ricci masterchef

DOPO LA CACIARA PER LO SPOILER DI “STRISCIA” SU “MASTERCHEF, RICCI CONTRATTACCA: “COME MAI IL ‘FATTO’ CHE PUBBLICA OGNI FIATO D'ARIA, DI FRONTE ALLA SETTA MASSONICA DI MASTERCHEF NON RIVELA I NOMI? UN CRONISTA CHE VIENE A CONOSCENZA DI UNA NOTIZIA LA PUBBLICA O NO? E COME VERIFICA LE FONTI? QUALCUNO HA CERCATO IL NOSTRO VEGGENTE?”

1 - ANTONIO RICCI "IL CASO MASTERCHEF È LA CONFERMA: IN TV TUTTO È FICTION"

Maurizio Caverzan per “il Giornale”

 

Antonio RicciAntonio Ricci

Antonio Ricci, il bandito della televisione. Le piace questa definizione?

«No, preferisco sacrilego. Perché, travestendomi da veggente, ho provocato un corto circuito nel mondo della comunicazione».

 

Le battaglie contro quella che lei ritiene tv taroccata si possono capire. Lo spoiler che rovina l'attesa dei telespettatori un po' meno.

«Non è stato uno spoiler: il discorso è tutto qui. È stato uno spoiler che si è inverato negli altri mezzi di comunicazione».

 

Inverato? A me pare che voi abbiate rivelato la classifica finale di Masterchef con tre giorni di anticipo...

«Non abbiamo fornito nessuna prova. La nostra fonte era un veggente al livello di Paolo Brosio».

 

Un alibi che non regge. Finisce che lo spoiler l'han fatto i giornali...

Antonio RicciAntonio Ricci

«Mi ascolti. Siccome nessuno verifica le fonti e tutti hanno interesse a essere letti e cliccati, è successo che la nostra boutade , data con tutte le cautele del caso - il condizionale, il rimando a un veggente - sui social network e sui giornali è passata dritta per dritta. Tant'è che l'unico che ancora trepidava per sapere se era vera o falsa ero io che mi sono fatto messaggiare la classifica...».

 

Continuo a non crederle. Comunque, non ha visto la finale?

«No. Ero a cena da Berton, uno dei migliori chef di Milano».

 

Concorrente di Sadler.

masterchef finale   3masterchef finale 3

«E di Cracco».

 

Insisto, il paravento del veggente non tiene.

«Perché? Guardi, sarebbe bastato un allievo della scuola Holden di Baricco per capire dove portava la narrazione di Masterchef. C'era la quota rosa, c'era il quarantenne che aveva bisogno e c'era il ragazzino. Farlo vincere sarebbe stato troppo. Poi Sky ci è cascata».

 

In che senso?

«Hanno cominciato a dire che era come rivelare l'identità di Kaiser Sose davanti al cinema e allora ho capito che probabilmente era vero. Però potevano correre ai ripari con qualche artificio».

 

Tipo? La finale era registrata.

«Beh, ne fai un'altra...».

 

Allora il tarocco sarebbe stato completo.

masterchef finale   2masterchef finale 2

«Hanno però rivelato la natura di fiction del reality. Che invece ha bisogno della contemporaneità, altrimenti che reality è. Masterchef ha due problemi. Primo: la presenza dei giudici che non sono adusi alla recitazione, per cui il carisma proviene solo dal montaggio. Il secondo problema è che, crescendo, il reality ha sempre più bisogno di fiction. Perché lo spettacolo pretende non cuochi della domenica, ma con un passato palese o nascosto di esperienze culinarie».

 

La soluzione è la diretta.

«Noi avevamo anche un piano B. Se la classifica non fosse stata quella del veggente, saremmo andati a riempire di botte Paolo Brosio fino a farlo piangere... Per la gioia dei telespettatori».

MASTERCHEF QUARTA EDIZIONE - STEFANOMASTERCHEF QUARTA EDIZIONE - STEFANO

 

Brosio è un'altra delle sue ossessioni. Avete creato un precedente.

«No. Anche questo fa parte del corto circuito. Già Vanity Fair aveva rivelato il vincitore della prima edizione. E soprattutto l' Ansa , che l'anno scorso aveva violato l'embargo di mezz'ora.

 

Un precedente rispetto al futuro.

