FIORI D’ARANCIO PER CASALEGGIO – IL GURU DEL MOVIMENTO 5 STELLE, DOPO I RECENTI PROBLEMI DI SALUTE, IN UNA DATA TOP SECRET TRA MAGGIO E OTTOBRE, SPOSERA’ LA SUA ELENA SABINA. BIONDA E, MANCO A DIRLO, ESPERTA DI WEB

Antonio Amorosi per "Liberoquotidiano"

Fiori d'arancio per Gianroberto Casaleggio. È quanto si apprende all'albo pretorio del Comune di Milano dove il guru del Movimento Cinque Stelle e la sua prossima sposa, Elena Sabina Del Monego, hanno ufficializzato l'intenzione di «celebrare in Milano» il matrimonio. Sessant'anni lui, li compirà il 14 agosto, quarantanove lei, festeggerà i natali il prossimo 9 maggio. Il fatto non era ancora noto ma l'apparizione delle pubblicazioni il 24 aprile del 2014 nell'archivio del Comune Ambrosiano lo rende degno di certezza.

La data e il luogo del matrimonio sono ancora segreti ma avverrà in un lasso di tempo che va dal 9 maggio al 24 ottobre, sempre che Casaleggio e consorte non cambino improvvisamente idea. E con Casaleggio tutto è possibile anche se questa occasione sembra il frutto di una scelta meditata. Descritto dai suoi collaboratori come «molto oculato in questo cose» e «ossessionato dalla privacy» non è semplice avere notizie certe sulla sua vita.

Il 5 aprile scorso Casaleggio era finito nei titoli di apertura dei giornali italiani per un preoccupante problema di salute. Era stato improvvisamente ricoverato al policlinico di Milano per «un intervento chirurgico alla testa». Nonostante il massimo riserbo imposto dalla stessa Del Monego e dal cofondatore del M5S, Beppe Grillo, dall'interno del Movimento si era parlato di stress ed eccessivi carichi di lavoro sostenuti. Le agenzie di stampa avevano raccontato dell'asportazione di un edema cerebrale, cioè un'alterazione del sistema nervoso centrale dovuto ad un improvviso rigonfiamento del cervello, spesso dovuto ad un trauma o ad altro.

Restando il mistero, perché i neurologi dicono che non si può asportare un edema, uno strano e persistente dolore alla testa e un senso di confusione avevano colpito Casaleggio che era uscito dal Policlinico, dopo l'intervento ed alcuni giorni di convalescenza, perfettamente lucido. Nonostante l'ironia affettuosa del socio Beppe Grillo che disse: «Si è svegliato e ha parlato in rumeno perfettamente», sembra che in quell'occasione il guru si sia preso un bello spavento.

Figlio di un interprete di lingua russa, Gianroberto Casaleggio da una grande importanza alla famiglia. Di questa aveva fatto parte l'ex moglie inglese Elizabeth Clare Birks, conosciuta all'Olivetti di Ivrea, dove questa traduceva manuali tecnici e che un Gianroberto ventenne aveva sposato. Dalla loro unione nel 1976 era nato Davide.

Si occupa invece di contenuti web la futura sposa Del Monego: bionda, di origini venete e natali milanesi. Nel tempo libero dipinge, scrive favole e compone poesie, le stesse che gli ex impiegati ricordano nella vecchia Webegg (l'azienda di area Telecom in cui Casaleggio era amministratore delegato con alterni risultati) perché utilizzate per la comunicazione interna e dove sia lei che il figlio di lui Davide lavoravano. Casaleggio e signora hanno avuto insieme il secondogenito Francesco. Vivono in un palazzo a Milano in zona Fiera e in una villetta delle colline canavesi, a Settimo Vittone, dove Casaleggio ufficialmente risiede.

 

GIANROBERTO CASALEGGIO E ELENA SABINA DEL MONEGOCASALEGGIO E GRILLO f afd a a f f d a ea beppe grillo a genova CASALEGGIO GIANROBERTO CASALEGGIO AL FORUM AMBROSETTI DI CERNOBBIO

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”