1. FARSA ITALIA! VERDINI, IL GRAN MACELLAIO TOSCANO, SGRIDATO DAL POST-PROSTATICO BERLUSKA PER AVER DEFINITO “PUTTANELLE” LE DONNE DEL ‘’CERCHIO MAGICO’’ 2. IL BANANA NON PUO’ ROMPERE IL PATTO DEL NAZARENO: HA DELLE AZIENDE DA DIFENDERE. MEDIASET DEVE GUARDARSI DALLA CONCORRENZA DI SKY SUL DIGITALE TERRESTRE, HA BISOGNO CHE PROSEGUA IL PATTO DI NON AGGRESSIONE CON LA RAI E NON PUÒ FARE A MENO DELLA BENEVOLENZA DEL GOVERNO PER LE EVENTUALI ALLEANZE CON TELECOM ITALIA 3. SCIABOLETTA SCAJOLA INTERVISTATO DAL CORRIERE: “IN POLITICA LA GRATITUDINE NON ESISTE, EPPURE IO PENSO DI AVERE ANCORA QUALCOSA DA DIRE”. SÌ, AL MAGISTRATO

Condividi questo articolo


maria rosaria rossi e la testa di verdini maria rosaria rossi e la testa di verdini

Colin Ward (Special Guest: Pippo il Patriota) per Dagospia

 

1. AVVISI AI NAVIGATI

Una ritorsione, uno scatto d’orgoglio, un effetto della guerra per bande interna al partito. La disdetta del Patto del Nazareno da parte di Forza Italia può essere tutte queste cose, ma può essere anche un semplice polverone. Nella nota ufficiale si legge che il partito berlusconiano si sente libero di “valutare quanto proposto di volta in volta, senza alcun vincolo politico derivante dal patto”. La formula come si vede è assai cauta. E c’è un perché.

 

Verdini e Romani Verdini e Romani

Silvio Berlusconi è ancora in mezzo al guado: deve finire di scontare la pena, è incandidabile, aspetta una sentenza da Strasburgo sulla Severino, la “Salva-Silvio” del famoso 3%, o un provvedimento di clemenza dal Colle.  Soprattutto, ha delle aziende da difendere. Mediaset deve guardarsi dalla concorrenza di Sky sul digitale terrestre, ha bisogno che prosegua il patto di non aggressione con la Rai e non può fare a meno della benevolenza del governo se davvero coltiva progetti di alleanze con Telecom Italia.

renzi verdini renzi verdini

 

Oggi, sul Corriere, Francesco Verderami fa giustamente notare che ieri c’è stata perfino una dichiarazione del piddino Giacomelli, sottosegretario con delega alle tv, che si dispiace del fatto che “si possa interrompere un clima positivo”. E’ un avvertimento che non sarà sfuggito né a Fedele Confalonieri né a Silvio Berlusconi.

 

Insomma, ci sono molti elementi concreti, per non parlare dei milioni di euro in gioco, che lasciano pensare che quella di ieri sia stata una sceneggiata per mettere all’angolo Verdini. Berlusconi, questo Berlusconi, non può ancora permettersi di sfanculare il “birichino” Renzie

LOTTI E VERDINI LOTTI E VERDINI

 

 

2. FARSA ITALIA E LA COMMEDIA DEL NAZARENO (“PUTTANELLE” COMPRESE)

Dunque “è rottura”, dicono. “Il patto non è più vincolante’. Nella giornata in cui Fitto chiede di azzerare i vertici del partito Toti parla di fine dell’intesa con Renzi. Ma sulle riforme nulla è deciso” (Corriere, p. 2). Il problema è che c’è la guerra totale nel partito azzurro: “La mossa del cerchio magico per mettere all’angolo Verdini. La lite sul ruolo delle fedelissime tra Berlusconi e l’ex coordinatore” (Corriere, p. 3). Pare addirittura, come racconta il quotidiano diretto da Ferruccio de Bortoli, che il Berlusca abbia sgridato il Gran Macellaio toscano per aver definito “puttanelle” le donne del cerchio magico (ma lui nega).

 

FRANCESCA PASCALE E MARIA ROSARIA ROSSI FRANCESCA PASCALE E MARIA ROSARIA ROSSI

La Stampa è l’unico grande giornale a dubitare apertamente della rottura: “Forza Italia: ‘Il Patto è rotto’. Ma avanza la tesi: è un bluff. Berlusconi fa la voce grossa per tamponare Fitto e i suoi elettori. Nel partito in tanti credono: è una finta, si andrà avanti come prima” (p. 8). Il Messaggero racconta “la guerra delle quattro bande tra intrighi, blitz e vendette. Cerchio magico, fittiani, cani sciolti e clan Verdini, è tutti contro tutti.

