videogiochi red dead redemption 2

DAGO GAMES BY FEDERICO ERCOLE - ECCO I MIGLIORI VIDEOGIOCHI DA REGALARE A NATALE - PER LA MOGLIE O FIDANZATA UNA BUONA IDEA E’ “DETROIT BECOME HUMAN”, PER I MARITI “GOD OF WAR” - PER IL PADRE SENZA DUBBIO “RED DEAD REDEMPTION 2” E PER I VOSTRI FIGLI C’E’ SOLO L’IMBARAZZO DELLA SCELTA - LA LISTA

Federico Ercole per Dagospia

 

FIFA 19

Regalare videogiochi è utile per molti motivi a chi più o meno lieto li riceverà, possono servire per isolarvi meglio dai parenti vicini e lontani che accoreranno per la festività oppure per condividere con loro un torneo ad un “picchiaduro” invece della solita tombola, alla quale non vincete mai e che vi risucchia tutte le monetine. I videogiochi aiutano a superare la depressione natalizia o a infondere nuova magia al Natale.

 

Il videogame può essere inoltre un regalo strategico nel caso doniate ai vostri  figli, invece del richiestissimo Fifa o del denaro per Fortnite, proprio quel gioco che volete giocare da tempo: loro vi odieranno ma voi godrete, tuttavia in questo caso approfittatene e cercate di comunicargli e condividere la vostra passione per una sana e formativa attività ludica, oltre le passeggere mode delle medie. Ci sono videogiochi di tutti i generi e di ogni prezzo, ma è fondamentale sapere scegliere. Ecco dunque qualche consiglio da Dagogames per non deludere nessuno durante il fatale evento dell’apertura dei regali all’ombra e alla luce artificiale di alberi sintetici.

Detroit become Human

 

Per la fidanzata o moglie: sono, per fortuna, sempre di più le donne che videogiocano e spesso hanno gusti più raffinati degli uomini. Detroit become Human, dramma pacifista e sci-fi che tratta temi come il razzismo e la violenza domestica è una storia interattiva da esperire commossi insieme all’amata; voi la percepirete come un film di rara potenza, mentre lei la vivrà da dentro. Regalo utile anche per una fidanzata che dispregia il medium, è inevitabile che si appassioni all’opera di David Cage e rivaluti i videogiochi provando Detroit con voi. 

GOD OF WAR

 

Per il fidanzato o marito: senza dubbio God of War, soprattutto se avete figli o siete intenzionati ad averli o adottarli (questo consiglio e quello di sopra hanno la loro utilità non solo per coppie eterosessuali, ci tengo a precisare) perché la norrena storia del tremendo Kratos alle prese con la prole contiene preziosi consigli su un’eventuale paternità. In ogni caso anche se preferite non avere bambini God of War è un gioco eccezionale.

 

red dead redemption 2

Per il padre: e regalategli Red Dead Redemption 2 al vostro “vecchio” babbo, che molto probabilmente è cresciuto consumando pellicole western e leggendo Tex Willer sotto il banco! L’epopea di Arthur Morgan e la sua banda gli farà trascorrere un Natale intenso, altrove, una ricerca del tempo perduto che lo ricondurrà alla propria giovanile passione, lo riconcilierà con i suoi ricordi. Non gli piace il western? Regalategli lo stesso l’opera di Rockstar Games, al limite scoprirà un nuovo amore, oppure ci giocherete voi.

 

POKEMON LET S GO

Per la madre: regalo videoludico difficilissimo, anche perché Detroit become Human lo avete già donato e i doppioni sono poco eleganti. Si tratta quindi di un consiglio costoso, ma che non si fa per la mamma? Recuperate, anche usata che ve la tirano dietro, un console 3DS Nintendo o meglio 2DS, quindi un gioco dei Pokemon delle ultime generazioni. All’inizio potrà sembrare contrariata ma vedrete che quando comincerà a catturare le tenere o maestose creature inventate da Satoshi Taijiri se ne innamorerà e diventerà un’allenatrice modello. Va presa anche in considerazione la nuova trilogia di Tomb Raider, perché c’è una Lara Croft in ogni madre.

 

Per l’amico o l’amica nerd disillusi: i videogiochi gli piacciono ancora, ma “non sono più quelli di una volta”, sono amici nostalgici, indispettiti e esigenti. Per fortuna tuttavia esistono le riedizioni delle console storiche, che non hanno comprato perché preferiscono giocare con gli emulatori, oppure posseggono ancora l’originale che sta cadendo a pezzi. Ecco dunque i mini-nes e mini-supernes di Nintendo (costano meno di un videogame nuovo) oppure la mini-playstation.

