IL DIVANO DEI GIUSTI - MAGARI STASERA VOLETE RIVEDERVI “SARANNO FAMOSI” (“FAME”) SU LA5 ALLE 21,10. IL GRANDE MODELLO ANNI ’80 PER TUTTI I TALENT CHE VERRANNO DOPO E ANCHE UNO DEI PRIMI FILM CHE COPRE QUALSIASI ETNICITÀ E QUALSIASI TIPO DI SESSUALITÀ - SU CINE 34 ALLE 21 TORNA LO STRAVISTO "NOI UOMINI DURI" - FU UN FLOP CLAMOROSO IL KOLOSSAL FANTASCIENTIFICO “VALERIAN E LA CITTÀ DEI MILLE PIANETI”, IL FILM PIÙ COSTOSO CHE LA FRANCIA AVESSE MAI FATTO (200 MILIONI DI DOLLARI)… - VIDEO

-

Condividi questo articolo


Marco Giusti per Dagospia

 

saranno famosi saranno famosi

E in chiaro stasera che vediamo? Magari stasera volete rivedervi “Saranno famosi” (“Fame”) di Alan Parker con Irena Cara, Lee Curreri, Eddie Baerth, Laura Dean, Paul McCran e Gene Anthony Ray su La5 alle 21, 10, il grande modello anni ’80 per tutti i talent che verranno dopo. Un gruppo di ragazzi sconosciuti che hanno occasione di esprimersi e arrivare al successo. Il tutto trae ispirazione dalla scuola di musica e arte “Fiorello LaGuardia” di Manhattan.

saranno famosi 2 saranno famosi 2

 

In un primo tempo il film si doveva intitolare “Hot Lunch”, che era però lo stesso titolo di un hard americano dello stesso periodo. Costò solo 2 milioni di dollari e ne incassò 42. E’ anche uno dei primi film che copre qualsiasi etnicità e qualsiasi tipo di sessualità. Essendo il primo film diretto dall’inglese Alan Parker in America, ebbe bisogno di una garanzia del Director’s Guild. Gliela dettero Coppola e Kubrick.

 

ASIA ARGENTO ISOLE ASIA ARGENTO ISOLE

Su Tv2000 alle 20, 55 sarei tentate a vedere “Isole” di Stefano Chiantini con Asia Argento in versione muta, che ha perso la figlioletta e si occupa di api nelle isole Tremite e vive nella canonica di un prete infartato, Giorgio Colangeli. Lì si imbatte nel muratore che viene dall’Est Ivan Franek. Mai visto. Ha circolato pochissimo. Stravisto, invece, “Noi uomini duri” di Maurizio Ponzi con Pozzetto e Montesano, Isabel Russinova, Alessandra Mussolini, Novello Novelli e perfino Jimmy Ghione, Cine 34 alle 21, una sorta di commedia sulle scuole di sopravvivenza all’italiana.

noi uomini duri noi uomini duri

 Occhio anche a Igor Zalewsky o Igor Marini, figlio dell’attrice svizzero-polacca Halina Zalewska o Ella Karin e fratellastro di Ely Galleani, più noto poi come il faccendiere svizzero dell’affare Telekom Serbia, un affare che coinvolse da una parte Rutelli, Dini, Prodi, che vennero poi scagionati, da un’altra Italo Bocchino che ricevette soldi per il quotidiano napoletano Roma. Zalewsky venne poi condannato nel 2011 a dieci anni di prigione, ridotti poi a sette.

 

olga kurylenko momentum olga kurylenko momentum

Su Iris alle 21 passa l’avventuroso “Alaska” diretto dal figlio di Charlton Heston, Fraser C. Heston con Thjora Birch, Vincent Kartheiser e Charlton Heston. “Momentum” di Stephen C. Campanelli con Olga Kurylenko, Morgan Freeman, James Purefoy, Canale 20 alle 21, 05,  è un action ambientato in Sudafrica dove un colpo finito male scatena una guerra tra bande di gangster di ogni tipo. Fu un grosso flop internazionale quello del kolossal fantascientifico prodotto e diretto da Luc Besson “Valerian e la città dei mille pianeti” con Dana DeHaan, Cara Delevingne, Clive Owen, Rihanna, Ethan Hawke, Rutgher Hauer, Kris Wu, che trovate su Rai Movie alle 21, 10.

VALERIAN E LA CITTA DEI MILLE PIANETI VALERIAN E LA CITTA DEI MILLE PIANETI

200 milioni di dollari di budget. Il film più costoso che la Francia avesse mai fatto. Anche se poi i soldi venivano dalla Cina, dagli Emirati, dal Canada e da tanti altri paesi. Crollò in America e funzionò in Cina. Per Besson doveva essere il film della sua vita, tratto da una graphic novel, “Valérian e Laureline”, scritta da Pierre Christin e illustrata da Jean-Claude Mézières, che non solo aveva molto amato in gioventù, ma che lo aveva molto ispirato per i suoi film di fantascienza, come il geniale e riuscitissimo Il quinto elemento, che, con 100 milioni di dollari, era il più costosto film fatto in Francia fino a quel momento.

