Maureen O’Connor per “New York Magazine”
jet set a gstaad
Lo scorso weekend, mentre 200 leader mondiali si riunivano Parigi per la conferenza sul clima, 200 festaioli fra i più glamour del pianeta si riunivano in Svizzera per sciare e fare baldoria. Per il sesto anno, il club esclusivo “A Small World”, una specie di My Space per miliardari di proprietà Patrick Liotard-Vogt (erede della Nestlé), ha prenotato due interi hotel cinque stelle a Gstaad, meta favorita di ereditiere europee e oligarchi russi, dove una suite costa 18.000 dollari a notte.
“A Small World” nacque inizialmente come social network per belli e aristocratici. Per entrare bisogna essere invitati e solo il 20% dei membri ha il privilegio di invitarne altri. L’incontro annuale sulla neve serve a riunire e a far crescere una élite globale. Si va non tanto per sciare ma per scattare foto da postare, come per i “Rich Kids of Instagram”.
waris ahluwahlia e sabine heller
Cosa fa esattamente il jet set riunito a Gstaad con il codazzo di stilisti, fotografi e assistenti personali? Gli eventi si tengono quasi tutti al Gstaad Palace, un castello che spicca fra le montagne e che ha una enorme spa, varie zone relax, bagno turco, jacuzzi. Gli ospiti sciamano in asciugamano da un punto all’altro. Un esercito di autisti porta avanti e indietro gli ospiti meno fortunati, alloggiati al Grand Hotel Park, resort lussuoso in fondo alla strada.
sponsor a gstaad
In ogni stanza gli ospiti trovano i regali degli sponsor e la lista delle attività fra cui scegliere. Al cocktail party la gente presente è così ricca che non ha soldi con sé, alla gioielleria queste persone possono comprare diamanti semplicemente lasciando il nome in cassa, come fosse un minibar. Eppure molti si travestono da poveracci, solo più tardi scopri che sono figli di armatori greci. La città è da sogno e, quando nessuno è autoctono, è facile proiettare fantasie: tutti si aspettano di incontrare ricchi e belli e tutti ai loro occhi diventano ricchi e belli.
slitta dorata jimmy choo
Margherita Marzotto è una pittrice italiana che vive a Parigi e veste solo Dolce & Gabbana. La incontro nell’atrio del castello al cocktail party di venerdì sera, sta insieme al suo fidanzato e stilista di gioielli Barthelemy d’Ollone, il quale mi ragguaglia sulla misura del pene della società francese e su chi sia il miglior scopatore di Parigi. Faccio fatica a ricordare tutti i nomi, ma questi ricconi sono sempre lieti di indicarmi i più glamour fra loro, ad esempio una modella che sembra dipinta da Modigliani, nome Anna Cleveland, figlia della top Pat.
patrick liotard vogt a gstaad
A tavola gli italiani criticano l’olio d’oliva, parigini e berlinesi conversano contemporaneamente in tre lingue, l’icona della moda Catherine Baba è seduta accanto a Caroline Vreeland, nipote di Diana, Amirah Kassem balla sulla musica di una band gipsy, Louis-Marie de Castelbajac, figlio di marchese, fa assaggiare l’Armagnac che la sua distilleria produce, Waris Ahluwalia si mette in posa per le foto. L’after-party si tiene in una suite del castello, a suon di musica elettronica. Qualcuno balla, altri fanno selfie, un uomo si spoglia nudo, il suo pene flaccido oscilla nella stanza. Dice che è un artista e non se ne vergogna.
ospite dello gstaad palace
Il sabato è dedicato alle attività all’aperto e per l’occasione Jimmy Choo ha creato slitte dorate per ogni ospite (la seduta è per modelle dal culo piccolo). La sera gli uomini sono in completo nero, le donne indossano scarpe Jimmy Choo, che sponsorizza. Si beve costantemente a partire da mezzogiorno e tutti aspettano l’arrivo di Adrien Brody.
nelle cucine del gstaad palace
