GONG! NUOVO ROUND TRAVAGLIO-MANCONI

Risponde il vicedirettore del “Fatto”: “Manconi è un senatore Pd che scrive sull’house organ di B. contro gli avversari di B., ex capo del servizio d’ordine di Lotta continua, difensore delle vittime degli agenti picchiatori e autore dell’indulto che li ha salvati. Perfetta sindrome di dissociazione e sdoppiamento”…

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1. L'ARTICOLO DI MANCONI SUL "FOGLIO" CUI RISPONDE TRAVAGLIO
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/manconi-non-molla-losso-di-travaglio-amorale-truccato-da-moralista-55032.htm

Marco TravaglioMarco Travaglio


2. MANCONI, PICCINO, PERCHÉ FAI COSÌ?
Marco Travaglio per "il Fatto quotidiano"

Al senatore Pd Luigi Manconi dispiace che, quando mi insulta, io risponda ("a Travaglio je rode"). E va capito: è abituato ai tempi in cui i suoi compagni, quando attaccavano qualcuno, lo facevano talmente bene da lasciarlo esanime sul selciato, impossibilitato a rispondere.

LUIGI MANCONILUIGI MANCONI

Ma, siccome non ci sono più i lottatori continui di una volta (o, meglio, si sono trasferiti al potere), dovrà rassegnarsi a sentire la mia voce. Ieri, sul Foglio di Ferrara & Berlusconi, il molto progressista Manconi ripete che il sottoscritto è "amorale e immorale", "scrive malissimo", "fa ridere pochissimo", è "gerontofobo", "ha 50 anni" (48 da poco compiuti, ma fa lo stesso), "perde vistosamente i capelli", è "speculare a Berlusconi" anzi è "la simbiosi perfetta di Berlusconi", "gestisce un certo traffico di influenza" (si dice "di influenze", ma fa lo stesso), "nessuno gli vuole bene", "nelle Quirinarie finisce ultimo" (a 48 anni si è ineleggibili, sciocchino), "il suo furore contro il Pd è di destra".

Poi il Manconi azzarda un'analisi psicologica del sottoscritto, definendolo "perfetta manifestazione del narcisismo nell'epoca della ‘rottura degli specchi'". Immaginiamo che verrebbe fuori da un'analisi psicologica del Manconi, senatore del Pd che scrive su un house organ di B. (e ben retribuito, si spera) contro gli avversari di B., ex capo del servizio d'ordine di Lotta continua e dunque irenico pacifista, prova vivente del detto longanesiano "in Italia le rivoluzioni cominciano in piazza e finiscono a tavola (tranne quella volta che, durante un assalto, il Manconi si beccò un proiettile vagante in un gluteo perché, tanto per cambiare, scappava), difensore delle vittime degli agenti picchiatori e coautore dell'indulto che ha salvato dal carcere gli agenti picchiatori, talmente progressista da aver votato proprio ieri la fiducia al governo Letta Continua, insomma perfetta manifestazione di dissociazione e sdoppiamento, più sindrome di Giovanna d'Arco (la pulzella sentiva le voci, il pulzello vede sms e mail che naturalmente non gli ho mai inviato). Le masse che gli vogliono bene gli stiano vicino. Ne ha tanto bisogno.

BIANCA BERLINGUER LUIGI MANCONIBIANCA BERLINGUER LUIGI MANCONI Marco TravaglioMarco Travaglio

 

 

 

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