 

VALERIAN E LA CITTA DEI MILLE PIANETI VALERIAN E LA CITTA DEI MILLE PIANETI

Anche se, diciamo, Besson non è più lo stesso regista che era ai tempi del Quinto elemento, questo “Valérian”, è puro Besson al suo meglio e al suo peggio di come è ora. Non può avere la freschezza dei suoi primi film, anche se la cerca nei due giovani protagonisti, bravi e bellissimi, ma non forti come immagine di coppia, ricicla molte cose viste, come il misterioso pianeta di elfi longilinei che Valérian sogna e che gli entra proprio dentro dando il via alla storia. Il film funziona però quando arrivano Ethan Hawke come buffo pappone e una strepitosa Rihanna come Bubble, la trasformista, sorta di aliena-Fregoli in grado di prendere le forme di chiunque e di citare i versi di Paul Verlaine.

VALERIAN E LA CITTA DEI MILLE PIANETI VALERIAN E LA CITTA DEI MILLE PIANETI

Proprio il personaggio di Bubble-Rihanna e tutto quel che ne segue ci mostra come Besson sia in grado di far funzionare perfettamente un film quando non deve legarsi troppo alla storia. E Valérian, quasi un pilot, costosissimo, di una serie di film che probabilmente Besson pensa di fare, ha il difetto di molti pilot. Deve cioè introdurci ai personaggi, alle loro storie, al loro mondo. Così il film tarda a scaldarci, mentre un fumettone come Lucy con Scarlett Johnasson, bel ritorno al successo di Besson di qualche anno fa, funzionava immediatamente. E funzionava anche Scarlett, meno fredda e snob di Cara Delevingne.

VALERIAN E LA CITTA DEI MILLE PIANETI VALERIAN E LA CITTA DEI MILLE PIANETI

 

 L’altro problema evidente è proprio il fumetto, che Besson non solo ha molto amato, ma che non vuole evidentemente tradire. Ma che funziona meglio come ispirazione, vedi Il quinto elemento, che come plot. Non riusciamo, cioè, a seguir bene la storia, che ci sembra un po’ vecchiotta e noiosa. Besson recupera però nel costruire una massa incredibile di alieni, sono 200, più o meno mostruosi nel pianeta Alpha. Vedendo il film ben si capisce perché agli americani, soprattutto ai critici snobboni americani che lo hanno massacrato, non sia piaciuto, ma sia invece piaciuto parecchio al pubblico cinese e asiatico in generale.

monolith monolith

 

Su Cielo alle 21, 15 avete il fantasy/horror italiano “Monolith” diretto da Ivan Silvestrini con la sciapitina  Katrina Bowden alle prese con un suv megafigo ultimo modello che una volta chiuso, con il tasto sbagliato, non si riapre più. Il problema è che la protagonista che stava attraversando il deserto per andare a Los Angeles a controllare il marito traditore ha chiuso dentro l’auto il figlioletto sul seggiolino e non sa come salvarlo.

monolith monolith

Ma una 500, no? E un Panda? Tutto era meglio del macchinone supertecnologicizzato che può facilmente tramutare la tua vacanza in un horror. Quando poi i comandi della macchina infernale sono tutti sul cellulare e con questo ci fai giocare il pupo… beh… Un filo prevedibile, ma non è affatto male questo piccolo thriller italiano prodotto da Sky assieme alla Sergio Bonelli Editore. Il modello, diciamo, è il film internazionale a basso costo, 600 mila euro. Può essere un’idea. Monolith va visto anche come esperimento, visto che fu il primofilm dalla nuova società di distribuzione Vision, legata a Sky e a altri produttori.

 

the november man the november man

Uscì in sala funzionando esattamente come era stato previsto. Su Canale Nove alle 21, 25 trovate il thriller “The November Man” di Roger Donaldson con Pierce Brosnan, Luke Bracey, Olga Kurylenko, Will Patton. Mentre su canale TV8 alle 21, 30 vedo una commedia italo-inglese “Made in Italy – Una casa per ritrovarsi” diretta da James D’Arcy con Liam Neeson, Micheal Richardson, Lindsay Duncan, Valeria Bilello, dove Liam Neeson fa il padre vedovo con figlio che torna in Toscana a vendere la casa della sua vita. E cambierà idea.

