSCENTI SINISTRATI, A DESTRA LA FEDELTÀ NON HA SCADENZA E GLI AMICI NON SI DIMENTICANO MAI - DURANTE I TRE ANNI A PALAZZO CHIGI, IL “GOVERNO DEL MERITO COME ASCENSORE SOCIALE” (COPY MELONI) HA PIAZZATO UNA MAREA DI EX DEPUTATI, DIRIGENTI LOCALI, TROMBATI E RICICLATI NEI CDA DELLE AZIENDE CONTROLLATE DALLO STATO - COME POTEVA LA STATISTA DELLA GARBATELLA DIMENTICARE SANGIULIANO, IMMARCESCIBILE DIRETTORE DEL TG2 AL SERVIZIO DELLA FIAMMA? IL FUTURO “GENNY DELON” ‘’ERA SALITO TALMENTE TANTO NELLE GRAZIE DELLA FUTURA PREMIER DA ESSERE CHIAMATO A SCRIVERE PARTE DEL PROGRAMMA DEI MELONIANI, INVITATO A CONVENTION DI PARTITO E, ALLA FINE, RICOMPENSATO ADDIRITTURA CON UN POSTO DI GOVERNO’’ - E’ COSÌ A DESTRA: NESSUNA PIETÀ PER CHI TRADISCE, MASSIMO PRONTO SOCCORSO PER CHI FINISCE NEL CONO D’OMBRA DEL POTERE PERDUTO, DOVE I TELEFONINI TACCIONO E GLI INVITI SCOMPAIONO… - VIDEO

giorgia meloni sigfrido ranucci elly schlein bomba

DAGOREPORT – DOBBIAMO RICONOSCERLO: GIORGIA MELONI HA GESTITO IN MANIERA ABILISSIMA IL CASO DELL'ATTENTATO A RANUCCI, METTENDO ANCORA UNA VOLTA IN RISALTO L'INETTITUDINE POLITICA DI ELLY SCHLEIN - GETTARE INDIRETTAMENTE LA RESPONSABILITA' DELL'ATTO TERRORISTICO ALLA DESTRA DI GOVERNO, COME HA FATTO LA SEGRETARIA DEL PD, È STATA UNA CAZZATA DA KAMIKAZE, ESSENDO ORMAI LAMPANTE CHE LE BOMBE SONO RICONDUCIBILI AL SOTTOMONDO ROMANO DEL NARCOTRAFFICO ALBANESE, OGGETTO DI UN'INCHIESTA DI "REPORT" - E QUELLA VOLPONA DELLA PREMIER HA RIBALTATO AL VOLO LA FRITTATA A SUO VANTAGGIO: HA CHIAMATO RANUCCI PER MANIFESTARGLI SOLIDARIETÀ E, ANCORA PIÙ IMPORTANTE, HA INVIATO TRE AUTOREVOLI ESPONENTI DI FRATELLI D’ITALIA (TRA CUI BIGNAMI E DONZELLI) ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DAL M5S PER RANUCCI E LA LIBERTÀ DI STAMPA - DOPO L’ATTENTATO, NESSUNO PARLA PIÙ DI UN POSSIBILE PASSAGGIO DI "REPORT" A LA7: SIGFRIDO, ORA, È INTOCCABILE… - VIDEO

giorgia meloni antonio tajani maurizio casasco marina pier silvio berlusconi salvini

DAGOREPORT - TAJANI, UNA NE PENSA, CENTO NE SBAGLIA. IL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA CI HA MESSO 24 ORE AD ACCORGERSI CHE GIORGIA MELONI HA STRACCIATO UNO DEI SUOI CAVALLI DI BATTAGLIA IN EUROPA: IL SUPERAMENTO DEL DIRITTO DI VETO. IL MINISTRO DEGLI ESTERI È RIUSCITO A PARTORIRE SOLO UNA DICHIARAZIONE AL SEMOLINO (“HA DETTO LA SUA OPINIONE, IO PENSO INVECE CHE SI DEBBA FARE QUALCHE PASSO IN AVANTI”), MENTRE È STATO ZITTO DI FRONTE ALLE INVETTIVE ANTI-RIARMO E CONTRO L’UE DEI PARLAMENTARI LEGHISTI. IL POVERINO È ANCORA STORDITO DALLA PROMESSA, SCRITTA SULLA SABBIA, CON CUI L'HA INTORTATO LA DUCETTA: SE FAI IL BRAVO, NEL 2029 TI ISSIAMO AL QUIRINALE AL POSTO DI MATTARELLA (E CI CREDE DAVVERO) – IN TUTTO QUESTO BAILAMME, TAJANI PROVA A METTERE LE MANI SULLA CONSOB CON UNA MOSSA DA ELEFANTE IN CRISTALLERIA: NOMINARE IL DEPUTATO AZZURRO MAURIZIO CASASCO. MA SI È DIMENTICATO DI COORDINARSI CON LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON L’HA PRESA BENE…