1. "VIVIAMO IN UN PERIODO DI POVERTA', MISERIA E IGNORANZA. I GIOVANI NON HANNO MEMORIA STORICA. ALLAA SCUOLA DI ECCELLENZA DI CINEMA NON SANNO CHI SIA UGO TOGNAZZI''
2. DUE ANEDDOTI SUI SUOI FILM CULTO: UNO SU “COMPAGNI DI SCUOLA”, SU CHI HA 'CATTURATO LE 4 PIOTTE A FINOCCHIARO' E “UN SACCO BELLO”: I DUE SONO MAI ARRIVATI A CRACOVIA? VIDEO

Condividi questo articolo


 

 

Comunicato da Radio Cusano Campus

 

VERDONE VERDONE

Carlo Verdone è intervenuto questa mattina ai microfoni di ECG, il programma condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio su Radio Cusano Campus, l'emittente dell'Università degli Studi Niccolò Cusano.

 

Verdone ha festeggiato da poco i 40 anni di carriera: "Questo è il periodo più difficile e complicato per creare, per inventare, perché è come un Medioevo senza orizzonti. Viviamo in un ipotetico benessere, ma in realtà non ho mai visto un periodo con così tanta miseria, povertà e disperazione.

 

Dopo la seconda guerra mondiale tutto doveva andare meglio in qualche modo, invece stranamente non c'è la guerra mondiale, ma c'è una tensione continua, con un sistema economico che è imploso, la ricchezza si è spostata da altre parti e soprattutto per i giovani oggi è tutto molto complicato. E' difficile scrivere in un periodo molto fragile, con un futuro minaccioso. Però il compito di chi fa commedie è anche quello di raccontare il presente, di raccontare l'attuale, cercando di far sorridere ma anche riflettere sui temi che riguardano il momento attuale, sennò la commedia non serve a niente". 

VERDONE COMPAGNI DI SCUOLA VERDONE COMPAGNI DI SCUOLA

 

Sui suoi esordi: "Nel 1979 iniziai a preparare "Un Sacco Bello", c'erano ancora dei frammenti di una certa Italia, di una certa Roma, che ancora sopravviveva nei suoi abitanti di quartiere, c'erano ancora certe facce, certe tipologie, esisteva ancora qualche superstite tipo Sora Lella, qualche caratterista tipo Mario Brega. Poi improvvisamente è cambiato tutto, è cambiata la vita, è cambiata la fisionomia della città.

VERDONE COMPAGNI DI SCUOLA VERDONE COMPAGNI DI SCUOLA

 

Questa fisionomia la puoi riscoprire soltanto in alcuni film, in alcuni bei romanzi, in alcuni bei racconti. La puoi riscoprire in Pasolini, in Moravia, nei film in bianco e nero della commedia italiana. Poi dopo si è andato tutto quanto un po' trasformando. Cosa avrei fatto oggi se non fossi diventato Carlo Verdone? I miei studi erano degli studi storico-religiosi, la mia laurea l'avevo già definita, era una laurea in storia delle religioni.

 

Poi Roberto Rossellini mi prese al centro sperimentale di cinematografia e a quel punto ho cambiato la tesi di laurea, ho fatto l'influenza della letteratura italiana nel cinema muto italiano. Una tesi indicata anche da mio padre, ovvio, ma di cinema muto ne sapevo abbastanza. Io praticamente ho fatto quel che non pensavo di fare, e quel che pensavo di fare non l'ho fatto. In realtà la vita ha scelto per me".

 

?Sul pubblico: "Non finirò mai di ringraziare il pubblico, io posso essere anche stato bravo in alcuni film ad aver consegnato un periodo, delle battute, dei personaggi, dei tic, delle gestualità, ma il pubblico mi ha dato la spinta più forte, è stato il mio turbo, mi ha aiutato a proseguire, senza pubblico non vai da nessuna parte". 

UN SACCO BELLO VERDONE UN SACCO BELLO VERDONE

 

Ancora qualche aneddoto sui suoi esordi: "Facevo tutto l'esatto contrario che il mio agente voleva che facessi. Tutte le mie decisioni erano giuste, tutte le sue decisioni erano sbagliate. Mi sono sempre amministrato nel migliore dei modi, ho dato retta al mio buonsenso anziché alle intuizioni del mio agente. Se avessi accettato un altro produttore al posto di Sergio Leone, sarebbe andato tutto in maniera diversa.