HELLBLADE SENUA S SACRIFICE

 

Per l’amico o l’amico nerd entusiasti: avranno quasi di sicuro giocato tutto quello che è uscito recentemente, anzi se intendono più di voi. Ci vuole dunque un regalo esclusivo e raffinato, in grado di sorprenderli. Sono quasi di sicuro collezionisti o non amano le copie digitali, quindi regalategli la versione su disco di Hellblade Senua’s Chronicles, anche se l’hanno già acquistata all’epoca nella sua volatile forma numerica. Oppure le notevoli “remastered” di Yakuza 1 e 2, Walkyria Chronicles o il remake di Shadow of the Colossus.

 

Legend of Zelda Breath

Per il figlio o la figlia con cultura videoludica: sanno già distinguere un buon gioco da uno scadente e transitorio, tuttavia magari possiedono solo una vecchia Playstation 3 o addirittura un vetusta Wii perchè con le nuove macchine ci giocate voi. Regalategli senza esitare una Switch, con Legend of Zelda Breath of the Wild o Super Mario Odissey, che vanno bene a qualsiasi età e sono capolavori universali che ricorderanno sempre. Se la spesa può risultare eccessiva, studiate e informatevi da chi se ne intende, i negozi di videogiochi sono pieni di offerte e potrete trovare a pochissimo sia delle console usate che vecchie perle dell’intrattenimento elettronico. Almeno qualche titolo? La trilogia di Uncharted per PS3 e Super Mario Galaxy 1 e 2 per Wii. Se hanno già lo spaziale Starlink, magari una o due nuove astronavi-giocattolo.

 

Dragon Quest XI

Per il figlio o la figlia che a scuola tutti giocano a Fortnite e “allora pure io!”: a voi genitori che siete cresciuti con Doom, Metal Gear Solid o Final Fantasy, il gioco di Epic Games proprio non va giù. E , anche se vi piacesse, trovate antipatico e poco elegante donare dei soldi da investire per oggetti, vestiti e movenze aggiuntive da acquistare online sul mercato virtuale di Fortnite.

 

Ci vuole qualcosa che esalti i bambini o i ragazzi, esperienze potenti e magnifiche, grandi storie e luoghi numerici dove stimolare la loro innata abilità, cominciare a riconoscere la qualità artistica di un videogame oppure imparare qualcosa. Fondamentale è tuttavia giocare con loro. Regalo ideale è quella meraviglia di ruolo che è Dragon Quest XI, anche perché quasi di sicuro avranno visto Dragon Ball e riconosceranno il tratto di Akira Toriyama.

 

ASSASSIN S CREED ODYSSEY

Condividete oppure i capolavori del passato, le origini della vostra passione. Se sono più grandi c’è la possibilità di Assassin’s Creed Odissey o Origins. Se il genitore non sa nulla di videogiochi, chiedere consiglio al parente o all’amico esperto perché ce ne è ne sempre almeno uno. Non andate all’azzardo, scegliendo un titolo a caso. Quasi sempre sbagliereste, più o meno gravemente, come quelle zie che regalano Grand Theft Auto V (capolavoro ma solo per adulti) ai nipoti di sei anni.

 

Per il suocero o la suocera: niente! Anche perché di solito, se a voi piacciono i videogame, loro li odiano per reazione, quei “giochini”, e vi considerano un immaturo, un’egoista e uno sciocco se nel tempo libero vi vedono davanti a una console, invece che a sistemare una mensola che si sta schiodando, rimbiancare i muri che “è ora”, oppure accompagnarli al super-mercato. 

SOULCALIBUR VI

 

Per fratelli o sorelle: un bel “picchiaduro” per ritrovarvi, fraterni o in conflitto, a darvi mazzate innocenti e liberatorie. Soulcalibur, Super Smash Bros Ultimate o Dragonball Fighterz. Se siete lontani invece Monster Hunter World, per andare a caccia di mostri insieme, con spade virtuali invece che di legno, come quando eravate bambini.

 

Per fare davvero un regalo utile: i reparti pediatrici di tanti ospedali italiani avrebbero davvero bisogno di giochi e console per le loro aree ricreative. Ne avete di vecchie, ancora valide e funzionanti con tanti grandi giochi a prendere la polvere? Oppure possedete dei doppioni? Donate. E nessuno vi impedisce, se potete permettervelo, di comprare qualcosa di nuovo. Tanti ne gioiranno, laddove la gioia è cosa rara.

 

 

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