 

MANIFESTAZIONE PDL A VIA DEL PLEBISCITO AGOSTO MARIA ROSARIA ROSSI FRANCESCA PASCALE MANIFESTAZIONE PDL A VIA DEL PLEBISCITO AGOSTO MARIA ROSARIA ROSSI FRANCESCA PASCALE FOTO DA CHI MALINDI MARIA ROSARIA ROSSI E FRANCESCA PASCALE PRENDONO IL SOLE SULLO YACHT FOTO DA CHI MALINDI MARIA ROSARIA ROSSI E FRANCESCA PASCALE PRENDONO IL SOLE SULLO YACHT

Lo strappo della Rossi anti-frondisti. Intanto Salvini fa scouting in provincia” (p. 5). Tutto tranquillo, o quasi, per il Giornale: “Forza Italia cancella il patto e conferma in blocco i vertici. Via all’ostruzionismo in aula. Dopo il caso Mattarella un comitato di presidenza bollente. Dimissioni di Brunetta e Romani respinte dal Cavaliere. Battaglia in commissione sul Milleproroghe: è solo l’inizio” (p. 2).

RENZI REGALA LA CRAVATTA A TSIPRAS RENZI REGALA LA CRAVATTA A TSIPRAS

 

 

Sempre coraggioso il ministro degli Interni: “Alfano: spero che ci ripensino, ma con Ncd la maggioranza tiene” (Messaggero, p. 2). Mai visto un politico che tifa per un patto che lo escludeva.

 

 

3. E RENZIE, NATURALMENTE, FA LO SPACCONE

La reazione del premier è in linea con il suo carattere. Repubblica: “Renzi: ‘Non accetto ricatti, io i voti li trovo comunque’. ‘Non cambieremo una virgola sulla legge elettorale’. Ma la minoranza Pd non ci sta” (pp. 2-3). Messaggero: “Renzi: nessuno vuole il voto, alla fine Silvio non si smarca. La certezza di avere strada spianata alle Camere per approvare i provvedimenti. Il leader dem ha l’appoggio degli alfaniani e a Montecitorio ha chiesto ai suoi di correre” (p. 3).

Mattarella e Renzi Mattarella e Renzi

 

La Stampa fa i calcoli sulle maggioranze: “Sulle riforme il sostegno di Fi non è vitale. E l’Italicum può passare anche senza Ncd. A Montecitorio il governo vanta una maggioranza ‘autonoma’” (p. 9). Più complicata la situazione dipinta dal Messaggero: “Senza forzisti numeri in bilico al Senato e c’è chi pensa di agganciare ex M5S e Sel” (p. 3). Ancora peggio sul Giornale: “La maggioranza rischia. E’ appesa a sette senatori. Dopo lo scontro con Renzi per l’elezione di Mattarella, il gruppo Ncd-Udc è in fibrillazione. E per mandare sotto il governo bastano pochi malpancisti” (p. 5).

 

 

4. AGENZIA MASTIKAZZI

renzi come andreotti renzi come andreotti

Sbrodolata di una pagina per Giuliano Amato, in combutta con Aldo Cazzullo. Si vola altissimo tra citazioni di Lucien Febvre e poesie di Charles Peguy, ma lo scopo del Dottor Sottile è farci sapere che “era sbagliato identificarlo come figlio illegittimo del patto del Nazareno” e che lui comunque, anche se non l’hanno eletto presidente della Repubblica, “non è impopolare”. Bene, bravo, bis. (Corriere, p. 9).

 

 

5. MA FACCE RIDE!

Claudio Scajola intervistato dal Corriere: “In politica la gratitudine non esiste, eppure io penso di avere ancora qualcosa da dire” (p. 3). Sì, al magistrato.

 

 

6. TRAGEDIA GRECA

nunzia de girolamo e i manichini di renzi nunzia de girolamo e i manichini di renzi

Mario Draghi assesta un bel calcione a Tsipras e non poteva fare altrimenti, perché la Bce non può finanziare singoli Stati. Corriere: “Schiaffo della Bce ad Atene: basta liquidità. Programma di risanamento non rispettato: ‘Verso la sospensione dei finanziamenti alle banche’. L’euro si deprezza sul dollaro a 1,13. Frena Wall Street. Tsipras: vogliono spingere tutti a un accordo” (p. 12). Repubblica spiega: “Asse tra Berlino, Roma e Parigi: su Atene cala il gelo del rigore. Merkel: ‘Le posizioni degli Stati membri non differiscono’. Schulz: ‘Se gli ellenici cambiano gli accordi in modo unilaterale, non potranno più finanziarsi” (p. 11).