 

obiettivo brass 5 obiettivo brass 5

Su Warner tv alle 21, 30 vedo che torna in prima serata l’interessante macaroni war thriller ambientato nel primissimo dopoguerra “Obiettivo Brass” dell’inglse John Hough con John Cassavetes, Sophia Loren, George Kennedy, Max Von Sydow e Robert Vaughn. In seconda serata posso consigliarvi “L’agenzia dei bugiardi” di Volfango De Biasi, Cine 34 alle 22, 55, remake di un successo francese, Alibi.com, cucinato da commedia salentina, uscito malamente durante il Covid.

la fame e la sete la fame e la sete

Su Iris alle 23, 20 avete un bel film di pompieri, “Fuoco assassino” di Ron Howard con Kurt Russell, Robert De Niro, Scott Glenn, mentre su La7 alle 23, 30 passa uno dei capolavori di David Cronenberg, “La promessa dell’assassino” su copione perfetto di Steven Knight con Viggo Mortensen, Naomi Watts, Armin Muller-Stahl cattivissimo, Vincent Cassel stupidissimo. Nella notte torna su Cine 34 all’1, 05 “La fame e la sete” diretto e interpretato da Antonio Albanese nei panni di Alex Drastico, Salvatore, l’emigrato al Nord, e Pacifico, con Lorenza Indovina, Aisha Cerami, Rosa Pianeta. Scritto dallo stesso Albanese assieme a Vincenzo Cerami.

 

IL SUCCESSO IL SUCCESSO

Su Rete 4 alle 2, 15 avete “Il successo” diretto nel 1963 da Dino Risi ma firmato dal suo aiuto, Mauro Morassi, con Vittorio gassman, Anouk Aimée, Jean-Louis Trintignant, girato a ruota del successo del Sorpasso. Risi non lo amava affatto. Più interessante il raro “Buongiorno, elefante!”, prodotto da Rizzoli e De Sica, diretto da Gianni Franciolini, scritto da Cesare Zavattini assieme a Suso Cecchi D’Amico con il piccolo Sabu, Vittorio De Sica, Maria Mercader, Nando Bruno, Gisella Sofio, Michele Sakara, Cine 34 alle 2, 40.

buongiorno elefante 1 buongiorno elefante 1

De Sica, maestro con moglie, la Mercader, che nella vita era la “non moglie” e quattro figli, viene ricompensato da un principe indiano, il mitico Sabu, con un piccolo elefante. Ma a Roma, in mezzo alla città non si sa cosa fare con un elefante… Totalmente zavattiniano e probabilmente supervisionato da De Sica, anche produttore.

 

ricatto alla mala ricatto alla mala

Chiudo con due pregevoli film di genere anni’70, un macaroni war movie classico che Umberto Lenzi amava molto, “Contro quattro bandiere” con George Peppard, George Hamilton, Horst Buchholz, Jean-Pierre Cassel, Capucine, Anny Duperey, Lambert Wilson, Cine 34 alle 4 e con l’ancor più raro thriller spagnolo “Ricatto alla mala” diretto da Antonio Isasi Isasmendi con Christopher Mitchum, Karl Malden, Olivia Hussey, Claudine Auger, Gerard Barray, e Raf Vallone, Rai Movie alle 5. Praticamente un revenge movie dove Il figlio di Robert Mitchum, Christopher, deve eliminare i quattro gangster che gli hanno ucciso il padre.

buongiorno elefante 3 buongiorno elefante 3 buongiorno elefante 2 buongiorno elefante 2 ricatto alla mala ricatto alla mala Contro quattro bandiere Contro quattro bandiere MONOLITH MONOLITH the november man 2 the november man 2 made in italy una casa per ritrovarsi made in italy una casa per ritrovarsi IL SUCCESSO IL SUCCESSO made in italy una casa per ritrovarsi made in italy una casa per ritrovarsi LA PROMESSA DELL ASSASSINO LA PROMESSA DELL ASSASSINO fuoco assassino fuoco assassino obiettivo brass 4 obiettivo brass 4 obiettivo brass 3 obiettivo brass 3 obiettivo brass 2 obiettivo brass 2 obiettivo brass 1 obiettivo brass 1 MONOLITH MONOLITH

noi uomini duri 4 noi uomini duri 4 noi uomini duri alessandra mussolini noi uomini duri alessandra mussolini alaska 1 alaska 1 alaska 2 alaska 2 alaska alaska noi uomini duri noi uomini duri noi uomini duri 1 noi uomini duri 1 noi uomini duri montesano pozzetto noi uomini duri montesano pozzetto olga kurylenko momentum olga kurylenko momentum valerian e la citta dei mille pianeti valerian e la citta dei mille pianeti valerian e la citta dei mille pianeti 1 valerian e la citta dei mille pianeti 1 VALERIAN E LA CITTA DEI MILLE PIANETI VALERIAN E LA CITTA DEI MILLE PIANETI ISOLE ISOLE

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…