«Ripeto: non lo consideriamo uno spoiler, lo è diventato. Questo sacrilegio apre una serie di domande: come mai il Fatto quotidiano che pubblica ogni fiato d'aria, di fronte alla setta massonica di Masterchef non rivela i nomi? E qui c'è un'altra provocazione: un cronista che viene a conoscenza di una notizia la pubblica o no? E come verifica le fonti? Qualcuno ha cercato il nostro veggente?».

 

Si aspettava un rialzo maggiore degli ascolti?

MASTERCHEF QUARTA EDIZIONE - NICOLO'MASTERCHEF QUARTA EDIZIONE - NICOLO'

«Assolutamente no. Anzi, ci siamo accorciati rispetto alle altre puntate in modo da poter far dire ad altri veggenti: fanno meno ascolto. In realtà, abbiamo fatto un grande piacere a Sky. Se lei prende Striscia la tv, il sacro testo del '98, a pagina 119 si legge: “La denuncia è l'anima del commercio”. Cioè abbiamo fatto pubblicità al programma denunciato. E per quanto riguarda la stampa (pagina 80): “La stampa cotona l'ascolto? Più niente che poco”».

 

In che considerazione tiene le critiche dei social network? Lo spoiler è la dimostrazione che Ricci è finito...

«Sui social network uno ieri ha scritto a Laudadio: vorrei che tua figlia si impiccasse col filo spinato. È inutile impedire l'arrivo dei barconi perché l'Isis lo abbiamo in casa».

 

Quindi zero considerazione delle critiche?

MASTERCHEF QUARTA EDIZIONE    MASTERCHEF QUARTA EDIZIONE

«Quando uno provoca, lo fa per avere delle reazioni. Faccio venire a galla una parte del paese reale che s'indigna per Masterchef e non per altro...».

 

In tutto il mondo i talent show sono registrati e nessuno spiffera i vincitori...

«Si vede che non c'è Striscia . Non ci sono provocatori e l'ordine globale regna sovrano».

 

Mentre lei è un black block.

«Esattamente, un teppista».

 

Che lavora a Mediaset.

«Ma non in esclusiva. L'altra sera quando invitavamo il pubblico ad andare su Sky, il direttore di rete era perplesso. Allora gli ho detto: “Siamo d'accordo, Murdoch sta per comprare Mediaset...”. Secondo me mi ha creduto».

MASTERCHEF QUARTA EDIZIONE    MASTERCHEF QUARTA EDIZIONE

 

Anteprime di film, di serie tv, copie di libri inviate a recensori in anticipo: d'ora in avanti è tutto in pericolo.

«Trattasi di fiction. Se vogliamo dire che i talent e i reality sono fiction possiamo dirlo. La bellezza è nel racconto, il finale è una visione ottocentesca».

 

Lei pensava che i talent fossero documentari?

«No. La gente che guarda Forum sa che i casi sono interpretati da degli attori ma li segue ugualmente».

I GIUDICI MASTERCHEFI GIUDICI MASTERCHEF

 

Siete partiti per dire che Masterchef è taroccato o avete avuto prima la soffiata sul vincitore?

«Noi abbiamo lanciato un ballon d'essai al quale hanno abboccato tutti».

 

Come direbbe Razzi: questo io non credo. Non credo che non aveste prove solide.

«L'unica cosa su cui c'erano segnalazioni era sul fatto che il ragazzino sarebbe arrivato secondo».

 

Non è ancora provato che abbia lavorato più di sei mesi da Sadler.

«In tutti i ristoranti fighi di Milano si diceva sbruffonescamente: Sadler è arrivato secondo. A noi bastava un riscontro. Quando un ragazzino di vent'anni presenta quel Tortino di ali eccetera... Ma ha visto le facce dei cuochi?».

 

Non le piace Sky, ma avete fatto il suo gioco...

«Anzi, mi piace. Quasi sempre sono su Sky. Guardo il telegiornale a ripetizione per vedere come va a finire».

 

Mediaset e Rai fanno una tv logora?

I GIUDICI MASTERCHEFI GIUDICI MASTERCHEF

«Fanno una tv generalista, che fa gli ascolti. La tv logora chi non la fa. La tv è per definizione logora. Così come comincia a essere logora internet, come lo sono i giornali e pure la Juventus. Tutto si logora ma non muore: manca il finale».