 

 

7. FA SOSTA LA SUPPOSTA?

Una crescita piccola piccola. “Conti in ordine sul deficit, mini ripresa nel 2015. Le previsioni di Bruxelles confermano un Pil in crescita dello 0,6%, il disavanzo scenderà al 2,6%. Ancora in aumento la disoccupazione. Il ministro Padoan incontra il commissario Dombrovskis” (Corriere, p. 15).

renzi abbraccia lo scudocrociato renzi abbraccia lo scudocrociato

 

 

8. BANCHE IMPOPOLARI E FURBETTI POPOLARI

Proseguono le polemiche sulle Popolari su due fronti: il decreto e le speculazioni londinesi. Corriere: “Popolari spa? Incostituzionale’. Con l’autoriforma un tetto al 5%. Serra: Algebris ha una posizione importante in un istituto. E Sel lo attacca: hai speculato” (p. 30). Repubblica: “Le Popolari al governo: ‘Riforma da cambiare, dubbi costituzionali’. Titoli su in vista della fiducia. Sel accusa Serra sugli acquisti. La replica: ridicola ipotesi di insider” (p. 24).

 

Il Cetriolo Quotidiano non nasconde la notizia nelle pagine economiche e titola: “Serra e Maria Elena (Boschi, ndr) imbarazzati sulle Popolari. Il finanziere rivela di aver comprato a marzo azioni dell’istituto romano. La ministra porta il suo conflitto di interessi alla Camera. Le accuse. Sel: ‘Il fondo Algebris ha fatto insider trading?’. Il M5S: ‘La collaboratrice del premier non partecipi ai lavori sul decreto: ha azioni di Pop Etruria” (p. 3).

davide serra matteo renzi maria elena boschi davide serra matteo renzi maria elena boschi

 

 

9. PROVE TECNICHE DI ALLEANZA?

“Sky e Mediaset sull’onda della ripresa”. A volete basta un titolone – del Giornale, per giunta – per far sognare una fusione (p. 21). 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - DOVE VA IL PD, SENZA LA BANANA DELLA LEADERSHIP? IL FALLIMENTO DI ELLY SCHLEIN È SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI. GENTILONI È UNA “SAPONETTA” SCIVOLATA DA RUTELLI A RENZI, PRIVO DI PERSONALITÀ E DI CARISMA. QUALITÀ ASSENTI ANCHE NEL DNA DI FRANCESCHINI, ORLANDO E GUERINI, PER NON PARLARE DI BONACCINI, CHE HA LO STESSO APPEAL DI UNA POMPA DI BENZINA - ECCO PERCHÉ, IN TALE SCENARIO DI NANI E BALLERINI, SOSTENUTO DAI MAGHI DELL’ULIVO BAZOLI E PRODI, BEPPE SALA POTREBBE FARCELA A RAGGRUPPARE LA SINISTRA E IL CENTRO E GUIDARE LE ANIME DIVERSE E CONTRADDITTORIE DEL PD. NELLO STESSO TEMPO TROVARE, ESSENDO UN TIPINO PRAGMATICO, UN EQUILIBRIO CON L’EGO ESPANSO DI GIUSEPPE CONTE E SQUADERNARE COSÌ UNA VERA OPPOSIZIONE AL GOVERNO MELONI IN CUI SCHLEIN HA FALLITO

DAGOREPORT: IL DELITTO PAGA SEMPRE (PURE IN VATICANO) - IL DUO BERGOGLIO-PAROLIN AVEVA DEPOSTO MONSIGNOR ALBERTO PERLASCA DA RESPONSABILE DELL'UFFICIO ECONOMICO DELLA SEGRETERIA DI STATO, ALL’INDOMANI DELLO SCANDALO DELLA COMPRAVENDITA DEL PALAZZO LONDINESE. ACQUA (SANTA) PASSATA: IL TESTIMONE CHIAVE DEL PROCESSO BECCIU, IN OTTIMI RAPPORTI CON FRANCESCA CHAOUQUI E GENOVEFFA CIFERRI, E’ STATO RINOMINATO PROMOTORE DI GIUSTIZIA AGGIUNTO AL SUPREMO TRIBUNALE DELLA SEGNATURA APOSTOLICA, CHE FUNGE ANCHE DA TRIBUNALE AMMINISTRATIVO PER TUTTA LA CHIESA - DOPO IL CARDINALE BECCIU, CHISSÀ A CHI TOCCHERÀ...