 

VERDONE UN SACCO BELLO VERDONE UN SACCO BELLO

Io dopo 'Non stop' ebbi la telefonata di tutto il cinema italiano che voleva fare un film con me ma dicevo sempre di no. Soltanto Sergio Leone quando mi chiese di scrivere e dirigere un film mi convinse. Questo fatto che un grande personaggio come lui abbia puntato su un giovane all'epoca fu molto importante. Era un grande produttore ma soprattutto un grande regista, ma me lo sono cercato, ho atteso, sono andato avanti dicendo più no che sì".

 

Un messaggio ai giovani: "Possono avere tutto il talento che vogliono, ma si devono amministrare bene. E poi mi spaventa una cosa dei giovani, non hanno memoria storica, zero. E' mai possibile che io chieda a uno studente che sta facendo una scuola d'eccellenza di cinema se ha visto i film di Ugo Tognazzi e lui mi risponda che i fratelli sono due e poi mi fa scena muta. Con quel ragazzo sono stato molto antipatico, ma è inaccettabile.

 

Raimondo Vianello e Ugo Tognazzi Raimondo Vianello e Ugo Tognazzi

Stai al secondo anno e non sai chi è Ugo Tognazzi? Ma io ti spacco il telefono in testa. E' follia, questo significa memoria storica zero e ignoranza enorme. Se io ho fatto quello che ho fatto, lo devo anche alla lezione dei grandi padri della commedia. Io frequentavo i cineclub con una tesserina che mi ha regalato mio padre e andavo cinque giorni su sette al film studio di Roma, l'ho fatto per tre anni. Ho visto di tutto. Alla fine una piccola cultura cinematografica ce l'ho avuta, me la sono fatta. Quindi ai ragazzi dico che la cultura è fondamentale".

 

tognazzi ugo 001 tognazzi ugo 001

Un piccolo aneddoto sul film 'Un sacco bello': "Enzo e l'amico di Martucci non arriveranno mai a Cracovia. Il bullo mette in macchina l'amico di Martucci, partono, ma c'è una chiazza d'olio sotto l'automobile. La macchina perdeva l'olio, quelli arrivano a Orte e si fermano. Non arriveranno mai a Cracovia".

 

Su Compagni di Scuola: "Io ho sempre pensato che a rubare i soldi a Finocchiaro fosse la padrone di casa interpretata da Nancy Brilli. E anche Finocchiaro a un certo punto parlando con De Sica gli dice che è stata lei. Alla fine lei è stata cacciata via di casa, non ha una lira, l'amante la sta mandando via, quindi per me quel film là vede una ladra, Nancy Brilli, la padrona di casa".

la grande abbuffata ferreri philippe noiret michel piccoli e ugo tognazzi in la grande abbuffata la grande abbuffata ferreri philippe noiret michel piccoli e ugo tognazzi in la grande abbuffata

 

Sul suo rapporto con i social: "Sono su Facebook, sono stato quasi obbligato ad aprire una pagina. Alcuni miei fans si spacciavano per me, pubblicavano foto anche private prese dal mio sito. A quel punto ho deciso di sbarcare su Facebook e devo dire che la mia è una pagina molto pacata, non mi va di aprire polemiche, perché siamo talmente pieni di polemiche e di blog che fanno discussioni anche in maniera violenta, che a me questo non interessa. Fino ad ora devo ammettere che è gradevole, regalo sempre qualche curiosità, qualche racconto, qualche aneddoto". 

verdone2 verdone2

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…

DAGOREPORT – GIUSEPPE CONTE VUOLE LA DIREZIONE DEL TG3 PER IL “SUO” GIUSEPPE CARBONI. IL DG RAI ROSSI NICCHIA, E PEPPINIELLO MINACCIA VENDETTA IN VIGILANZA: VI FAREMO VEDERE I SORCI VERDI – NEL PARTITO MONTA LA PROTESTA CONTRO LA SATRAPIA DEL FU AVVOCATO DEL POPOLO, CHE HA INFARCITO LE LISTE PER LE EUROPEE DI AMICHETTI - LA PRECISAZIONE DEL M5S: "RETROSCENA TOTALMENTE PRIVO DI FONDAMENTO. IN UN MOMENTO IN CUI IL SERVIZIO PUBBLICO SALE AGLI ONORI DELLE CRONACHE PER EPISODI DI CENSURA INACCETTABILI, IL MOVIMENTO 5 STELLE È IMPEGNATO NELLA PROMOZIONE DEGLI STATI GENERALI DELLA RAI..."