 

A Mediaset sono tutti contenti della sua campagna?

«Spero di no».

 

2 - SI AGGIUNGE CANNAVACCIUOLO ED È POKER DI SUPERGIUDICI

Ferruccio Gattuso per “il Giornale”

 

Intanto, il «veggente» di Striscia ci ha preso: primo Stefano Callegaro, agente immobiliare di Adria, provincia di Rovigo, padre del piccolo Andrea da soli sette giorni, aprirà un locale tutto suo non prima del 2016. «Ora devo fare il papà», dice. A seguire nel piazzamento, il piacentino Nicolò Prati e la casertana Amelia Falco. Il vicepresidente Sky Andrea Scrosati chiude così la vicenda: «La finalissima ha registrato 1 milione e 460mila spettatori medi, record di sempre per SkyUno».

 

CANNAVACCIUOLO - CRACCOCANNAVACCIUOLO - CRACCO

Per il resto, poche parole, per lo più «no comment», insomma un grande silenzio. Al massimo, il rumore in lontananza avvertibile è il fruscio di carte in più di un ufficio legale. Perché la disfida tra Striscia e Masterchef - oltre alla rivelazione anticipata del vincitore, l'accusa di Striscia secondo cui il secondo classificato Nicolò avrebbe lavorato presso lo chef pluristellato Claudio Sadler prima di partecipare al programma, violando le regole di ingaggio - ha provocato perlomeno tre reazioni ufficiali: da parte di Sky, della casa di produzione Magnolia, e dello chef Claudio Sadler. Scrosati ieri alla presentazione del vincitore a casa Sky è stato laconico: «L'ufficio legale ha la pratica in mano, valuteranno loro», Fabrizio Ievolella, direttore programmi di Magnolia, usa parole molto simili: «Per queste situazioni stiamo valutando un'azione legale. Si è tentato di attaccare un marchio, quello di Masterchef, che le cifre hanno dimostrato non attaccabile».

 

La sera prima le parole di chef Sadler, pochi minuti dopo l'ultima stoccata da parte del tg satirico di Ricci, e cioè il filmato in cui a telecamere nascoste lo stesso chef avrebbe ammesso di conoscere Nicolò come stagista presso il suo locale: «Un montaggio ad arte, quando mi hanno mostrato la foto di Nicolò ho detto che mi ricordavo di lui avendolo visto in tv. Mi stanno diffamando, parlerò col mio avvocato».

ANTONINO CANNAVACCIUOLO E MARADONA ANTONINO CANNAVACCIUOLO E MARADONA

 

Al margine del clangore di scudi, ci sarebbero i fornelli più amati della tv italiana. La nuova edizione di Masterchef, le cui riprese partiranno prima dell'estate, sfoggerà una grossa novità: il poker di giudici. Al trio Cracco, Barbieri e Bastianich si aggiungerà Antonino Cannavacciuolo, ex di Cucine da incubo. Altre edizioni hanno già testato la formula: quelle australiana, francese e israeliana. 

 

3 - E IERI SERA ALTRE STOCCATE PER SADLER E BARBIERI

Da “il Giornale””

 

claudio sadlerclaudio sadler

Bocconi amari per due cuochi vip, Claudio Sadler e Bruno Barbieri, ieri sera, nel menu di Striscia la Notizia. Il primo parla di montaggio ad arte dell'intervista a telecamere nascoste, per giustificare la sua ammissione di conoscere Nicolò, il secondo classificato a Masterchef ? Ecco Ficarra e Picone che ribattono e rilanciano: «Da lunedì sul nostro sito guardatevi l'intervista completa...», ammiccano lasciando intendere altre gustose novità in arrivo. Inoltre, come il cacio sui maccheroni, il tg satirico aggiunge un pizzico di pepe al piatto, facendo notare che la figlia di Sadler collabora proprio a Masterchef .

 

BRUNO BARBIERIBRUNO BARBIERI

Quanto a Barbieri, uno dei tre temutissimi e severissimi giudici della trasmissione, è stata mostrata una sequenza tv in cui lui mette in padella dei crostacei colpevolmente non eviscerati, fra l'altro subito dopo aver raccomandato ai telespettatori di pulirli sempre... Una topica difficile da digerire.

 

BRUNO BARBIERIBRUNO BARBIERI

Ultimi Dagoreport

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)