EDITORIA IN AGONIA – TRATTATIVE IN ALTO MARE TRA I GRANDI SOCI RCS, SI RISHIANO LISTE SEPARATE PER IL CDA – CAIRO IMPALLINA MAURIZIO COSTA PER LA PRESIDENZA: “NON HA UN TRACK RECORD STREPITOSO” – LA SPACCATURA IN INTESA TRA BAZOLI E GROS PIETRO

Mentre l’editore de La7, secondo indiscrezioni, sarebbe salito al 4%, Mediobanca fatica a mediare tra John Elkann e gli altri grandi azionisti, a cominciare da Della Valle. Abramo Bazoli vuol sempre giocare da arbitro, ma se Fiat e Della Valle trovassero un accordo finirebbe in un angolo…

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1 - LE LISTE PER RCS E LA QUOTA DI CAIRO

Da “il Giornale

 

urbano cairo enrico mentana urbano cairo enrico mentana

Ancora lontano l'accordo sulla lista dei grandi soci di Rcs. L'intesa deve prevedere un presidente, un ad e il direttore del Corriere della Sera. Entro domenica serve un accordo o c'è il rischio che i soci si dividano in più liste, per la battaglia assembleare. Il pallino è in mano a Mediobanca, che cerca di mettere d'accordo Fiat con Della Valle; ma anche il presidente di Intesa, Giovanni Bazoli, gioca un ruolo decisivo. Il tutto mentre pare che il socio più critico sull'attuale gestione, Urbano Cairo, abbia aumentato la sua partecipazione comprando titoli e passando dal 3 al 4,2%. Sempre più deciso a dire la sua con una lista di minoranza.

URBANO CAIRO URBANO CAIRO

 

2 - RCS: CAIRO, NON MI PARE CHE COSTA ABBIA UN TRACK RECORD STREPITOSO

Radiocor - 'Maurizio Costa alla presidenza? Non lo so, forse qualcuno dovrebbe andare a vedere che cosa e' stato fatto in Mondadori (di cui Costa e' stato a.d., ndr,). E' persona perbenissimo e che stimo. Non mi sembra ci siano dei track record strepitosi. Se l'uomo che avanza e' questo... io non sono comunque quello che deve dire chi e' bravo e chi no, non sta a me il compito di scegliere ne' il presidente di Rcs, ne' il direttore del Corriere della Sera'.

 

PIERA DE TASSIS E MAURIZIO COSTA PIERA DE TASSIS E MAURIZIO COSTA

E' quanto ha sottolineato l'editore Urbano Cairo, socio con oltre il 3% del capitale di Rcs (accreditato al 4,2% da indiscrezioni stampa) in merito all'ipotesi dell'arrivo di Maurizio Costa alla presidenza del gruppo editoriale. Sul candidato, Cairo ha poi aggiunto: 'Non credo abbia lasciato Mondadori in condizioni strepitose e, visto che Rizzoli e' reduce da annate un po' difficili, magari ci vuole qualcosa d'altro'. A chi gli chiedeva se effettivamente negli ultimi tempi ha rilevato altre azioni Rcs, Cairo ha replicato 'faccio comunicazioni solo quando supero le soglie'.

 

3 - RINNOVO DEL VERTICE RCS

Marcello Zacché per "il Giornale

 

SERGIO MARCHIONNE E JOHN ELKANN FOTO ANSA SERGIO MARCHIONNE E JOHN ELKANN FOTO ANSA

Il rinnovo del vertice Rcs e la nomina del direttore del Corriere della Sera non sono ancora definiti. Ma è certo che la battaglia lascerà strascichi importanti in quel che resta dei «poteri forti». Troppe le divisioni, gli interessi e i soggetti di peso impegnati nella partita per non generare conseguenze. Non solo tra soci, dove convivono per esempio due come John Elkann e Della Valle, ma anche nei rapporti tra altri soggetti quali banche (sia azioniste, sia creditrici), assicurazioni, privati come Rotelli o editori come Urbano Cairo.

Non a caso le prime avvisaglie si hanno dentro a Intesa Sanpaolo, azionista con il 4,1% e principale titolare, per 200 milioni, dei 500 milioni di debito Rcs.

 

Il suo presidente, Giovanni Bazoli, considerato un primus inter pares rispetto agli altri soci perché fu lui, nel 1981, a salvare il Corriere dal fallimento, sta dietro le quinte. Ma è noto che non ha esultato per la cacciata del direttore Ferruccio De Bortoli; né per l'avvio della cessione di Rcs Libri. Bazoli, insieme ad altri soci, avrebbe gradito, da parte dell'attuale gestione targata Fiat (primo socio Rcs) o un maggior impegno finanziario, o un passo indietro.

bazoli ciampi bazoli ciampi

 

Soluzione, quest'ultima, che poteva portare anche alla conversione di crediti in azioni. Ma questa eventualità non poteva essere avallata dall'ad di Intesa, Carlo Messina, che ha impostato la sua gestione e il rapporto con il mercato proprio sulla divisione tra clienti e quote azionarie detenute. E lo ha fatto pubblicamente capire. I due, Bazoli e Messina, sono in grande sintonia: è il primo che ha scelto il secondo e lo ha sostenuto con convinzione. Ma la vicenda Rcs ha fatto emergere qualche diversità di veduta: Bazoli condivide la linea Messina, ma non è uomo che interpreta nulla in maniera inflessibile. Dipende dai casi e questo di Rcs poteva essere un'eccezione giustificata (che peraltro non mancano nel portafoglio Intesa).

Giovanni Bazoli Giovanni Bazoli

 

Poi, ieri, un po' a sorpresa, si è espresso anche il presidente del consiglio di gestione, Gian Maria Gros Pietro, senza giri di parole: «Il nostro obiettivo è uscire» ha detto su Rcs. Una perentorietà che ha stupito qualcuno all'interno del mondo Intesa.

 

E che altri, maliziosamente già interpretano in chiave 2016 quando, prima del rinnovo dei vertici, bisognerà anche scegliere se mantenere il sistema duale o passare a quello tradizionale, dimezzando consigli e presidenti. Se per Rcs si andasse verso un accordo Della Valle-Fiat, appoggiato da Mediobanca ed altri, per Bazoli sarebbe un epilogo sgradito. Per questo la partita che si gioca nei prossimi 10 giorni su Rcs è assai delicata anche per Intesa.

GIAN MARIA GROSS PIETRO - copyright pizzi GIAN MARIA GROSS PIETRO - copyright pizzi

 

 

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