COPIA E VENDI – ‘’LIBERO’’ ACCUSA SAVIANO DI AVER “CLONATO” LA COPERTINA DEL LIBRO (3 STRISCE DI COCA SU SFONDO NERO, CAPIRAI CHE FANTASIA)

Dopo la sparata di Saviano contro Angelucci, “Libero” fa notare (riprendendo il Sole24Ore) come la grafica del suo libro sia simile a quella di un romanzo uscito lo scorso anno - L’unica differenza è che nel libro di Saviano le piste sono 3 (non 4) – E vabbè qualcuno avrà usufruito della quarta… - -

Condividi questo articolo


Fran. Bor. per "Libero"

Roberto SavianoRoberto Saviano

Roberto Saviano, non sapendo come far scorrere i giorni interminabili fra un romanzo e l'altro, ha pensato bene di occuparsi di Libero sulla sua pagina Facebook. Questo l'imperdibile post pubblicato ieri: «Antonio Angelucci, editore di Libero e parlamentare Pdl, è accusato dalla Guardia di Finanza di aver dichiarato il falso per ottenere contributi all'editoria non dovuti. Sequestrati 20 milioni di euro. La macchina del fango nasce dal fango».

belpietrobelpietro

Evitiamo di tornare su una faccenda che il direttore Maurizio Belpietro ha già chiarito nei giorni scorsi, spiegando fra l'altro che il nostro giornale con il sequestro dei venti milioni non c'entra nulla. Merita invece un piccolo appunto la questione del fango, dietro la quale lo scrittore campano ama nascondersi per giocare alla vittima dei quotidiani cattivi di centrodestra. Prima di sparare melma sugli altri, Saviano potrebbe dare uno sguardo al suo giardinetto, dato che continua ad accumulare una pessima figura via l'altra. L'ultima risale a un paio di giorni fa e riguarda il suo recente libro ZeroZeroZero, edito da Feltrinelli.

ROBERTO SAVIANO - LA COPERTINA DI ZERO ZERO ZERO COPIATA DA QUELLA DEL LIBRO IN FONDO AL POZZOROBERTO SAVIANO - LA COPERTINA DI ZERO ZERO ZERO COPIATA DA QUELLA DEL LIBRO IN FONDO AL POZZO

Il Sole 24Ore che, nella sua concezione, non dovrebbe essere parte della macchina del fango - ha fatto notare la singolare somiglianza fra la copertina dell'opera savianesca e quella di un romanzo uscito lo scorso anno. Trattasi di In fondo al pozzo di Domenico Spadavecchia, uscito per l'editore Di Marsico libri.

L'immagine è sostanzialmente identica: sfondo nero su cui si appoggiano alcune bianche piste di coca. L'unica differenza è che nel libro di Spadavecchia le righe sono quattro, in quello di Saviano solo tre: qualcuno deve aver usufruito della quarta. Un caso? Una infausta coincidenza? Può essere. Magari i grafici che si sono occupati delle due copertine hanno avuto la medesima idea. Può succedere. E può darsi pure che Roberto nemmeno conoscesse il libro del meno famoso collega.

Marta HerlingMarta Herling

Ma la circostanza resta curiosa. Tanto più che, qualora si trattasse di un evento casuale, sarebbe proprio sfortunato. Saviano infatti, in materia di somiglianze, da sempre gode di una sorte avversa. Dapprima - come questo giornale segnalò - il giornalista Simone Di Meo notò che Gomorra conteneva interi brani ripresi dai suoi articoli, usciti sul quotidiano Cronache di Napoli e riportati senza citazione (fu poi inserita nelle edizioni successive del libro). Poi toccò al settimanale albanese Investigim far notare che Roberto aveva ripreso documenti di un'inchiesta senza far menzione della fonte.

Infine, fu la nipote di Benedetto Croce - Marta Herling - ad accusarlo di aver scritto balle sul conto di suo zio, copiando (male) un articolo di Oggi del 1950. In quest'ultimo caso, Saviano reagì chiedendo 4,7 milioni di euro di danni a chi aveva diffuso la notizia (tra questi, il Corriere del Mezzogiorno e il vicedirettore del Tg1 Gennaro Sangiuliano).

In tutte le altre occasioni, l'autore di Gomorra si è limitato a non rispondere, ignorando le critiche. Adesso arriva lo strano caso della copertina. Chissà se stavolta Roberto si degnerà di commentare. Immaginiamo di no. Dopotutto, non ha tempo. È troppo occupato a spargere fango sugli altri.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…

DAGOREPORT – GIUSEPPE CONTE VUOLE LA DIREZIONE DEL TG3 PER IL “SUO” GIUSEPPE CARBONI. IL DG RAI ROSSI NICCHIA, E PEPPINIELLO MINACCIA VENDETTA IN VIGILANZA: VI FAREMO VEDERE I SORCI VERDI – NEL PARTITO MONTA LA PROTESTA CONTRO LA SATRAPIA DEL FU AVVOCATO DEL POPOLO, CHE HA INFARCITO LE LISTE PER LE EUROPEE DI AMICHETTI - LA PRECISAZIONE DEL M5S: "RETROSCENA TOTALMENTE PRIVO DI FONDAMENTO. IN UN MOMENTO IN CUI IL SERVIZIO PUBBLICO SALE AGLI ONORI DELLE CRONACHE PER EPISODI DI CENSURA INACCETTABILI, IL MOVIMENTO 5 STELLE È IMPEGNATO NELLA PROMOZIONE DEGLI STATI GENERALI DELLA RAI..."