DIANE VON FURSTENBERG CELEBRATION - “A 67 ANNI NON POSSO ARRABBIARMI SE GLI UOMINI NON SI VOLTANO PIÙ” - NO ALLA CHIRURGIA ESTETICA: “LA MIA FACCIA È LA MIA MEMORIA. PERCHÉ CANCELLARLA?”

Massimo Gaggi per “il Corriere della Sera

 

diane von furstenberg allo studio cinquantaquattrodiane von furstenberg allo studio cinquantaquattro

«Ho realizzato i miei sogni, ho vissuto le mie fantasie, ho avuto quello che volevo: la vita di un uomo nel corpo di una donna». Diane von Furstenberg srotola il racconto della sua vita piena di incontri e avventure, sentimentali e non, nel suo vasto e coloratissimo studio: una bolla di cristallo in cima all’edificio del Meatpacking District di New York che ospita il quartier generale di DVF, la sua casa di moda, e che è anche la sua abitazione per tre giorni a settimana.

 

Il resto del tempo lo passa viaggiando o nella fattoria di Cloudwalk, in Connecticut, col marito, il tycoon delle tecnologie digitali Barry Diller (proprietario, tra l’altro, di Expedia, Ticketmaster e Ask.com, con un passato di presidente di Paramount e Fox), che ha aspettato 28 anni prima di poterla sposare, nel 2001. 
 

Diane von Furstenberg al MET Diane von Furstenberg al MET

Una storia che spazia dalle feste sfrenate al Club 54 di New York negli Anni 70 dove amava presentarsi da sola, coi stivali da cow boy, al breve, appassionato e turbolento matrimonio col principe Egon, figlio di Tassilo, patriarca della dinastia austroungarica dei von Furstenberg, e di Clara Agnelli, sorella dell’Avvocato, allo straordinario successo come stilista col suo «wrap dress». Un abito disegnato 40 anni fa che ha cambiato il modo delle donne di vestire e che sfida il tempo e l’evoluzione delle mode, visto che sono ancora in tante a indossarlo, da Michelle Obama ad Amy Adams nelle scene di «American Hustle». 
 

DIANE VON FURSTENBERG DIANE VON FURSTENBERG

Io e gli italiani
Mi rivolgo a lei in inglese, ma lei passa subito all’italiano che parla alla perfezione: «Non l’ho mai studiato, ma ho avuto diversi uomini italiani, da Jas Gawronski ad Alain Elkann, e poi ho lavorato tanto con Angelo Ferretti, mio amico e mentore, la persona alla quale devo di più per quello che sono diventata professionalmente».

 

E, ancora, le tante vacanze in Italia, la frequentazione dell’ex marito Egon che viveva a Roma e col quale ha sempre mantenuto un rapporto d’amicizia, assistendolo anche in punto di morte, dieci anni fa. E il rapporto affettuoso che mantiene con John, Lapo e Ginevra, i figli di Alain Elkann e Margherita Agnelli. Anche il suo primo vero amante, Lucio, un ragazzo che somigliava molto a Marcello Mastroianni, conosciuto durante una vacanza a Riccione quando aveva 16 anni, era italiano. 
 

Lo racconta lei stessa in uno dei due libri che pubblica in questi giorni: «The Woman I Wanted to Be», edito da Simon &Schuster, e «Journey of a Dress», il volume di fotografie edito dalla Rizzoli che ripercorre i quaranta anni della storia dell’abito semplice e geniale che ha fatto la sua fortuna: «Un abito in jersey stampato, semplice da indossare, sexy ma non troppo vistoso: un uomo poteva presentare senza imbarazzi alla madre la sua ragazza con indosso uno di questi miei vestiti. Che non erano nemmeno troppo costosi, cosa che mi ha consentito di venderne subito milioni.

Egon von FurstenbergEgon von Furstenberg

 

Per me il wrap è stato la fonte della libertà e dell’indipendenza: è quello che mi ha consentito di pagare tutto, dai viaggi alle case, alla scuola dei figli, senza dover dipendere da nessuno. Solo di recente, ripercorrendone la storia, mi sono resa conto che quel vestito ha avuto addirittura un impatto sociologico sulle donne americane». 
Per ricordare Lily
 

ef25 egon furstenberg madre clara agnellief25 egon furstenberg madre clara agnelli

Una storia professionale e un libro autobiografico: molti evitano di cimentarsi in imprese simili temendo che appaiano come bilanci di fine carriera. Diane no. Si è lanciata, col solito entusiasmo, anche nell’impresa editoriale: «Il libro sulla mia storia è nato soprattutto dal desiderio di raccontare mia madre, Lily Nahmias, e l’importanza che ha avuto per me: una donna fortissima, sopravvissuta alla detenzione ad Auschwitz e in una circostanza, le sembrerà incredibile, venne salvata dalla camera a gas da un intervento di Josef Mengele», il medico nazista soprannominato l’angelo della morte per i suoi feroci esperimenti sugli ebrei deportati. 
 

 michelle e barack obama michelle e barack obama

Finita la sua detenzione, Lily, che pesava meno di trenta chili, non sembrava in grado di sopravvivere. Invece ce la fece e l’anno dopo, nonostante il giudizio contrario dei medici, volle avere un figlio.

 

Diane dice che per tutta la vita questa storia — l’avventura umana di sua madre, il fatto di essere nata da una sfida — le hanno dato forza e determinazione: «Sei la mia torcia della libertà, mi diceva, e tra le tante lezioni che mi ha impartito ce ne sono due che ho sempre davanti: la prima è che la paura non può mai essere un’opzione, non ti può condizionare. L’altra è che non bisogna mai attardarsi a contemplare il lato cupo delle cose. Per quanto brutta possa essere una situazione, bisogna sempre cercare uno spiraglio di luce e costruire qualcosa attorno». 
 

amy adams amy adams

Il volto è la mia memoria
Una vitalità e un ottimismo che hanno consentito alla von Furstenberg di tornare in America e nel mondo della moda da protagonista dopo gli anni dell’esilio a Parigi e dopo aver visto evaporare il suo successo imprenditoriale. Diane ha ricostruito il suo brand e la sua azienda. Ora cerca di darle una struttura che possa sopravvivere anche quando lei non si occuperà più attivamente di moda in modo da lasciare una sua legacy .

 

Jas Gawronski e Antonio Tajani Jas Gawronski e Antonio Tajani

E non ha paura di raccontare la sua vita voltandosi indietro: «Cosa vuole, ho 67 anni: resto giovane dentro ma, certo, non posso arrabbiarmi se gli uomini non si voltano più. Invecchiando, però, scopri altre cose che ti rendono felice. Scopri di avere una storia. Se è densa e ti piace puoi vivere i tuoi giorni appagata, serena. Racconti un’esperienza che magari può ispirare altri».

 

Alain 
Elkann 
The 
Woman 
I 
Wanted 
to 
Be
Alain Elkann The Woman I Wanted to Be

La determinazione e la trasparenza di Diane, che nel libro ripercorre la sua vita senza veli e reticenze, la ritrovi anche nella scelta di questa donna adorata per decenni anche per la sua bellezza, di non ricorrere alla chirurgia estetica: «Non mi piace vedere la mia immagine che invecchia nelle foto, ma ho più paura di non riconoscermi allo specchio: non voglio perdere la complicità con me stessa che viene proprio da quell’immagine nella quale vedo la mia vita. Le rughe riflettono il cammino che ho fatto. La mia faccia è la mia memoria. Perché cancellarla?». 

Ultimi Dagoreport

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT