1. “ALLE FESTE DELL’UNITÀ ERO COSTRETTO AD ACCETTARE I PAGAMENTI IN NERO”! E CHI LO AMMETTE E’ NIENTEMENO CHE L’ATTUALE PRESIDENTE DELLA SIAE (SOCIETA' CHE CONTROLLA IL DIRITTO D’AUTORE), GIÀ DEPUTATO DEL PCI E GLORIA IMPERITURA DELLA CANZONETTA ITALIANA
2. NON SOLO E’ ACCUSATO DI EVASIONE FISCALE PER AVER TRASFERITO 2 MILIONI DI EURO IN SVIZZERA MA ADDIRITTURA, COME L’ULTIMO DEGLI SPALLONI, FU FERMATO AL CONFINE MENTRE CERCAVA DI RIENTRARE IN ITALIA CON TROPPI CONTANTI E PER QUESTO MULTATO DAI DOGANIERI
3. PAOLI: 'ASSURDO CHE QUESTA VICENDA SIA FINITA IN PASTO AL PUBBLICO.. TUTTE BALLE'
4. IL MOVIMENTO DEL SUO AMICO BEPPE GRILLO CHIEDE LE DIMISSIONI DA PRESIDENTE SIAE

Condividi questo articolo


1. SOLDI IN SVIZZERA, INDAGATO GINO PAOLI

gino paoli gino paoli

Giuseppe Filetto e Marco Preve per “la Repubblica”

http://www.repubblica.it

Sospettato di aver intascato soldi in nero alle feste dell’Unità, accusato di evasione fiscale per aver trasferito il suo tesoretto in Svizzera e addirittura, come l’ultimo degli spalloni, fermato al confine mentre cercava di rientrare in Italia con troppi contanti, e per questo multato dai doganieri.

 

STING GINO PAOLI BRUCE SPRINGSTEEN PASCAL VICEDOMINI FOTO ADNKRONOS STING GINO PAOLI BRUCE SPRINGSTEEN PASCAL VICEDOMINI FOTO ADNKRONOS

L’ultimo rappresentante della scuola dei cantautori genovesi, l’81 enne Gino Paoli, da artista rispettato e osannato da diverse generazioni di fan, si è trasformato in poche ore nel bersaglio degli impietosi social network che hanno già macinato centinaia di versioni alternative dei titoli delle sue canzoni, sul tipo “Il cielo in una banca”.

gino paoli gino paoli

Lui si sfoga con il suo avvocato milanese Daria Pesce: «Assurdo che questa vicenda sia finita in pasto al pubblico, e comunque sono tutte balle e lo dimostrerò».

 

gino paoli con stefania e amanda sandrelli gino paoli con stefania e amanda sandrelli

L’attuale presidente della Siae ed ex deputato del Partito Comunista Italiano, secondo la procura e la guardia di finanza genovesi, custodisce in un conto svizzero circa due milioni di euro. Una parte di questo denaro, in base ad una serie di intercettazioni telefoniche con il suo ex commercialista, sarebbe il frutto di pagamenti in nero per concerti tenuti a varie serate svoltesi in tutta Italia della festa dell’Unità.

gino paoli gino paoli

 

È proprio Gino Paoli a spiegare che all’epoca, siamo nella metà dello scorso decennio, era stato “costretto” ad accettare parte dei pagamenti in nero «alle feste dell’Unità, e adesso quei soldi vorrei riportarli indietro». La telefonata viene intercettata all’inizio del 2014. Paoli non è sotto controllo, ma lo è invece Andrea Vallebuona, commercialista lanciatissimo nel capoluogo ligure perché nell’orbita di Giovanni Berneschi, ex potentissimo presidente di Banca Carige finito in manette a maggio, per truffa e riciclaggio di soldi in Svizzera, assieme ad altre sei persone. Tra queste c’è Vallebuona che ha molti clienti importanti, tra cui anche Gino Paoli.

GINO PAOLI E ORNELLA VANONI GINO PAOLI E ORNELLA VANONI festa per gino paoli 2 festa per gino paoli 2

 

I finanzieri del nucleo di polizia tributaria, guidato dal colonnello Carlo Vita, in quei giorni oltre al filone principale bancario sviluppano anche quello di Paoli. Raccolgono dati e testimonianze. E nei giorni scorsi, secondo il procuratore aggiunto Nicola Piacente e il pm Silvio Franz, arriva il momento di effettuare i sequestri dei documenti con perquisizioni nell’appartamento sulle colline di Nervi e negli studi dei commercialisti in cui hanno sede le società di Paoli, “Senza fine”, “Grande Lontra”, “Sansa srl” amministrate dalla moglie Paola Penzo, anche lei indagata.

Beppe Grillo sul palco insieme a Gino Paoli Beppe Grillo sul palco insieme a Gino Paoli

 

festa per gino paoli 1 festa per gino paoli 1

L’ipotesi dell’accusa, al momento tutta da dimostrare poiché il cantautore non ha potuto ancora difendersi, è basata su intercettazioni e indagini. A Paoli viene contestato di aver nascosto, nella dichiarazione dei redditi del 2009, ma relativa al 2008, 800 mila euro, e contemporaneamente di aver trasferito in Svizzera 2 milioni di euro. Sempre in base alla ricostruzione degli inquirenti, l’autore di “Sapore di sale” dopo aver deciso di non aderire allo scudo fiscale che consentiva di riportare legalmente i capitali dall’estero previa trattenuta, di fronte agli intervenuti accordi tra Svizzera e Italia che prevedono l’invio alle autorità romane di elenchi di correntisti italiani delle banche elvetiche, comincerebbe a preoccuparsi. E decide di rivolgersi a Vallebuona per far rientrare in qualche modo i soldi.

festa per gino paoli tony renis beppe grillo zucchero gianni morandi caterina caselli festa per gino paoli tony renis beppe grillo zucchero gianni morandi caterina caselli GINO PAOLI E ORNELLA VANONI GINO PAOLI E ORNELLA VANONI

 

Secondo l’accusa con modalità illecite. E per questo motivo anche Vallebuona e il suo socio Alfredo Averna sono indagati, anche se ieri il loro studio non è stato perquisito e il loro avvocato Romano Raimondo spiega che non hanno ricevuto comunicazioni.

In effetti, dopo che esplose lo scandalo Carige, Paoli andò a ritirare le sue pratiche e le trasferì in un altro studio di commercialisti Sysdata, nello stesso edificio.

 

I CANTANTI RICHARD MOSER PIERO FOCACCIA GINO PAOLI CLAUDIO VILLA TONY DALLARA E BEN E KING A PASSEGGIO PER SANREMO I CANTANTI RICHARD MOSER PIERO FOCACCIA GINO PAOLI CLAUDIO VILLA TONY DALLARA E BEN E KING A PASSEGGIO PER SANREMO

Ma non è tutto. Ai primi di dicembre il cantautore è stato fermato dai finanzieri ad uno dei valichi di confine con la Svizzera. Paoli stava rientrando in Italia e sia lui che la sua auto sono state sottoposte a perquisizione. E sono saltate fuori parecchie banconote, si parla di una somma di diverse migliaia di euro, sicuramente per un importo superiore a quello che è consentito importare. Per questo motivo è scattata una segnalazione fiscale e un sanzione pecuniaria. Ma ora deve difendersi dell’accusa più grave e cercare di dare una spiegazione a quell’ombra gettata sulle Feste dell’Unità. Chiarire se quei soldi “neri” arrivavano dai promoter o direttamente dal partito delle bandiere rosse.

festa per gino paoli zucchero fornaciari festa per gino paoli zucchero fornaciari

 

2. GINO PAOLI INDAGATO PER EVASIONE FISCALE

Erika Dellacasa per il “Corriere della Sera”

…..

L’evasione contestata a Gino Paoli, calcolata sui 2 milioni di euro, sarebbe di 800 mila euro; nell’inchiesta si inserisce un altro episodio: tre mesi fa l’artista era stato fermato al confine con la Svizzera, aveva contanti oltre il limite consentito di 10 mila euro ed era stato multato. E contro Paoli si è espresso ieri il movimento del suo amico Beppe Grillo. «Aspettiamo che la magistratura faccia il suo corso — ha affermato il gruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera — ma chiediamo di valutare le dimissioni» da presidente Siae per rispetto «verso migliaia di artisti che non ricevono i compensi trattenuti dalla Siae». 

festa per gino paoli il taglio della torta festa per gino paoli il taglio della torta

 

3. IL POETA FRAGILE, DAL PCI ALLA SIAE

Malcom Pagani per “il Fatto Quotidiano”

   

Adagiandosi sui tempi andati, Gino Paoli ricordava spesso la perfidia gratuita del pubblico all’epoca in cui affrontare un palco e sottoporsi al giudizio popolare, rappresentava un azzardo: “Edoardo Vianello cantava ‘chi sono, chi sono, chi sono’ e dal loggione arrivava puntuale il controcanto ‘uno stronzo, uno stronzo, uno stronzo’”.

FESTA PER GINO PAOLI - GRILLO E MONTEZEMOLO FESTA PER GINO PAOLI - GRILLO E MONTEZEMOLO

 

Chissà cosa griderebbero oggi, più mezzo secolo dopo, al cantautore colpito alle spalle da una storia di spalloni e frontiere, confini e limiti violati, dolci montagne verdi e svizzere amare. L’accusa (tutta da dimostrare) è quasi la medesima che vibrando di indignazione, Paoli scagliava contro i ragazzi che occupavano uno storico palcoscenico nel pieno centro di Roma: “Il Teatro Valle gode di vantaggi arroganti perché non rispetta le regole della concorrenza, evade completamente le tasse, non versa i contributi previdenziali Enpals e non rispetta alcuna misura di sicurezza per autori, tecnici e spettatori”.

festa per gino paoli gino paoli e gianni morandi 4 festa per gino paoli gino paoli e gianni morandi 4

 

Troppo facile ironizzare adesso, sul suo ruolo di garante, di Presidente della Siae, la società a cui negli anni della gioventù non era iscritto tanto da ricorrere a Mogol come prestanome. Adesso che in prima pagina va il suo cognome, cercare i come e i perché nell’ufficio delle cose perdute si rivela una pratica inutile. Nel “gran ventre del paese”, Paoli (che è sempre stato unico) si ritrova a indossare una tunica banale. Evasore senza fantasia al di là di Chiasso, quando far calare il silenzio sulla sua vicenda fiscale sfiora l’impossibile.

JOE SENTIERI UMBERTO BINDI E GINO PAOLI AL FESTIVAL DI SANREMO NEL JOE SENTIERI UMBERTO BINDI E GINO PAOLI AL FESTIVAL DI SANREMO NEL

   

festa per gino paoli beppe grillo festa per gino paoli beppe grillo

POCHI MESI FA, celebrando l’ottantesimo genetliaco di fronte al mare che tante volte l’aveva ispirato, a festeggiarlo erano precipitati in tanti. Alle riprese, munito di telecamera d’ordinanza, Red Ronnie. In posa, per festeggiare e dipingere a tinte allegre l’età matura dell’artista che in quella acerba avrebbe voluto prendere il pennello e si ritrovò impiegato come grafico, un vasto mondo. Un microcosmo eterogeneo. Luca Cordero di Montezemolo e Beppe Grillo, Antonio Ricci e Walter Veltroni. Tutti intorno a Gino che senza un attimo di respiro, fin dal tramonto degli anni ‘50, aveva dato fiato all’amore e a stanze così alate da non aver bisogno di pareti. Subito indipendente, perché figlio, aveva raccontato ad Aldo Cazzullo: “Di un operaio analfabeta delle ferriere di Piombino” che dopo essere passato per l’Accademia di Livorno “era arrivato ai cantieri di Monfalcone come ingegnere navale”.

 

Gino Paoli Gino Paoli

Su altre acque, aveva navigato anche Paoli. Le acque agitate dal sentimento (forte e non priva di disperazione la storia d’amore con Stefania Sandrelli da cui nacque Amanda) e quelle altrettanto increspate della poesia. Paoli che aveva tentato senza fortuna di togliersi la vita: “Mi sparai al petto con una Derringer perché avevo tutto e non sentivo più niente. Donne, motori, applausi, ali di folla ovunque mettessi piede”, in vita era rimasto per regalare capolavori che al tratto apparentemente leggero affiancavano il racconto di un’era.

gino paoli e stefania sandrelli gino paoli e stefania sandrelli

 

Con l’equivoco interpretativo nella tasca: “Sapore di Sale venne accolta come una ballata spensierata, quando in realtà di spensierato aveva poco” Paoli si era rifatto con gli interessi dell’iniziale scetticismo dei discografici e aveva conosciuto (trovando poi l’antidoto per fuggirne a modo suo) il successo che stringe la destra al delirio popolare: “Quel trionfo significò diventare un divo vero, con le ragazzine che mi strappavano i vestiti. Per un po’ mi sentii chissà chi: perché con un simile esito diventare stronzi è facilissimo. Mi trovai al centro dell’universo e per un certo periodo mi immedesimai nella parte.

gino paoli e stefania sandrelli gino paoli e stefania sandrelli

 

GINO PAOLI LIBRO I SEMAFORI ROSSI GINO PAOLI LIBRO I SEMAFORI ROSSI

Poi, per fortuna, a tirarmi fuori da quella trappola, fu il mio innato senso di autocritica”. Ora, in attesa di ascoltarne la versione, Paoli sarà costretto a lucidarlo nuovamente. Provando a convincere prima gli altri che se stesso. Un talento in cui dimostrò di eccellere quando al bar, gli amici, sognavano ancora di cambiare il mondo, prima di capire che adeguarsi è meno rischioso di qualsiasi rivoluzione.

 

 

Condividi questo articolo

FOTOGALLERY

ultimi Dagoreport

VANNACCI, MA LI MORTACCI! - È BUFERA NELLA LEGA PER LE CONTINUE MINCHIATE DEL GENERALE AL CONTRARIO, CHE LA DISPERAZIONE DI SALVINI HA CANDIDATO ALLE EUROPEE. OGGI L’INCURSORE PARACADUTATO È ARRIVATO A PROPORRE LE CLASSI SEPARATI PER I DISABILI (FREGANDOSENE CHE IL MINISTRO DELLA DISABILITÀ È LEGHISTA). UNA PROPOSTA TALMENTE ALLUCINANTE DA FAR SBIANCARE PURE CEI E FDI. MA IL PEGGIO DEVE ANCORA ARRIVARE: I LEGHISTI SONO INFATTI CONVINTI CHE UNA VOLTA ELETTO… - ANCHE QUEL SEMOLINO DI GIANCARLO GIORGETTI PRENDE POSIZIONE: "VANNACCI NON È DELLA LEGA. NON CONDIVIDO LE SUE AFFERMAZIONI"

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...