1 - LETTERA DI AUGUSTA IANNINI AL “FATTO QUOTIDIANO”
augusta iannini presidente della corte
Gentile direttore, nell’editoriale del 10 luglio sul provvedimento del Garante relativo alla pubblicazione di stralci di documenti contenenti particolari sulle abitudini sessuali di Silvio Berlusconi e di una delle c.d. olgettine, proprio perché Lei mi contesta che non avrei applicato correttamente le regole, nonostante sia un “ex giudice”, Le ricordo che la prima di tutte le regole è che la legge è uguale per tutti, anche per quelli che non ci piacciono.
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La seconda è che, in genere, si rispettano i precedenti soprattutto quando sono identici. Se Lei legge il provvedimento, noterà che sia il collegio del Garante nel 2007, in occasione del processo c.d. vallettopoli, sia la stessa Corte di Cassazione nel 2012 con sentenza n.17408/2012, a proposito della pubblicazione di stralci del diario di Amanda Knox, contenente particolareggiate descrizioni della sua vita sessuale impropriamente pubblicate in un libro, hanno ribadito gli stessi principi affermati ora dal Garante. Principi che valgono per tutti, anche per Porta a Porta. Con una sola differenza, per quanto mi riguarda: che non potrei riaffermarli, dovendo ovviamente astenermi dal giudicare. Ma c’è chi lo farebbe senza avere riguardi per nessuno.
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Augusta Iannini
2 - RISPOSTA DI MARCO TRAVAGLIO
Gentile dottoressa Iannini, faccio sommessamente notare che Amanda Knox è una privata cittadina, mentre Silvio Berlusconi – per quanto incredibile possa apparire oggi – all’epoca dei fatti era il presidente del Consiglio dei ministri.
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Marco Travaglio
