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IL CINEMA DEI GIUSTI - "LA PRIMA VOLTA DI MIA FIGLIA" DI RICCARDO ROSSI È UNA DIVERTENTE COMMEDIA ROMANA CON BRAVI ATTORI CHE RACCONTANO COME HANNO PERSO LA VERGINITÀ. FORSE ERA PIÙ ADATTA ALLA TV CHE AL CINEMA

Marco Giusti per Dagospia

 

La prima volta di mia figlia di Riccardo Rossi.

 

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“Buongiorno!” Appena Riccardo Rossi, buon attore e caratterista del nostro cinema e della nostra tv, I ragazzi della Terza C, Le finte bionde, Notte prima degli esami, tante fiction e tanti spot Ferrarelle, apre la bocca per salutarci, ci mettiamo a ridere. Affettuosamente. Perché Riccardo Rossi è noto soprattutto per la sua voce particolarissima che da una parte lo ha molto aiutato a caratterizzarsi in tv, ma da un’altra lo ha punito nella ricerca di ruoli da protagonista. Anche se è un bravo attore di commedia, con lunga esperienza vanziniana e brizziana.

 

Per vederlo protagonista dobbiamo però riandare allo stracultissimo Dio c’è (il film pure) di Alfredo Arciero, mentre per trovarlo dietro alla macchina da presa dobbiamo spingerci a un film ancor più stracult come 3 supermen a Santo Domingo di Italo Martinenghi, dove figura come assistente alla regia.

 

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Il problema è che Riccardo Rossi, grazie alla sua voce morettiana (nel senso di Nanni, ma è più esagerata) lo riconosci sempre, anche tra mille attori. Per questo è quasi impossibile trovarlo in un film drammatico. In questo curioso, strampalato, ma anche divertente e gradevole La prima volta di mia figlia, fa il suo esordio a sorpresa da regista, ma è anche protagonista e sceneggiatore assieme a Chiara Barzini e a Luca Infascelli.

 

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La prima volta, insomma, non è quella della figlia che sogna di perdere la verginità, ma di Riccardo Rossi regista. Nel film, prodotto dalla Ascent di Matteo Rovere e Andrea Paris, gli stessi di Smetto quando voglio, assieme a Rai Cinema, con contributi ministeriali, notevole fotografia di Maurizio Calvesi e montaggio di Walter Fasano, cioè un cast tecnico di serie A, Riccardo Rossi è un piccolo medico della mutua, tranquillo borghese romano, tal Alberto, da anni separato dalla moglie, che vive con la figlioletta quindicenne Bianca, Benedetta Gargani, già ultravista nelle fiction tv.

 

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Scopre con orrore sul diario della ragazza una marea di “Fuck, fuck, fuck” e il desiderio, per nulla nascosto, di togliersi la verginità. Per Alberto, che la vede ancora come la sua bambina, è il dramma. Decide di affrontare la discussione con la ragazza la sera stessa, invitandola a una cena in un ristorante con la scusa di festeggiare il suo compleanno, che era il giorno prima. E di invitare una sua cara amica, Marina, Fabrizia Sacchi, che troverà i modi giusti per affrontare il problema.

 

Ma quella sera scoprirà che al ristorante Marina si è portata anche il marito sovrappeso e non così discreto Giovanni, ovviamente Stefano Fresi, ancora una volta proprietario di un agriturismo, mentre lì capiterà casualmente una sua collega del centro anziani, Irene, cioè Anna Foglietta, tipica romana che non si zittisce mai che lui vede come un elemento pericolosissimo. Aggiungiamo che il proprietario del ristorante è un vecchio compagno di scuola di Alberto. Tutto il film gira attorno a questa cena, come in un film francese, con i grandi che racconteranno con tanto di flashback d’epoca, le loro diverse prime volte.

 

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L’idea non è male e i flashback sono risolti in maniera piuttosto originale, diciamo un po’ alla Brizzi di Notte prima degli esami, e permetteranno ai singoli personaggi di evolvere nelle loro posizioni. In pratica sono loro i protagonisti del film e non la ragazza. Si va quindi dalla prima notte di Marina, allora capo scout, che farà l’amore negli anni ’80 proprio con Giovanni, suo futuro marito, a quella di Irene, che cede a un rapper romano tipo Piotta nel 1999, a quella di Alberto, che a sorpresa racconta di aver fatto l’amore con una ragazza che allora stava proprio con il proprietario del ristorante.

 

Niente di eccezionale, magari, ma il film, forse più adatto alla tv che alla sala, ha un suo garbo da commedia romana, gli attori sono tutti bravissimi, soprattutto le ragazze Anna Foglietta e Fabrizia Sacchi, ma ci piacciono anche Fresi e Rossi.

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I giovani attori dei flashback sono ben scelti, soprattutto la Irene giovane che cade tra le braccia del rappettaro supercafone. Ritroviamo pure Lallo Circosta giardiniere al centro anziani. Esce con 190 copie. Budget dichiarato su IMDB di un milione e mezzo.

LA PRIMA VOLTA DI MIA FIGLIA  LA PRIMA VOLTA DI MIA FIGLIA

 

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